ACQUA, scale-up e blue economy. WSense tra i venti Campioni Blu dell’Unione europea

La scale-up, specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquea wireless è l’unica impresa italiana tra i venti campioni della “blue economy” selezionati dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) in occasione dell’EIB AdVenture Debt Summit; essa si distingue per le innovazioni al servizio degli oceani. Al riguardo la CEO Chiara Petrioli ha dichiarato: «Siamo convinti di poter dare un contributo veramente rivoluzionario alle politiche di contrasto al cambiamento climatico, al recupero ambientale e alla crescita sostenibile»

Lussemburgo, maggio 2024 – Altro prestigioso riconoscimento internazionale per la scale-up italiana della Blue Economy, WSense. La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato nel corso dell’EIB AdVenture Debt Summit i venti campioni Blu dell’Unione europea riceveranno supporto per crescere più rapidamente.

LA BLUE ECONOMY IN EUROPA

Provenienti da Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Norvegia, i venti Blue Champions sono impegnati in un settore, quello della Blue Economy, che è stato stimato abbia un valore di oltre 1.500 miliardi di dollari l’anno a livello globale e che si prevede raddoppierà fino a raggiungere i 3.000 miliardi di dollari entro il 2030 (fonte: Commonwealth Blue Charter). Per l’Europa, la Blue Economy gioca un ruolo fondamentale: genera circa 667,2 miliardi di euro di fatturato e 183,9 miliardi di euro di valore aggiunto lordo, impiegando quasi 4,45 milioni di persone, con un peso quasi doppio rispetto a quello degli Stati Uniti d’America.

OBIETTIVI DEI VENTI CAMPIONI

In linea con la missione dell’Unione europea per gli oceani e le acque, i i Blue Champions si propongono di ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini e di acqua dolce, di prevenire ed eliminare l’inquinamento e di decarbonizzare l’economia blu. E tutti sono stati considerati sufficientemente maturi dal punto di vista tecnologico e finanziario per scalare nei prossimi due anni. Le loro attività vanno dalle soluzioni per l’energia mareomotrice ed eolica alla robotica subacquea, alle applicazioni di dati satellitari, alla bio-raffinazione. In questo ambito, WSense si pone al centro dell’intero ecosistema di dati oceanici, come enabler della filiera dell’Economia Blu: attraverso la rivoluzionaria tecnologia proprietaria, offre infatti l’infrastruttura su cui costruire un futuro ecosistema oceanico sostenibile ed interconnesso, basato sulla connettività continua e lo scambio in tempo reale di dati.

TECNOLOGIE PIONIERISTICHE

Pioniera delle reti wireless sottomarine e dell’Internet of Underwater Things, WSense è una società deep-tech nata come spin off della Sapienza Università di Roma e specializzata in soluzioni “chiavi in mano” di monitoraggio e comunicazione subacquea wireless. Le sue soluzioni sono basate su tecnologie brevettate e utilizzano le onde acustiche multi-frequenza e tecnologie ottiche senza fili, che abilitano un Wi-Fi sottomarino e comunicazioni in tempo reale, affidabili e sicure, senza impattare sui fondali. I sistemi di “Internet of Things” sottomarini di WSense sono osservatori wireless facilmente dispiegabili e in grado di effettuare monitoraggio in continuo, lanciare allarmi e fornendo dati in tempo reale non solo sulla colonna d’acqua in zona costiera ma anche fino a 3.000 metri di profondità su vari aspetti e parametri, dalla biodiversità, al rumore, alla solidità delle strutture collocate in ambiente marino.

APPLICAZIONE DI QUESTI INNOVATIVI SISTEMI

Questi sistemi possono trovare applicazione in tutti gli ambiti della Blue Economy: studio e tutela della biodiversità e dei cambiamenti climatici, ottimizzazione dei processi produttivi nell’ambito della transizione energetica, monitoraggio ambientale e protezione di infrastrutture critiche. «Attraverso i big data e la nostra capacità di acquisirli e diffonderli si può fare finalmente luce su quanto avviene in profondità. – ha commentato al riguardo la CEO di WSense, Chiara Petrioli –, con WSense per la prima volta diamo a società, istituti di ricerca e policy maker per le politiche di protezione e mantenimento ambientale la possibilità di avere informazioni in tempo reale, con una densità di dati e parametri di osservazione senza precedenti».

DAI BIG DATA A IoUT

Lo scorso anno WSense era già stata premiata dal World Economic Forum come azienda più innovativa al mondo nella raccolta e gestione dei big data allo scopo di proteggere l’ambiente oceanico, comunicare sott’acqua e monitorare milioni di asset che sono immersi e vitali per la nostra esistenza. Attiva dal 2017, WSense vanta oggi un team di più di cinquanta professionisti, ingegneri e ricercatori (con sedi in Italia, Norvegia e Regno Unito) e annovera tra i suoi partner commerciali e clienti realtà come Fincantieri, Leonardo, Eni, Saipem, Terna, AkerBP, National Center for Wildlife, Alcatel Submarine Networks, ENEA e INGV.

Chiara Petrioli, CEO di WSense

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