Roma, 19 luglio 2024 – È stato firmato ieri in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri e da Dori Ghezzi, il protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Fondazione Fabrizio De André Onlus che sancisce il ritorno in pianta stabile del “Premio Fabrizio De André: parlare musica” nella piazza del quartiere Magliana che porta il nome del grande cantautore genovese.
IL PREMIO DE ANDRÉ ALLA MAGLIANA
L’intesa tra il Comune e la Fondazione (che ha come obiettivo quello di diffondere la conoscenza del pensiero, dell’opera e della vita di De André) ha una durata di cinque anni rinnovabili e disciplina la collaborazione tra i due enti nell’organizzare l’evento e ne fissa stabilmente il luogo di svolgimento nella piazza Fabrizio De André, nel Municipio XI. Sarà lì quindi che si terranno nella seconda metà di settembre le due serate dell’evento, che vedranno la partecipazione di giovani talenti (in passato partecipò al premio Sergio Cammariere) e nomi affermati del panorama musicale italiano (tra i nomi di coloro che hanno partecipato alle scorse edizioni Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Diodato, Vinicio Capossela, Dolcenera e Peppe Barra, solo per fare alcuni nomi) che si esibiranno ispirandosi alla musica e alla poetica di De André.
OBIETTIVI DELL’INIZIATIVA
Il Premio Fabrizio De André Parlare musica, l’unico in Italia dedicato al cantautore genovese, è nato nel 2002 con l’obiettivo di celebrare il cantautore e, al contempo, valorizzare nuovi artisti che si distinguano per l’originalità delle loro composizioni, sia musicali sia poetiche. Giunto alla XXIII edizione, esso si è svolto ogni anno alla Magliana nell’omonima Piazza Fabrizio De André del Municipio XI (già XV), e successivamente, nelle edizioni 2022 e 2023, presso l’Auditorium Parco della Musica. L’evento è patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e abbraccia tre categorie: Premio sezione Musica, Premio sezione Poesia e Premio sezione Pittura. Si avvale di una giuria costituita da scrittori, giornalisti, critici musicali e operatori del settore, presieduta da Dori Ghezzi e si è affermato a livello nazionale come una occasione fondamentale per intercettare giovani e nuovi talenti della canzone d’autore.
RITORNO NEL GRANDE QUARTIERE POPOLARE
«Riportiamo il Premio Fabrizio De André alla Magliana, in un grande quartiere popolare, caratterizzato da un forte senso di comunità, perché ci sembra il posto più adatto, più legato a quella autenticità che raccontava De André. Vogliamo celebrare al meglio questa figura straordinaria, poeta e musicista, che sapeva raccontare le persone senza barriere e distinzioni, con crudo realismo ma sempre con rispetto, empatia e dolente vicinanza alla sorte degli uomini», ha al riguardo commentato il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.
UNA PIAZZA DEDICATA
«Per noi era molto importante che il Premio De André ritornasse nella sua sede originale, la prima piazza d’Italia a lui dedicata alla Magliana, un luogo che negli anni ha acquisito un valore simbolico e che ha visto sfilare molti giovani talentuosi e importanti nomi della musica italiana – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, promotore dell’intesa con la Fondazione De André Onlus -, sono sicuro che negli anni a venire il Premio, grazie anche al sostegno stabile di Roma Capitale che con questo accordo gli garantiamo, si svilupperà e costituirà un appuntamento culturale sempre più importante per ricordare uno dei più grandi cantautori e artisti italiani».
LA GENTE CHE NELLE LUI CANTAVA
Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus, ha infine sottolineato la propria felicità per il fatto che il Premio dedicato a Fabrizio De André «grazie all’impegno di Roma Capitale torni nel quartiere Magliana, proprio nella piazza Fabrizio De André, dove ventidue anni fa è nato. Questo luogo lo avrebbe approvato soprattutto lui: Fabrizio, poiché quello è il quartiere della gente che lui cantava e delle cui vite voleva sentirsi partecipe. È giusto che a Roma esista qualcosa che lo rappresenti, anche se Fabrizio era nato a Genova e aveva vissuto a Milano e in Sardegna. E sono certa che moltissimi, romani e non solo, parteciperanno alle serate del Premio per amore della musica e dell’opera di Fabrizio».