Roma, 18 giugno 2024 – «Considero un fatto grave il voto contrario dell’Italia, e di altri Paesi, alla legge che disciplina la protezione delle aree naturali e che, per la prima volta, si occupa anche di ripristinare quelle già degradate. Fortunatamente il no di alcuni non ha ostacolato l’approvazione di uno dei pilastri del Green Deal. Il ripristino dello stato della natura è infatti imprescindibile per arginare il cambiamento ambientale, le crisi climatiche e il fenomeno sempre più diffuso delle isole di calore urbano». Così si è espresso al riguardo mediante una nota diffusa nel pomeriggio di oggi il consigliere dell’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra Nando Bonessio.
EFFETTI DELLA LEGGE SUL TERRITORIO ROMANO
«Ben venga l’adozione di questo atto che aiuterà le comunità locali a predisporre i mezzi e gestire i rischi per il clima, sviluppare soluzioni innovative per fronteggiare gli impatti derivanti dalla perdita di biodiversità e dal cambiamento climatico. Con i suoi 415 chilometri quadrati di spazi naturali protetti e parchi agricoli – prosegue il consigliere all’Assemblea capitolina -, Roma può vantare un territorio ricco di biodiversità, eppure la presenza di aree caratterizzate da un elevato rischio idraulico, così come l’aumento del consumo di suolo, ci impongono di intervenire per scongiurare l’aumento delle disuguaglianze sociali con impatti negativi anche sulla crescita effettiva e potenziale dell’economia della Capitale».
LA STRATEGIA DI ADATTAMENTO DELLA CAPITALE
«L’adattamento è una grande opportunità – conclude Bonessio -, Roma Capitale ha scelto di elaborare la prima strategia di adattamento della città emanando un apposito piano a cura dell’Ufficio clima per dare delle risposte alle vulnerabilità evidenziate. Con l’entrata in vigore di questa legge avremo uno strumento ulteriore per ripensare gli spazi urbani, le infrastrutture e i quartieri secondo un attento uso di alberature, spazi verdi, ombreggiature, materiali da costruzione per rendere la città più sicura e vivibile».