Nel medesimo messaggio, reso in seguito di dominio pubblico dal Gabinetto reale di Rabat nel significativo giorno della celebrazione del venticinquesimo anniversario della Festa del Trono, Macron ha assicurato al sovrano nordafricano «l’intangibilità della posizione francese su questo tema di sicurezza nazionale per il Regno», oltre al fatto che la Francia «intende agire coerentemente con tale posizione a livello nazionale e internazionale». L’Eliseo ha inteso sottolineare come per la Francia il processo di autonomia condotto sotto la sovranità marocchina sia il quadro entro il quale la questione deve venire risolta: «Il nostro sostegno al Piano proposto da Rabat nel 2007 è chiaro e costante ed esso costituisce ormai l’unica base per raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e negoziata, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite».
UNA SOLUZIONE POLITICA A PORTATA DI MANO
«Oggi emerge un consenso internazionale sempre più ampio – ha proseguito il presidente francese riferendosi sempre al Piano di autonomia – e Parigi si assumerà le proprie responsabilità in tutti le sedi istituzionali deputate», in particolare attraverso il proprio sostegno agli sforzi profusi dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e del suo Inviato personale. «È ora di andare avanti – ha concluso Macron -, incoraggio dunque tutte le parti a riunirsi in vista di una soluzione politica che è a portata di mano». Dopo aver considerato con favore gli sforzi di Rabat per lo sviluppo economico e sociale del Sahara, il presidente della Repubblica francese si è impegnato a sostenere il Regno nordafricano «in questo approccio a beneficio delle popolazioni locali».
IL PIANO DI AUTONOMIA
Questo importante annuncio giunto dalla Francia costituisce uno sviluppo importante e significativo a sostegno della sovranità marocchina sul Sahara, il secondo da parte di uno Stato membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo quello degli Stati Uniti d’America del 2020. A oggi sono più di 107 gli Stati membri delle Nazioni Unite che riconoscono l’iniziativa d’autonomia del Marocco per il Sahara quale unica base per la risoluzione politica dell’annosa controversia che oppone Rabat ad Algeri, principale sostenitrice dei separatisti del Polisario. In Europa sono diciassette gli Stati che riconoscono il processo di autonomia di Rabat e trenta Stati africani hanno aperto proprie sedi consolari nel Sahara in sostegno alla sovranità marocchina.