DIFESA, aerospazio. Guerra moderna e tecnologie: Airbus presenta il nuovo concetto «Wingman» all’ILA di Berlino

Domani all'esposizione internazionale aeronautica che avrà luogo nella capitale tedesca il Gruppo industriale di Leida esporrà un «mock-up» del nuovo drone da integrare alle piattaforme da combattimento pilotate da esseri umani. L’innovativo sistema viene indicato rispondente alla crescente necessità di incrementare le capacità dei velivoli pilotati con piattaforme «unmanned». Si tratta di una macchina in grado di esprimere una bassa segnatura (ridotta osservabilità) e di recare sofisticati sistemi d’arma. La Luftwaffe si sarebbe già orientata a una sua immissione in linea accanto a Eurofighters e caccia di quinta generazione

Berlino, giugno 2024 – Nel corso dell’esposizione internazionale aeronautica nella capitale tedesca Airbus illustrerà dunque il suo nuovo concetto di «wingman», termine che nella gerrgalità militare (in particolare dell’aeronautica) definisce  un pilota di un velivolo che protegge e supporta il leader della sua formazione di volo, offrendo inoltre un maggiore spettro di opzioni tattiche e contribuendo in questo modo al successo della missione assegnata.

WINGMAN NELLA GUERRA TECNOLOGICA MODERNA

Nelle guerre moderne (e in quelle del prossimo futuro), caratterizzate da un livello tecnologico oltremodo spinto, scienziati e strateghi hanno già gettato le basi delle operazioni multidominio e distribuite, qualcosa di estremamente sofisticato che non potrà prescindere da capillari network e sistemi gestiti direttamente da esseri umani e altri, in loro supporto, invece unmanned. Piattaforme come i velivoli da combattimento di prossima generazione verranno affiancati e coadiuvati da macchine senza pilota, interagendo grazie alle informazioni fornite dai satelliti in orbita.

UN DRONE «TIPO» CACCIA

È una materia complessa che richiederebbe spazi e tempi maggiori per essere affrontata in questa sede, dove tuttavia è importante rinviarvi allo scopo di introdurre il nuovo concetto annunciato da Airbus, il Wingman appunto. In un proprio comunicato il Gruppo industriale di Leida afferma che esso troverà applicazione in operazioni simili a quelle definite dal termine, seppure non si tratti né di un pilota e neppure di un caccia pilotato da un essere umano, bensì di un «drone tipo caccia» teleguidato da remoto da un pilota in un velivolo da combattimento anche di quarta generazione quale, ad esempio, l’Eurofighter, onde impegnarlo in missioni ad alto rischio che altrimenti comporterebbero rischi elevati i tradizionali aerei con pilota.

IL MODELLO CHE VERRÀ PRESENTATO ALL’ILA DI BERLINO

Il modello statico in scala 1:1 che Airbus esporrà dal 5 al 9 giugno 2024 all’ILA di Berlino è simile a una show car utilizzata come esercizio di design dall’industria automobilistica. A detta di Airbus, il modello Wingman rivela tutte le capacità operative richieste dai moderni scenari di guerra, come la bassa osservabilità, l’integrazione di vari sistemi d’arma, sensori avanzati, connettività e soluzioni di squadra. E, al pari delle citate show car, non tutto ciò che verrà messo in mostra potrebbe però entrare in produzione di serie. Sotto questo aspetto, il modello che verrà esposto all’ILA servirà quale base e catalizzatore al fine di definire i requisiti di progettazione per le generazioni del Wingman.

FUNZIONI DELLA NUOVA MACCHINA

Concepito sull’attuale concetto, il Wingman è destinato a incrementare le capacità in possesso degli attuali aerei da combattimento pilotati da umani con piattaforme senza equipaggio in grado di recare con loro sistemi d’arme e altri effettori. Questi ultimi vanno intesi come insiemi di capacità sia letali che non letali, dunque missili supersonici e ipersonici, apparati di guerra elettronica e Istar (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance – Electronic Warfare), armi per guerra cibernetica, sistemi di rilevazione radar e all’infrarosso, eccetera. Al riguardo,  Michael Schoellhorn (CEO di Airbus Defence and Space) ha dichiarato che «la Luftwaffe tedesca ha espresso la chiara necessità di un velivolo senza pilota che voli con e supporti le missioni dei suoi caccia con pilota prima che il Future Combat Air System sia operativo nel 2040».

LA LUFTWAFFE HA SCELTO AIRBUS

«Il nostro concetto Wingman è la risposta – ha aggiunto Schoellhorn -, continueremo quindi a sviluppare e perfezionare questa innovazione made in Germany in modo da poter offrire alla Luftwaffe una soluzione accessibile con le prestazioni necessarie per massimizzare gli effetti e moltiplicare la potenza della sua flotta di caccia per gli anni 2030». I ruoli del Wingman possono variare dalla ricognizione al disturbo dei bersagli e/o all’ingaggio di bersagli a terra o in aria mediante munizionamento di precisione guidato o missili. I piloti che fungeranno da «comandanti» controlleranno diuturnamente il corso della missione, permanendo sempre l’autorità decisionale ultima, beneficiando al contempo della protezione e della minore esposizione al rischio offerte dalla delega dei compiti tattici ai sistemi senza pilota. Un ulteriore vantaggio attribuito al Wingmann è quello di incrementare la massa complessiva di combattimento in economicità, eguagliando in questo modo le forze aeree avversarie in conflitti con pari o quasi pari.

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