BRASILE, visita di Stato di Mattarella. «Siamo tutti un po’ migranti»: la visita all’ex albergo di San Paolo e gli aiuti agli alluvionati

Nel corso della sua visita ufficiale in Brasile, il presidente della Repubblica italiana si è recato in visita al museo brasiliano dell'immigrazione di San Paolo, metropoli nel quale circondario risiede una nutrita comunità di immigrati e discendenti di immigrati italiani. L’incontro a Brasilia con il Presidente Lula è stato caratterizzato dalla comune volontà di confermare i forti vincoli di cooperazione e amicizia, ma soprattutto dall’impegno a rafforzare a tutti i livelli la collaborazione strategica attraverso il rinnovo di accordi e l’avvio di nuove partnership

Nel corso della sua visita ufficiale in Brasile, il presidente della Repubblica italiana si è recato in visita al museo brasiliano dell’immigrazione di San Paolo, metropoli nel quale circondario risiede una nutrita comunità di immigrati e discendenti di immigrati italiani.

L’ALBERGO DEL QUARTIERE MOCCA

Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalla figlia Laura, ha avuto modo di visitare il Museo dell’immigrazione situato nel quartiere Mocca della città paulista, un edificio che fino all’anno 1978 era un albergo nel quale gli immigrati trascorrevano un periodo della durata massima di otto giorni prima di proseguire verso la loro destinazione finale nel Paese sudamericano,, una sorta di Ellis Island brasiliana. La maggior parte delle persone in cerca di un futuro migliore che giungevano lì in treno dal porto di sbarco più vicino erano italiani, un fatto testimoniato dalle indicazioni in lingua ai nuovi arrivati ancora ben visibili negli affissi del corridoio di ingresso della struttura di prima accoglienza.

SIAMO TUTTI UN PO’ MIGRANTI

«Siamo tutti un po’ migranti», ha commentato il Presidente della Repubblica italiana quando si è trovato di fronte alla teca nella quale vengono esposti i passaporti dei migranti di sedici diverse nazionalità. Mattarella si è espresso in questo modo conversando con la guida del museo che gli illustrava come il Brasile sia una terra di accoglienza e di migranti. Ad avviso di Fabio Porta (deputato alla Camera eletto nelle liste del Partito Democratico dagli italiani all’estero in Sud America, nonché Presidente del Gruppo di amicizia parlamentare Italia-Brasile) si tratta di «una visita storica e non soltanto perché la comunità italiana attendeva da un quarto di secolo un Presidente della Repubblica in Brasile».

MATTARELLA INCONTRA LULA

Egli, presente all’arrivo di Mattarella a San Paolo, ha altresì aggiunto che «il Presidente della Repubblica italiana ha voluto dedicare al Brasile un’intera settimana e visitare ben sei capitali del Paese sudamericano per rendere omaggio ai centocinquant’anni di emigrazione italiana e per rilanciare in grande stile le relazioni bilaterali tra i due Paesi. L’incontro a Brasilia con il Presidente Lula è stato caratterizzato dalla comune volontà di confermare i forti vincoli di cooperazione e amicizia, ma soprattutto dall’impegno a rafforzare a tutti i livelli la collaborazione strategica attraverso il rinnovo di accordi e l’avvio di nuove partnership».

GLI AIUTI ALLE REGIONI ALLUVIONATE

«La visita a Porto Alegre – ha proseguito Fabio Porta – è stata significativa ed emozionante, per la visita ai campi di accoglienza delle popolazioni sfollate e la conferma di una solidarietà concreta dell’Italia allo Stato del Rio Grande del Sud; la visita ai rappresentanti della collettività ha voluto ribadire la vicinanza dell’Italia ad una delle collettività più grandi e antiche del Paese. A San Paolo la visita al Museo dell’Immigrazione e l’incontro al Circolo italiano con la grande comunità italiana segnano un punto altissimo di questa visita e quindi delle commemorazioni per i centocinquanta anni di immigrazione italiana in Brasile. Una presenza che continua a dare frutti preziosi, come dimostra il progetto Arsenal della Speranza, che negli stessi locali dove un secolo fa venivano accolti i nostri emigranti offre oggi un tetto a migliaia di senza fissa dimora».

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