CINEMA, eventi. Roma: Festival di Villa Medici

Tornano le proiezioni nei giardini dell’Accademia di Francia; la quinta edizione si articolerà in tre sezioni: competizione internazionale, programmazione focus e grandi serate del Piazzale

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Sin dalla sua creazione nel 2021, il Festival di Film di Villa Medici esplora i legami tra cinema e arte contemporanea andando alla scoperta di nuove scritture filmiche. La quarta edizione del festival, che si svolgerà dall’11 al 15 settembre 2024, sarà animata da uno spirito pionieristico favorendo l’incontro tra una varietà di opere capaci di mettere in discussione, sconvolgere e modificare il nostro rapporto con le immagini ma anche di rinnovarne tutto l’incanto. Il Festival si articola in tre sezioni: la Competizione internazionale, la programmazione Focus e le grandi serate del Piazzale.

FILM IN CONCORSO INTERNAZIONALE

Il festival presenta dodici film in concorso, di ogni durata e genere (documentario, fiction, saggio), realizzati nel 2023-2024 da artisti e registi le cui opere si distinguono per la singolarità del soggetto o della forma. Le proiezioni dei film in concorso si svolgeranno durante la giornata, alla presenza dei registi, nella sala Michel Piccoli e nel Grand Salon di Villa Médicis.

A FIDAÏ FILM, di Kamal Aljafari

(2024, Germania, Palestina, Qatar, Brasile, Francia, 78’)

VO Arabo, Ebraico, Inglese / ST Inglese, Francese

Prima romana

Il film indaga sul sequestro di film palestinesi dal Palestine Research Center a Beirut, nel 1982, e propone la contro-narrazione di una storia di appropriazione perpetua.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 14:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 16:30

BOOMERANG, di Maïder Fortuné

(2024, Francia, 13’)

VO Francese / ST Inglese

Prima italiana

Canebière, palazzo costruito a Marsiglia alla vigilia della guerra d’Algeria, è affrontato come un corpo dalla telecamera che lo esplora. Il palazzo prende vita attraverso il suono di voci intrecciate, tra cui la voce di James Baldwin.

  • Giovedì 12 settembre alle ore 14:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 18:00

DAU: AÑCUT (MOVING ALONG IMAGE), di Adam Piron (2023, Stati Uniti, 15’)

VO Inglese, Kiowa / ST Inglese

Prima italiana

Nel 2014, il regista scopre che un uomo in Ucraina porta il tatuaggio di un parente in abiti tradizionali amerindi. Tramite la ricostruzione dei filmati della ricerca di quest’uomo, il film interroga le conseguenze della perdita di controllo su un’immagine e l’ironia circolare del tempo.

  • Giovedì 12 settembre alle ore 14:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 18:00

È A QUESTO PUNTO CHE NASCE IL BISOGNO DI FARE STORIA, di Constanze Ruhm

(2024, Austria, Portogallo, 96’)

VO Tedesco, Italiano / ST Inglese, Francese

Prima italiana

Indagando il lavoro di Carla Lonzi, femmisita italiana e cofondatrice di Rivolta Femminile, il film ci porta in un viaggio nel tempo attraverso una storia della violenza sulle donne, rendendo così omaggio alle donne artiste dal XVII secolo sino ai nostri giorni.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 15:30
  • Sabato 14 settembre alle ore 11:00

FAMILIAR TOUCH, di Sarah Friedland

(2024, Stati Uniti, 90’)

VO Inglese / ST Inglese, Italiano

Prima romana

Familiar Touch è un film sull’approdo alla vecchia: una donna ottuagenaria nella sua transizione verso la vita in una casa di riposo, in cui affronta il conflittuale rapporto con sé stessa e con i suoi caregiver, tra le fluttuazioni della memoria, dell’identità anagrafica e dei suoi desideri.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 18:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 11:00

HOW LOVE MOVES, di Pallavi Paul

(2023, India, 63’)

VO Hindi, Inglese / ST Inglese

Prima italiana

Il film è ambientato in un cimitero islamico nel cuore di Nuova Delhi, dove le cicatrici della violenza pandemica e comunitaria convivono con una bellezza trascendentale. Un guardiano di tombe, con il suo incrollabile amore per i defunti, sarà il portale d’accesso a questo mondo.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 14:00
  • Domenica 15 settembre alle ore 15:00

MAN NUMBER 4, di Miranda Pennell

(2024, Regno Unito, 9’)

VO Inglese / ST Inglese

Prima italiana

Il confronto con una fotografia disturbante trovata sui social media genera una serie di interrogazioni su cosa significhi essere spettatore.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 14:00
  • Domenica 15 settembre alle ore 15:00

PEPE, di Nelson Carlo de Los Santos Arias (2024, Repubblica Dominicana, Namibia, Germania, Francia, 123’)

VO Spagnolo, Africano, Mbukushu, Tedesco / ST Inglese, Francese

Prima romana

Una voce che sostiene di provenire da un ippopotamo. Una voce che non comprende la percezione strutturale del tempo. Una voce che, dalla trance, attraversa le lingue di un evento storico. “È mio il suono che esce dalla mia bocca?. O, più precisamente, cos’è una bocca?”. L’unica cosa che sa con certezza è che è morto. Il primo e ultimo ippopotamo ucciso nelle Americhe.

  • Giovedì 12 settembre alle ore 16:00
  • Domenica 15 settembre alle ore 11:00

REAL, di Adele Tulli (2024, Italia, Francia, 83’)

VO Tedesco, Coreano, Italiano, Inglese / ST Inglese, Italiano

Prima italiana

Al giorno d’oggi, noi esseri umani fatti di carne trascorriamo gran parte del nostro tempo in un ambiente digitale, alla ricerca di felicità, ricchezza, relazioni, conoscenze ed esperienze. Di cosa è fatta la realtà di oggi?

  • Venerdì 13 settembre alle ore 18:00
  • Domenica 15 settembre alle ore 16:30

THE PERFECT SQUARE, di Gernot Wieland (2024, Germania, Belgio, 8’)

VO Inglese / ST Inglese

Prima italiana

Wieland ha lavorato per dodici anni con un addestratore di animali che insegnava agli uccelli a volare in cerchio o in quadrato. Il film esamina il modo in cui le norme estetiche influenzano la nostra visione del mondo (occidentale) e perché esse conducano al fallimento.

  • Giovedì 12 settembre alle ore 14:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 18:00

THE RETREAT, di Gelare Khoshgozaran (2023, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, 22′)

VO Inglese, Arabo, Francese, Spagnolo / ST Inglese

Prima italiana

The Retreat è un film processuale, che indaga gli effetti temporali, spaziali e relazionali generati dai movimenti migratori sul corpo e sulla mente degli esuli.

  • Giovedì 12 settembre alle ore 14:00
  • Sabato 14 settembre alle ore 18:00

VIÊT AND NAM, di Trương Minh Quý (2024, Vietnam, Filippine, Singapore, Francia, Paesi Bassi, Italia, Germania, 129’)

VO vietnamita / ST francese, inglese

Prima italiana

Prima di lasciare il Vietnam in un container insieme a futuri migranti, il giovane minatore Nam, cerca di trovare i resti di suo padre, un soldato ucciso durante la guerra civile. Ma l’amante di Nam, Việt, vorrebbe poter restare per sempre nelle profondità della miniera di carbone.

Giovedì 12 settembre alle ore 16:00

Sabato 14 settembre alle ore 14:00

FOCUS

CARTES BLANCHES

Le «cartes blanches» offrono al pubblico la possibilità di entrare nell’universo cinematografico e artistico dei membri della giuria Clément Cogitore, Rasha Salti e Vimala Pons, durante una proiezione unica di film scelti tra le loro opere, altri che li hanno ispirati o che vorrebbero farci (ri)scoprire.

CARTE BLANCHE // CLÉMENT COGITORE

  • Sabato 14 settembre alle ore 14:00

Il regista Clément Cogitore mette in dialogo il suo film documentario Braguino e il cortometraggio in 16mm dell’artista inglese Ben Rivers, Origin of the Species. Il ritratto di un singolare settuagenario che vive in una remota regione di Inverness, assieme a Darwing e le sue teorie come unica compagnia, è accostato a quello di una famiglia che sceglie di vivere una vita isolata nei boschi della Siberia. Un’osservatorio sulla capacità di inventare modi di vita autonomi, un nuovo rapporto col tempo, con il prossimo, con quella società tenuta a distanza, in favore di una rinnovata comprensione della natura, ad un tempo superba e crudele.

  • BRAGUINO, Clément Cogitore (2017, Francia, Finlandia, 50’)

VO Russo / ST Francese, Inglese

Braguino è un viaggio cinematografico alla ricerca di una “comunità impossibile”, reclusa nel cuore dei boschi Siberiani. Tra la paura degli animali selvatici e del fuoco e la gioia offerta dall’immensità della foresta e delle sue risorse bambini e adulti cercano, come meglio possono, di vivere insieme.

  • ORIGIN OF THE SPECIES, Ben Rivers (2008, Regno Unito, 16’)

VO Inglese/ Non sottotitolato

Il film è un ritratto di S., che ha scelto di vivere isolato dalla società. Solo, nel suo giardino e circondato dalle sue macchine, continua a interrogasi sulla vita in Terra, dalle origini del mondo verso un futuro incerto.

CARTE BLANCHE // VIMALA PONS

  • Sabato 14 settembre alle ore 16:00

HEART OF A DOG, Laurie Anderson (2015, Stati Uniti, Francia, 75’)

VO Inglese / ST Italiano

MON FARDEAU, Niki Lindroth von Bahr (2017, Suède, 14’)

VO Francese / ST Francese

CARTE BLANCHE // RASHA SALTI

  • Domenica 15 settembre alle ore 14:30

AVANT LE DÉCLIN DU JOUR, Ali Essafi (2020, Marocco, 70’)

VO Arabo, Francese / ST Inglese

CONTRECHAMPS

I Contrechamp propongono un dialogo tra film contemporanei e film storici, con un’attenzione particolare agli artisti-cineasti di Villa Medici.

Contrechamp Abdessamad El Montassir / Ana Vaz / Driss Aroussi

  • Venerdì 13 settembre alle ore 16:00

Difficile far parlare i paesaggi, lasciare che raccontino la loro Storia – non tanto quella geologica quanto quella segnata dagli interventi dell’uomo… ed è altrettanto difficile riuscire a evocarne tracce, immagini, attraverso il cinema. Questa, la sfida che ognuno di questi tre artisti-registi ha raccolto, partendo dalle terre della foresta amazzonica, in Brasile, e del deserto del Sahara.

  • GALB’ECHAOUF, Abdessamad El Montassir (2021, Marocco, 19’)

VO Arabo Hassanya, Darija / ST Francese, inglese, italiano

Abdessamad El Montassir conduce una indagine su un evento che ha cambiato profondamente il paesaggio del Sahara, confrontandosi con il silenzio delle generazioni precedenti, tuttora perseguitate da una storia che non sono in grado di raccontare.

  • BORJ EL MECHKOUK, Driss Aroussi (2023, Francia, Marocco, 32’)

VO Arabo marocchino / ST Francese, inglese

Dal lavoro di un uomo sulle gallerie d’acqua sotterranee destinate alla irrigazione delle colture nella regione desertica dell’Errachidia, in Marocco, prende vita a una fiaba cinematografica che racconta crisi climatica.

  • APIYEMIYEKÎ?, Ana Vaz (2019, Brasile, Francia, 29’)

VO Portoghese / ST Inglese, Francese

Apiyemiyekî? è il ritratto di Egydio Schwade, filosofo e attivista brasiliano, costruito a partire dai suoi archivi, contenenti oltre 3.000 disegni di Waimiri-Atroari, popolo nativo dell’Amazzonia, durante l’epoca dell’alfabetizzazione in Brasile.

Contrechamp Jérôme Clément-Wilz / Clovis Maillet & Louise Hervé

  • Giovedì 12 settembre alle ore 14:00

Al di là degli aspetti legati agli animali, i legami tra ÊTRE CHEVAL e UN PASSAGE D’EAU sono incentrati sul corpo, sul modo di trattarlo, sulla cura e i limiti di esso, e sul rapporto ibrido esistente tra uomini, animali e ambiente, affrontati dal punto di vista della trasformazione, della mutazione, ibridazione e dominio, che ci portano a riflettere sui nostri desideri e sul divenire.

  • ÊTRE CHEVAL, Jérôme Clément-Wilz (2015, Francia, 63’)

VO Francese / ST Inglese

Karen è un’appassionata di pony-play, la pratica di trasformarsi in un cavallo e di essere addestrata come tale. In questa sua ricerca Karen si interroga sull’essere umano, sulle differenze di genere, esplorando la vita, l’amore e la natura.

  • UN PASSAGE D’EAU, Clovis Maillet & Louise Hervé (2014, Francia, 23’)

VO Francese / ST Inglese

Alcune creature marine, come le aragoste, sembrano essere immortali. Esiste forse un futuro in cui l’uomo sia in grado di trasformarsi anziché invecchiare? Questa, l’ipotesi avanzata da un misterioso club di pensionati in una località balneare…

CONTRECHAMP // WORLD/ANTIWORLD: ON SEEING DOUBLE

  • Sabato 14 settembre 2024 – Ore 19:00

Combinando le forme visive dell’arte e del cinema, il Film Festival invita l’artista libanese Haig Aivazian per presentare la sua conferenza-performance WORLD/ANTIWORLD. A seguito delle tre esplosioni avvenute all’esterno dello Stade de France nel 2015, l’artista descrive la difficoltà di distinguere tra le popolazioni delle colonie, delle zone di guerra e dei ghetti, e di delimitare i confini territoriali che le separano.

WORLD/ANTIWORLD: ON SEEING DOUBLE, Haig Aivazian (2024, 30’)

VO Inglese / Non sottotitolato

Conferenza performativa.

PIAZZALE

  • Giovedì 12 settembre alle ore 21:00

PARIS, TEXAS, Wim Wenders (1984, 146′)

VO Inglese / ST Italiano

Dopo quattro anni di assenza, Travis riemerge dal deserto nella vita di suo fratello Walt, che lo credeva morto e ha cresciuto suo figlio Hunter. Travis cerca di riconciliarsi col suo passato e parte per il Texas alla ricerca di sua moglie, Jane.

  • Venerdì 13 settembre alle ore 21:00

CLOUD, Kyoshi Kuorosawa (2024, 123′)

VO Japonese / ST Italiano

Ryosuke Yoshii è un uomo comune che si guadagna da vivere vendendo oggetti online. A poco a poco, attira il risentimento di coloro che lo circondano e dovrà lottare per la sua vita.

  • Sabato 14 settembre alle ore 21:00

EAT THE NIGHT, Caroline Poggi e Jonathan Vinel (2024, 107′)

VO Francese / ST Inglese

Pablo e sua sorella Apolline sono legati dall’ossessione per il videogioco Darknoon. Quando Pablo incontra Night, che introduce nei suoi traffici, prende le distanze da Apolline. Ma quando la fine del gioco incombe, le sue scelte provocano l’ira di una banda rivale…

Sarà presente il regista Jonathan Vinel.

  • Domenica 15 settembre alle ore 21:00

MARIA MONTESSORI – LA NOUVELLE FEMME, Léa Todorov, (2024, 99′)

VO Francese, Italiano / ST Italiano

Nel 1900, a Roma, Lili d’Alengy incontra Maria Montessori, medica che sviluppa un metodo di apprendimento rivoluzionario per i bambini all’epoca definiti “deficitari”. I destini delle due donne si incrociano e scrivono la Storia. Sarà presente la regista Léa Todorov.

GIURIA 2024

CLÉMENT COGITORE

Clément Cogitore, nato a Colmar (Francia) nel 1983, è un artista e cineasta franco-tedesco formatosi all’École Supérieure des Arts Décoratifs di Strasburgo e a Le Fresnoy. Esplora le interazioni umane con le immagini attraverso film, video, installazioni e fotografie, affrontando temi come i rituali, la memoria collettiva e il sacro. Le sue opere sono esposte in istituzioni prestigiose come il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou. Vincitore di numerosi premi, tra cui il Grand Prix du Salon de Montrouge nel 2011 e il Prix Marcel Duchamp nel 2018, è stato anche borsista presso l’Accademia di Francia a Roma nel 2012. Nel 2015, il suo primo lungometraggio Ni le Ciel, Ni la Terre ha vinto un premio a Cannes ed è stato candidato al César come migliore opera prima. La sua regia dell’opera Les Indes galantes nel 2019 è stata ampiamente acclamata. Nel 2022, il suo secondo lungometraggio Goutte d’Or è stato premiato e selezionato per rappresentare la Francia agli Oscar. Dal 2018 Clément Cogitore è professore all’École des Beaux-Arts di Parigi.

VIMALA PONS

Vimala Pons è un’artista circense e attrice di stanza a Parigi. Dopo aver studiato storia dell’arte alla Sorbonne e storia del cinema all’Università di Vincennes-Saint-Denis, ha proseguito la sua formazione al Cours Florent, al Conservatoire National Supérieur d’Art Dramatique di Parigi (CNSAD) e al Centre National des Arts du Cirque (CNAC). Dal 2013 si è distinta nel cinema indipendente e d’autore collaborando con registi celebri come Antonin Peretjatko, Bertrand Mandico, Christophe Honoré, Jacques Rivette e Alain Resnais. Nel 2023 ha recitato in Vincent doit mourir di Stephan Castang e a breve apparirà in Mikado di Baya Kasmi, Le Beau Rôle di Victor Rodenbach e Le Voyage essentiel di Alejandro Jodorowsky. Dal 2010 crea con Tsirihaka Harrivel spettacoli di circo performativo. Il loro duo Grande è stato in tournée per tre anni. Nel 2022 ha realizzato Le Périmètre de Denver, accompagnato dall’audiobook Eusapia Klane. Nel 2023 è uscito il suo primo video, Feux Follets, per il musicista Flavien Berger ed è stata selezionata come residente a Villa Belleville per allestire una mostra sonora con la fotografa Nhu Xuan Hua. Nel 2024 ha presentato la sua prima videoinstallazione I Promise I’ll come and rescue you alla Galerie Anne Barrault di Parigi. Sta lavorando ora ad una nuova performance personale prevista per il 2025.

RASHA SALTI

Rasha Salti è una ricercatrice, scrittrice e curatrice di arte e cinema che lavora e vive tra Beirut e Berlino. Ha co-curato diverse programmazioni cinematografiche, tra cui Mapping Subjectivity: Experimentation in Arab Cinema from the 1960s to Now, con Jytte Jensen (2010-2012), presentata al MoMA di New York, e Saving Bruce Lee: African and Arab Cinema in the Era of Soviet Cultural Diplomacy, con Koyo Kouoh, alla Haus der Kulturen der Welt (2018). Attualmente è direttrice editoriale di La Lucarne, il programma di documentari sperimentali di Arte France. Rasha Salti ha inoltre co-curato con Kristine Khouri la mostra documentaria e archivistica Past Disquiet, presentata al Museum of Contemporary Art di Barcellona (MACBA, 2015), alla Haus der Kulturen der Welt di Berlino (HKW, 2016), al Museo de la Solidaridad Salvador Allende di Santiago del Cile (MSSA, 2018), al Sursock Museum di Beirut (2018) e al Palais de Tokyo di Parigi (2024). Nel 2022, Salti è stata una dei co-curatori della 8ª Triennale di Fotografia di Amburgo e ha fatto parte del comitato di curatori della 12ª Biennale di Berlino.

COMITATO DI SELEZIONE 2024

Ogni anno viene nominato un comitato di selezione per scegliere i film in concorso secondo un approccio il più possibile aperto alla diversità delle pratiche e degli autori, siano essi registi, artisti o videoartisti. Per l’edizione 2024 del festival, il comitato di selezione è composto da Lili Hinstin, Julian Ross, Valentine Umansky e Jean-Marc Zekri.

Lili Hinstin è programmatrice e direttrice artistica di festival. Responsabile cinematografica presso Villa Medici tra il 2005 e il 2009, è stata programmatrice del festival Cinéma du Réel dal 2010 al 2013, prima di diventare direttrice artistica del Belfort Film Festival (2013-2018) e del Locarno International Film Festival (2018-2020). Attualmente è direttrice della programmazione del Festival Internazionale di Biarritz – Nouvelles Vagues.

Julian Ross è ricercatore, curatore e scrittore con sede ad Amsterdam. È co-programmatore del Doc Fortnight 2024, il Festival internazionale di non-fiction film e media del MoMA di New York, e del Flaherty Film Seminar 2024 in Tailandia. Professore assistente all’Università di Leiden, nei Paesi Bassi, è co-direttore del centro di ricerca interdisciplinare ReCNTR.

Valentine Umansky è conservatrice alla Tate Modern di Londra, dopo aver lavorato in precedenza per diverse istituzioni di arti visive. Tra il 2015 e il 2020 ha ricoperto incarichi negli Stati Uniti presso l’International Center of Photography, il Museum of Modern Art e il Contemporary Arts Center di Cincinnati. È anche curatrice e autrice.

Jean-Marc Zekri è da molti anni direttore del cinema d’arte e sperimentale Le Reflet Médicis di Parigi. Ha fondato e diretto la società di distribuzione Baba Yaga Films dal 2009 al 2020 e attualmente è membro del consiglio di amministrazione del cinema associativo parigino La Clef e, dal 2023, del comitato di selezione della Quinzaine des Cinéastes.

COMITATO DI ORGANIZZAZIONE DEL FESTIVAL

Albane Dumas: coordinatrice del Festival di Film di Villa Medici;

Lili Hinstin: programmatrice e direttrice artistica di festival;

Laurent Perreau: autore e regista;

Sam Stourdzé: direttore dell’Accademia di Francia a Roma Villa Medici;

Véronique Terrier Hermann: storica dell’arte e programmatrice;

per quanto concerne la programmazione del Piazzale, l’evento viene realizzato anche grazie alla gentile collaborazione fornita da Mathilde Henrot.

ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA VILLA MEDICI

Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede presso Villa Medici, una villa del XVI secolo circondata da un parco di 7 ettari che sorge sul Monte Pincio, nel cuore di Roma. Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici adempie oggi a tre missioni complementari: accogliere artisti, creatori e ricercatori di alto livello in residenza per soggiorni lunghi – della durata di un anno –, o più brevi; realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creazione e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il suo patrimonio architettonico e paesaggistico e le sue collezioni. Direttore dell’Accademia di Francia a Roma Villa Medici è Sam Stourdzé. Dal 1974, l’Accademia di Francia a Roma accoglie borsisti registi, sceneggiatori e artisti visivi. Tra questi: Mali Arun, Ismaïl Bahri, Théodora Barat, Éric Baudelaire, Xavier Beauvois, Yasmina Benabderrahmane, Madison Bycroft, Clément Cogitore, Benjamin Crotty, Caroline Deruas, Mitra Farahani, Lola Gonzàlez, Evangelia Kranioti, Nora Martirosyan, Valérie Mréjen, Thomas Salvador. L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un ente del Ministero della Cultura francese.

Credito fotografico: Sebastiano Luciano

INFO

Accademia di Francia a Roma Villa Medici

Viale della Trinità dei Monti, 1 Roma

Info: +390667611

www.villamedici.it

Instagram: @villa_medici

Facebook: @VillaMedici.VillaMedicis

X: @VillaMedici

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