«My fellow Democrats, I have decided not to accept the nomination and to focus all my energies on my duties as President for the remainder of my term. My very first decision as the party nominee in 2020 was to pick Kamala Harris as my Vice President. And it’s been the best decision I’ve made. Today I want to offer my full support and endorsement for Kamala to be the nominee of our party this year. Democrats — it’s time to come together and beat Trump. Let’s do this».
JOE BIDEN SI RITIRA
Con queste parole postate su “X” (già Twitter”) Joe Biden ha annunciato il suo ritiro dalla campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America, che culminerà con il voto del prossimo novembre. Per lui non ci sarà dunque un secondo mandato, poiché adesso tutte le speranze dei democratici (e dei multilateralisti di tutto il mondo) sono nella mani di kamala Harris, che dall’anziano presidente uscente ha ricevuto l’endorsment. «Ne sono onorata – ha ella subito dichiarato -, mi guadagnerò la nomination e batterò Trump». Chissà se in gennaio il mondo riascolterà la dolce e forte voce di Jennifer Lopez cantare al prossimo Inauguration Day e, magari, replicare in castigliano l’auspicio di quattro anni fa, gridato a squarciagola di fronte agli Americani e al loro presidente neoeletto: «Libertà e giustizia per tutti!», di certo c’è che questa turbolenta ed epocale contesa per la presidenza di una superpotenza sempre meno egemone, da stasera sarà qualcosa di molto diverso rispetto a quello che è stato finora.
IL VELENO DEI DETRATTORI
Donald Trump si sente forte e gongola: «È stato il peggiore della storia e tutti sapevano che non era idoneo – afferma in pubblico riferendosi al suo avversario che lo batté quattro anni fa nelle urne -, Kamala sarà ancora più facile da battere e sarà ancora peggio di Biden», aggiunge con sicumera. Buone parole, invece, giungono dall’ex presidente Barak Obama e dalla sua consorte. «Michelle e io vogliamo solo esprimere il nostro amore e la nostra gratitudine a Joe per averci guidato duranti questi tempi difficili e per il suo impegno: è stato uno dei più importanti presidenti della storia americana e un mio amico e partner, un patriota». Nel campo democratico anche Bill e Hillary Clinton appoggiano la Harris: «Siamo onorati di unirci al presidente nell’appoggiare la vicepresidente e faremo qualsiasi cosa per sostenerla», hanno reso noto. Sulla stessa linea la coriacea ex speaker del Congresso Nancy Pelosi, che ha salutato il ritiro di Biden con le seguenti parole: «È stato uno dei presidenti più importanti della storia americana».
IL PIÙ GRANDE ONORE DELLA MIA VITA
Dal Cremlino ambigue parole: Mosca seguirà da vicino la situazione relativa alle presidenziali statunitensi, ma il loro esito non costituisce una priorità assoluta, poiché l’obiettivo è conseguire il successo nell’Operazione militare speciale in Ucraina. Questa la sostanza del comunicato diffuso dal portavoce Dmitri Peskov a seguito dell’annuncio del ritiro di Biden. «Mancano quattro mesi alle elezioni, è un periodo lungo nel quale molto può cambiare: è meglio seguire da vicino ciò che accadrà dopo», ha egli aggiunto. «È stato il più grande onore della mia vita servire come Presidente – ha dichiarato Joe Biden nella missiva indirizzata al popolo americano -, e anche se era mia intenzione cercare la rielezione credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese ritirarmi e concentrarmi solamente sui compiti da Presidente per il resto del mandato». A questi ultimi parlerà la prossima settimana per spiegare le ragioni alla base del suo ritiro.