REGIONI, turismo e cultura. Puglia, «a way of life»: radici e ali alle nuove generazioni

Presentata lo scorso 27 giugno presso l’Associazione Stampa Estera a Palazzo Grazioli a Roma la IV edizione del workshop a tema. La Puglia quale modello virtuoso: la narrazione di un paradigma regionale tra turismo, cultura, benessere, identità, innovazione e crescita sostenibile

«Gli occhi del mondo sono puntati sulla Puglia – affermano gli organizzatori dell’evento -, che si conferma brand attrattivo, modello di sviluppo virtuoso per le buone pratiche sostenibili che si basano sulla cultura e sulla valorizzazione delle politiche turistiche. La quarta edizione del workshop “Puglia, a way of life” è stata particolarmente partecipata, confermando il tradizionale successo, raccontando sinergie, progetti e relativi risultati.

LO SCENARIO DELINEATO DA SVIMEZ

Il pomeriggio è stato aperto dall’intervento dell’ospite speciale, Luca Bianchi, direttore generale di Svimez, esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale che ha fatto il punto su dati economici legati al mondo produttivo e a quello del lavoro regionale. Identità e innovazione della Puglia i temi portanti, come obiettivi da raggiungere, dopo una stagione congiunturale positiva per la regione, che va dal 2019 al 2023, attestandola come la più dinamica in Italia, con il rodotto interno lordo in crescita del 6,1 per cento. Gli obiettivi su cui lavorare sono rafforzare l’industrializzazione, cioè un approccio industriale alla gestione del sistema, per attirare investimenti esteri, internazionalizzazione e innovazione, università e ricerca, contrasto alla fuga dei cervelli.

SI PROSEGUE NEL PERCORSO DI CRESCITA

Ciò che è emerso dalle voci istituzionali è che «si prosegue nel percorso di crescita», come ha dichiarato l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, affinché le destinazioni più consolidate e riconoscibili possano essere affiancate anche mete meno conosciute dell’entroterra. La regione si conferma attrattiva anche grazie al modello balneare che gode di acque eccellenti: anche quest’anno le più pulite d’Italia. Intorno al mare, che è la principale risorsa, si sviluppano numerose attività che arricchiscono l’offerta, come sport acquatici, la nautica e il crocierismo. Non solo mare quindi, la Puglia è meta di turismo outdoor sostenibile, grazie ai cammini, al cicloturismo e a una ricettività dedicata.

IL PENSIERO MERIDIANO DI CASSANO

Ad avviso di Viviana Matrangola, assessore regionale alla Cultura e alla Legalità, «la Puglia è riuscita a ritagliarsi uno spazio di riconoscibilità nello scenario internazionale che viene dalla bellezza dei suoi luoghi, dalla iconicità delle sue tradizioni, ma anche dalla capacità di proporre un paradigma di vita alternativo, basato sulla sostenibilità, sull’accoglienza, sulla convivialità e sull’impegno per la legalità lungo la strada indicata, anni fa, dal pensiero meridiano di Cassano. In questi giorni la Giunta regionale ha dato il via libera al “Manifesto pugliese del welfare culturale”, che impegna tutti i soggetti coinvolti nella elaborazione dell’offerta culturale a una maggiore integrazione tra i sistemi della cultura e del benessere. In Puglia siamo convinti che, attraverso la cultura, le persone, i territori e le comunità possano scrivere o riscrivere le pagine più belle della propria vita».

TURISMO ALTO SPENDENTE

«Alla fine di un ciclo di programmazione europea, si può parlare con i fatti – così Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia -, abbiamo speso tutto quanto ci è stato assegnato: sei miliardi di fondi europei. Di questi, un miliardo e seicento milioni sono stati investiti su turismo e cultura, che rappresentano un quinto del Pil regionale. Il Piano strategico regionale della cultura è stato pensato nel 2016 su base decennale, con l’obiettivo di strutturare un’economia della cultura, che si è composta saldandosi con il turismo. Abbiamo superato i sedici milioni di presenze nel 2023, con una domanda di turismo internazionale e alto spendente».

NARRAZIONE E RACCONTO

La Direttrice allo sviluppo economico della regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, ha quindi illustrato le strategie dell’attrazione dei talenti elaborate in Puglia, consolidate da ricerca, sviluppo e innovazione, mentre Paolo Ponzio, presidente del Teatro pubblico pugliese, è entrato nel vivo dello stile di vita della sua terra: «Invece che parlare di narrazione dovremmo parlare di racconto, perché c’è una tradizione in Puglia di racconti, di “cunti”, trasmessi oralmente. Sviluppiamo attività culturali che pervadono il territorio pugliese attraverso la vivacità intellettuale delle città e dei paesi. I nostri, più che borghi, sono paesi, abitati da contadini che hanno coltivato la terra e il mare e si sono acculturati. Cultura e coltivare vanno di pari passo. Mi rifaccio ai principi del workshop. Welfare culturale: tradurrei in benessere delle persone che godono delle attività culturali, lievito della vita di ciascuno. Bellezza e autenticità, lungo tutta la Puglia, in luoghi presidi di autenticità. Tradizione e innovazione: è il patrimonio immateriale, ciò che trasmettiamo è ciò che immaterialmente creiamo».

ERRATI STEREOTIPI SUL MEZZOGIORNO

Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Puglia, ha ribadito come, grazie a buone strategie di comunicazione trasparente, la Puglia sia guida del Mezzogiorno, mettendo da parte stereotipi sbagliati che si afferma come terra delle opportunità. Tra i casi virtuosi, sono state presentate due attività di alto valore culturale: il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, una degli eventi più longevi e affermati nel Mezzogiorno, dedicato all’opera lirica, alla sua cinquantesima edizione, attraverso le parole del presidente Michele Punzi che ha presentato anche il trailer del docufilm “L’utopia della Valle” di Leo Muscato; la mostra “G7: sette secoli d’arte italiana”, attraverso le parole di Pierangelo Argentieri, presidente della Rete d’imprese Micexperience.

TESTIMONIAL L’AMERIGO VESPUCCI

I valori della storia e della cultura italiana hanno molti ambasciatori, tra questi un posto di rilievo è rivestito dall’Amerigo Vespucci, veliero considerato la nave più bella del mondo, che proprio in questi mesi è in crociera e approderà in ventotto paesi di cinque continenti. Ambasciatrice Unicef e Unesco, racconta le eccellenze italiane. Il suo progettista è stato un genio pugliese, foggiano, Francesco Rotundi. In collegamento il comandante e il cuoco di bordo pugliese, hanno raccontato la loro esperienza di esportazione del made in Italy. I lavori si sono conclusi con un’ospite speciale: la giovane musicista Beatrice Rana, eccellenza pugliese ormai stella internazionale del pianoforte. La musicista ha raccontato il suo festival Classiche Forme, giunto all’ottava edizione, che si svolge nel Salento. Il workshop è stato condotto dalla giornalista olandese Norma Waltmann (responsabile dell’agenzia di comunicazione Culturalia) e da Mimmo Mazza, direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

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