Per ciascuno di questi binomi accoglie le testimonianze di imprenditori, professionisti, docenti, portavoce di IN/Arch, esperti del settore che hanno voluto contribuire a questa riflessione completa e complessa sulla contemporaneità:
ARCHITETTURA E IMPRESA
L’area scelta è stata quella di City Life per il suo contesto contemporaneo e dinamico. Gli edifici non sono protagonisti in quanto tali ma come rappresentazione di una società in rapido sviluppo. I personaggi scelti sono Federica Brancaccio (presidente di ANCE) e Michele Franzina (architetto e fondatore di Franzina Partners Architecture, FPA).
ARCHITETTURA E COMUNICAZIONE
Il luogo scelto per introdurre il tema della comunicazione è il Politecnico di Milano, cuore storico della Facoltà di Architettura e Ingegneria. Scorci di città si mescolano a suoni di aule, tra giovani immersi nei libri e nell’energia di un campus internazionale, per un’architettura da abitare grazie al linguaggio della condivisione. Le voci sono quelle di Aldo Colonetti (filosofo, storico e teorico dell’arte, del design e dell’architettura) e Paolo Desideri (architetto e fondatore dello Studio ABDR Architetti Associati).
ARCHITETTURA E URBANISTICA
Lo spazio pubblico, le trame di connessione, le infrastrutture, i parchi e gli spazi aperti diventano protagonisti della narrazione emozionale, mostrando i gesti quotidiani nella città, l’abitare contemporaneo in relazione allo spazio pubblico. Lo Scalo di Porta Romana e i suoi cantieri, con lo sfondo della Fondazione Prada diventano la quinta narrativa. Gli interventi sono quelli di Luca Zevi (architetto e urbanista) e Annalisa Metta (architetto e ordinario in Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre).
ARCHITETTURA E INNOVAZIONE
Il quartiere Tortona, con le quinte di ex-Ansaldo, Mudec, la Darsena e il Naviglio fanno da sfondo a un racconto che fa dialogare l’architettura storica e la memoria della città alla contemporaneità, mescolando gesti ed espressioni architettoniche dai differenti e molteplici linguaggi. La scelta di un quartiere ex-industriale richiama la relazione tra architettura e innovazione. I commenti sono di Sonia Calzoni (architetto e fondatrice dello Studio Calzoni Architetti) e Alessandra Scognamiglio (architetto e ricercatrice presso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ENEA).
LE DUE METROPOLI ESPRIMONO LORO PROPRIE CARATTERISTICHE
Se nel docufilm Milano rappresenta la volontà di IN/Arch di proiettare lo sguardo al futuro, Roma è simbolo delle salde radici nel passato. Una narrazione arricchita dalle riprese di moltissimi e differenti paesaggi per raccontare ulteriormente la varietà costruttiva e urbanistica nazionale.