SALUTE, patologie tumorali. Ricerca: nuovo trattamento per la cura dei tumori resistenti alla radioterapia

Si tratta di un metodo di medicina nucleare che verrà sviluppato da ENEA assieme ad altri diciassette partner europei nell’ambito del progetto di ricerca AlphaMet

a cura di Marco Capogni (ricercatore presso ENEA Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti), pubblicato su ENEAinform@ il 18 luglio 2024, https://www.media.enea.it/comunicati-e-news/archivio-anni/anno-2024/salute-nuovo-trattamento-per-la-cura-dei-tumori-resistenti-alla-radioterapia.html Un trattamento anticancro di medicina nucleare per pazienti che non rispondono efficacemente ad altre cure, come ad esempio la radioterapia. È quanto si propone di sviluppare il progetto di ricerca AlphaMet (¹), finanziato dall’Associazione Europea degli istituti nazionali di metrologia EURAMET, un network di diciassette partner europei, tra cui ENEA con l’Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti (INMRI) che collaborerà con i principali omologhi europei, quali CEA, CIEMAT, CMI, NPL e POLATOM. (²)

TARGET ALPHA TERAPY (TAT)

«Il metodo messo a punto si chiama Target Alpha Therapy (TAT) e si sta rivelando di estremo interesse nella cura di pazienti che non rispondono in modo positivo alla radioterapia con fasci esterni o con radionuclidi beta emettitori», illustra Marco Capogni, ricercatore dell’INMRI e responsabile ENEA del progetto. (³)

I radionuclidi impiegati in medicina nucleare per diagnosi e terapia richiedono un’accurata quantificazione della dose impartita al paziente, rendendo necessario il supporto della metrologia delle radiazioni ionizzanti per fornire opportuni riferimenti nel settore delle misure. Il progetto è strutturato in quattro work package tecnici, uno sull’impatto dei risultati raggiunti e l’ultimo di coordinamento e gestione del progetto stesso. Nel dettaglio, ENEA-INMRI (che ha sede presso il Centro Ricerche Casaccia Roma) si occuperà dello sviluppo di nuovi standard di riferimento per la misura accurata dell’attività di alfa emettitori.

DOSI ACCURATE DI RADIONUCLIDI

«Tali radionuclidi – aggiunge Capogni – emettono particelle alfa di elevata energia, con alto potere ionizzante e ridotto raggio di penetrazione e per questo possono essere impiegati sotto forma di farmaci caratterizzati da un elevato grado di distruzione delle sole cellule tumorali che si trovano nelle immediate vicinanze del bersaglio, con riduzione di effetti collaterali della dose impartita». Particolare interesse in questa attività riveste la caratterizzazione metrologica di sorgenti di Ac-225, un alfa emettitore emergente nel settore della TAT. «Grazie al nuovo standard si potranno fare deduzioni sull’uso medico di questo radionuclide in termini di quantificazione, per fornire al paziente una dosa accurata nel trattamento del tumore», conclude il ricercatore di ENEA INMRI.

NOTE

(¹) Metrologia a supporto della terapia con alfa emettitori o target alpha therapy.

(²) Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA); Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnológicas (CIEMAT); Czech Metrology Institute (CMI); National Physical Laboratory (NPL); POLATOM:  National Centre for Nuclear Reseach Radioisotope Centre.

(³) Nuclide instabile che decade in un altro nuclide più stabile emettendo energia sotto forma di particelle subatomiche.

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