Dal 18 luglio nelle sale cinematografiche “Indagine su una storia d’amore”, il nuovo film di Gianluca Maria Tavarelli, con Alessio Vassallo e Barbara Giordano, prodotto da Ascent Film e Halong in collaborazione con Rai Cinema e il sostegno del Mic, distribuito da Adler Entertainment.
INDAGINE SU UNA STORIA D’AMORE
Il film è stato scritto e sceneggiato dallo stesso Tavarelli (Un amore, Non prendere impegni stasera, Paolo Borsellino, Liberi, Le Cose che Restano, Non Mentire, Io ti cercherò, Chiamami ancora Amore, Everybody Loves Diamonds) è interpretato da Alessio Vassallo (Fino a qui tutto bene, Il giorno più bello, Notti in bianco, baci a colazione, I racconti della domenica, Purchè finisca bene, La stoccata vincente), Barbara Giordano (Regina, Meraviglioso Boccaccio, Una Storia D’amore) Antonio Pandolfo, Costanza Tortoli, Silvia Gallerano, Elisabetta Rocchetti, e con Claudia Potenza , Lorenzo Gioielli e vede l’amichevole partecipazione di Andrea Sartoretti e Simone Liberati.
L’ATTUALE REALTÀ DELL’IPER ESPOSIZIONE
Paolo e Lucia sono due giovani attori che si amano da sempre, si mischiano l’uno nell’altro ormai inevitabilmente, incapaci di sapere dove finisce uno e inizia l’altro. Sono cresciuti insieme, hanno studiato insieme con la stessa passione per un obiettivo comune. Oggi, un pochino disillusi, devono rendersi conto che le loro carriere non sono esattamente dove loro immaginavano quando si sono conosciuti e lanciati con grinta e spensieratezza. E forse anche il loro rapporto non invecchia benissimo. Nell’epoca dell’iper esposizione si sentono troppo sottotraccia. E se gli venisse chiesto di partecipare a un programma televisivo in cui raccontare il loro amore e soprattutto i loro momenti di crisi? Potrebbe essere un’opportunità per svecchiare, rinascere, riscattarsi anche professionalmente? Sarà una benedizione o una bomba a orologeria?
UNA STRANA STORIA D’AMORE
«Mi sono proposto – sottolinea il regista – di raccontare questa strana storia d’amore calandola nella società̀ dei nostri giorni, traslando sullo schermo gli elementi della nostra quotidianità̀ ormai irrimediabilmente legata alla rappresentazione della nostra vita attraverso i social, il perenne desiderio di visibilità̀, di mettere in mostra noi stessi, di curiosare nelle vite degli altri. Ci tenevo a esaltare l’aspetto comico, ridicolo della vicenda: i protagonisti sono comici loro malgrado, non rendendosi conto degli aspetti ridicoli della loro situazione e l’amarezza sfocia così in una risata».