ENTI LOCALI, comuni e bilanci. Roma Capitale: variazione e assestamento a seguito dei tagli del Governo

Ad avviso del sindaco Gualtieri «con la manovra vengono rafforzati i servizi fondamentali, come casa, scuola e politiche sociali»; Silvia Scozzese, vicesindaco e assessore al Bilancio, sottolinea che «la città mantiene i servizi malgrado i tagli del Governo, che nel quinquennio peseranno su Roma per 120 milioni»

Roma, 12 luglio 2024 – Approvati dalla Giunta comunale la variazione e l’assestamento di bilancio, che passano adesso all’esame dell’Assemblea capitolina. La Giunta Gualtieri rende noto che malgrado i tagli apportati dal Governo Meloni, che sulla Capitale impattano per una cifra pari a 120 milioni di euro nel quinquennio, vengono stanziate risorse di parte corrente per il 2024 ammontanti a oltre 6 miliardi di euro.

POLITICHE SOCIALI

Per il capitolo del sociale, viene garantita la copertura dei maggiori oneri derivanti dall’incremento dei minori in affido dopo l’intervento dell’Autorità giudiziaria. Il totale dello stanziamento ammonta a 4 milioni: 1,7 milioni di fondi ordinari, per l’anno in corso, a cui si aggiungono 2,3 milioni di avanzo. L’obbligo dell’adeguamento annuale all’indice Istat delle rette per le case famiglia disabili registra stanziamenti di 2 milioni di euro l’anno per il triennio 2024-2026. Un ulteriore incremento che si aggiunge a quanto già atteso da un emendamento al Bilancio di previsione 2023-2025, approvato dall’Assemblea capitolina, attraverso il quale venivano previste maggiori risorse pari a un milione di euro per il 2023, 2 milioni per il 2024 e 3 milioni per il 2025.

DISABILI, EMERGENZA CASA, SCUOLA

Sempre nel capitolo riguardante le politiche sociali si registrano 3,6 milioni per il fondo di emergenza destinato all’assistenza diretta e indiretta dei disabili e 2 milioni per il trasporto dedicato a persone con disabilità. Per le rette delle RSA sono stati stanziati 9 milioni di euro: 3 per ogni anno, fino al 2026. Oltre 7 milioni di euro andranno come contributo al contrasto dell’emergenza abitativa. Più di 16 milioni verranno stanziati per le scuole, mentre per il Fondo interventi emergenze servizi sono previsti quasi 11,5 milioni di euro, alle manutenzioni ordinarie degli edifici scolastici (da parte dei Municipi) invece destinati 4,5 milioni.

ENTRATE DA TERMOVALORIZZATORE

Inoltre, grazie alla validazione e alla verifica del progetto del termovalorizzatore il Comune prevede entrate pari a  un milione di euro in più, il 50% per l’anno in corso e l’altra metà per i successivi dodici mesi, per il dipartimento di tutela ambientale. Sempre sul capitolo termovalorizzatore, attraverso le attività istruttorie, reintegrate le somme per attività non comprimibili, portando così il fondo a oltre 2 milioni di euro. Il dipartimento “Ciclo rifiuti” avrà un milione di euro per le bonifiche del territorio.

EFFICIENTAMENTO DELLA SPESA E LOTTA ALL’EVASIONE

Al riguardo, ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che «grazie all’efficientamento della spesa e alla lotta all’evasione, nonostante i pesanti tagli del Governo Meloni, con questa manovra non riduciamo i servizi ai cittadini, ma li rafforziamo in settori fondamentali attraverso il sostegno reale alle famiglie e alle fasce più fragili, incrementando il contrasto all’emergenza abitativa e intervenendo sulle scuole e sulla tutela del decoro urbano e di tutto il territorio».

EFFETTI SU ROMA DEI TAGLI DEL GOVERNO 

Il vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, ha altresì sottolineato come Roma attenda ancora «i 158 milioni che avrebbe dovuto ricevere dall’attuazione del federalismo fiscale varato nel 2009. Malgrado la sotto dotazione di risorse e gli ulteriori tagli dei finanziamenti destinati ai comuni, che per Roma valgono 120 milioni nel quinquennio, anche attraverso una seria politica delle entrate il valore del bilancio di parte corrente cresce di 400 milioni, il 7% rispetto all’anno 2023, tutti destinati a migliorare la qualità e quantità dei servizi. Tutto questo senza considerare gli effetti dell’inflazione, quindi l’aumento dei costi diretti e indiretti che il Comune deve sopportare».

Condividi: