LOGISTICA, scenari. Italia: l’unico futuro per logistica e industria è nella trasparenza, collaborazione ed eticità

La trasparenza è diventata una parola d'ordine imprescindibile. Nel settore logistico, la tracciabilità delle merci non è solo una questione di efficienza operativa, ma un imperativo etico e legale per assicurare che tutti i componenti della catena del valore siano trattati secondo quanto previsto dalle normative vigenti e che non vi sia più spazio per i «furbetti» che, spesso con la connivenza dei committenti che si voltano dall’altra parte per non vedere le pratiche discutibili che i loro fornitori mettono in campo per garantire tariffe sempre più competitive, avvelenano i pozzi di questo mercato fondamentale per aumentare la produttività ed il prodotto interno lordo del nostro paese. La collaborazione è un altro elemento cruciale per affrontare le sfide attuali, poiché le imprese non possono più permettersi di operare in isolamento

a cura di Massimo Marciani, presidente di Freight Leaderss Council, pubblicato da “Il Giornale della Logistica” il 29 agosto 2024 – L’Italia sta attraversando un periodo di profondo cambiamento socioeconomico, caratterizzato da sfide complesse e opportunità senza precedenti.

SCENARI SEMPRE PIÙ COMPLESSI

Siamo di fronte a scenari sempre più complessi e dinamici, scenari in cui non è più possibile pianificare anno per anno ma dove, insieme al piano industriale, le aziende mettono in campo sistemi di monitoraggio trimestrali. Il sistema economico italiano, e più in generale quello europeo, sta affrontando molteplici sollecitazioni a partire dagli effetti duraturi della pandemia che hanno stravolto catene di approvvigionamento e dinamiche di mercato alle continue restrizioni nei traffici internazionali derivanti dalle guerre in Ucraina ed in Israele fino alla necessità non solo o perlomeno non esclusivamente di adattarsi alle stringenti normative europee in materia di sostenibilità ambientale ma anche di abbracciare convintamente una svolta etica nel settore della logistica.

RESTARE SUL MERCATO MALGRADO I VINCOLI

Se da un lato le imprese italiane, particolarmente quelle operanti nella logistica e nell’industria appunto, debbono fare i conti con l’urgente bisogno di ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza energetica pur restando competitivi nel mercato, dall’altro non possono più fare a meno di rispondere alle crescenti richieste di trasparenza da parte dei consumatori. La trasparenza è diventata una parola d’ordine imprescindibile. Nel settore logistico, la tracciabilità delle merci non è solo una questione di efficienza operativa, ma un imperativo etico e legale per assicurare che tutti i componenti della catena del valore siano trattati secondo quanto previsto dalle normative vigenti e che non vi sia più spazio per i «furbetti» che, spesso con la connivenza dei committenti che si voltano dall’altra parte per non vedere le pratiche discutibili che i loro fornitori mettono in campo per garantire tariffe sempre più competitive, avvelenano i pozzi di questo mercato fondamentale per aumentare la produttività ed il prodotto interno lordo del nostro paese.

TRASPARENZA E COLLABORAZIONE

La collaborazione è un altro elemento cruciale per affrontare le sfide attuali. Le imprese non possono più permettersi di operare in isolamento; è necessario non solo creare reti di partenariato, ma veri e propri ecosistemi, con fornitori, clienti, istituzioni e altre aziende. Questa sinergia può portare a soluzioni innovative e condivise per problemi comuni, come la riduzione delle emissioni di CO₂, la gestione efficiente delle risorse e lo sviluppo di infrastrutture sostenibili. Inoltre, la collaborazione con istituzioni accademiche e centri di ricerca può stimolare l’innovazione e la formazione di nuove competenze. L’eticità nei rapporti di lavoro e la responsabilità sociale delle imprese non debbono più essere delle caratteristiche da scrivere nelle brochure ma non da praticare quotidianamente ma debbono diventare aspetti imprescindibili per costruire un futuro sostenibile.

ETICITÀ NEI RAPPORTI DI LAVORO

Le aziende devono adottare pratiche commerciali responsabili, garantendo condizioni di lavoro dignitose, rispettando i diritti dei lavoratori e contribuendo al benessere delle comunità locali. L’integrazione di politiche di Corporate Social Responsibility (CSR) non solo migliora l’immagine aziendale, ma crea anche un ambiente di lavoro più motivante e produttivo. Crea lavoratori che svolgono le proprie attività con soddisfazione, pagando insieme alle aziende tasse e contributi con cui lo Stato può assicurare quei servizi di base che sono propri di una società civile (sanità, istruzione, pensioni, etc.) ed essendo anche in grado di stimolare il mercato interno acquistando i prodotti e i servizi che le aziende sviluppano.

OPERARE IN SICUREZZA E CON DIGNITÀ

Insomma, un mondo dove tutti lavorano in sicurezza e con dignità, in cui il lavoro e i servizi vengono pagati per (quota parte del) il valore che apportano e tutti pagano le tasse per quanto di loro spettanza, in cui lo Stato eroga i servizi necessari per la convivenza civile e per lo sviluppo del Paese, è il mondo che dovremmo impegnarci tutti a lasciare ai nostri figli ed alle nuove generazioni. L’Italia si trova di fronte a una sfida epocale che richiede un cambio di paradigma nel modo di fare impresa. La trasparenza, la collaborazione e l’eticità sono i pilastri su cui costruire un sistema logistico e industriale sostenibile e resiliente. Solo attraverso un impegno condiviso e responsabile potremo garantire un futuro prospero per il nostro Paese, all’insegna dell’innovazione e del rispetto per l’ambiente. Ne siamo capaci?

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