USA, elezioni presidenziali 2024. Dem alla ricerca di un sostituto di Biden, Trump incassa il sostegno del sindacato dei camionisti

A Trump e JD Vance l'endorsement dei Teamsters

Trump e JD Vance

La convention Democratica che si terrà a Chicago dal 19 al 22 agosto 2024 sarà il trampolino di lancio del sostituto di Biden. L’attentato al quale è scampato Donald Trump, infatti, ha reso più evidente lo stato di salute fisico e mentale dei due protagonisti della corsa alla Casa Bianca, inducendo Biden ad un probabile ritiro. L’eventuale ostinazione di Joe Biden a proseguire la corsa significherebbe, infatti, una sicura sconfitta anche per molti candidati democratici in corsa per il Congresso. Mentre candidare la sua vice Kamala Harris offrirebbe almeno il vantaggio di trainare i candidati dem che corrono per un seggio parlamentare.

A NOVEMBRE SI VOTA ANCHE PER IL CONGRESSO

Alla Camera “ballano” almeno 25 collegi la cui conquista anche parziale renderebbe ancora più consistente la maggioranza del partito repubblicano, mentre al Senato sono in bilico solo due seggi, ma porterebbero a 52 a 48 il vantaggio del partito dell’Elefantino in questo ramo del Congresso. La Harris ha il profilo politico di chi può intercettare il voto “contro” Trump, mentre le sue politiche (oggettivamente di sinistra nello spettro dell’offerta politica statunitense) hanno meno appeal presso l’elettorato. In una competizione politica che si vince al centro perderebbe, ma meno di quanto si prospetta con Biden.

I DUBBI DEGLI EVENTUALI SOSTITUTI DI BIDEN

Lasciare che a vedersela con l’irruento Trump sia Kamala Harris sembra offrire anche il vantaggio di ipotecarne le velleità di correre alle primarie democratiche del 2028 evitando così di radicalizzare a sinistra il partito dell’asinello, quando Trump lascerà in favore del suo “delfino” JD Vance. Candidati più credibili hanno fatto già pervenire il loro “no grazie” alla sostituzione di Biden in corsa. Gavin Newsom, governatore della California e Joe Manchin, senatore del West Virginia, democratico molto conservatore, ritengono opportuno rimanere alla finestra puntando alle presidenziali del 2028. Al di là dell’effetto prodotto dall’attentato di cui è stato vittima, a Trump basterà che una quota degli elettori dem rimanga a casa il prossimo 5 novembre, per vincere gli Stati attualmente il bilico e superare largamente il magic number di 270 voti elettorali e ottenere una seconda investitura presidenziale.

IL SINDACATO DEI CAMIONISTI SI AVVICINA A TRUMP

Quanto ai movimenti elettorali da una parte all’altra, pochi osservatori hanno rilevato la sorprendente partecipazione del capo del sindacato dei camionisti e dei ferrovieri alla convention repubblicana. Il leader dei Teamsters, tradizionalmente vicino al partito dem, ha reso espliciti i dubbi su Biden e definito JD Vance un loro amico. Con pochi mesi di campagna elettorale e in un’America decisamente polarizzata (alle elezioni del 2020 Biden è stato il candidato presidente più votato della storia, Trump il secondo) non paiono sufficienti a ribaltare lo scenario di un ritorno del repubblicano alla Casa Bianca, chiunque sia il suo avversario.

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