CULTURA, patrimonio. Roma: riapre Villa Poniatowsky

La residenza nobiliare nascosta nel cuuore della Capitale è custode di antichità e tesori. Essa attraversa i secoli passando dalla famiglia Cesi ai Sinibaldi, questi ultimi ne saranno proprietari per tutto il XVIII secolo, fino a quando non divenne oggetto degli interessi del principe Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. Era il 28 febbraio del 1800 quando il principe la acquistò, incaricando in seguito l'architetto Giuseppe Valadier della ristrutturazione. Poniatowski era giunto in Italia nel 1781, pochi anni prima che Wolfgang Goethe intraprendesse il suo celebre Grand Tour nel 1786

Da venerdì 31 maggio ogni fine settimana verrà aperta al pubblico Villa Poniatowski, storica residenza nobiliare che è sede delle collezioni permanenti del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, un patrimonio proveniente dal Latium vetus e dall’Umbria. Un luogo straordinario e ancora poco conosciuto nel panorama delle ville storiche e dei luoghi della cultura della Capitale, entrato a far parte dei beni dello Stato italiano con una procedura di acquisizione avviata nel 1972.

RIAPRE VILLA PONIATOWSKY

La villa attraversa i secoli passando dalla famiglia Cesi ai Sinibaldi, questi ultimi ne saranno proprietari per tutto il XVIII secolo, fino a quando non divenne oggetto degli interessi del principe Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. Era il 28 febbraio del 1800 quando il principe la acquistò, incaricando in seguito l’architetto Giuseppe Valadier della ristrutturazione. Poniatowski era giunto in Italia nel 1781, pochi anni prima che Wolfgang Goethe intraprendesse il suo celebre Grand Tour (1786-88). Anch’egli rimase catturato dal grande fascino che l’arte italiana esercitava su quanti vi si recavano. Le decorazioni delle sue sale, recuperate dopo un lungo lavoro di restauro e riconducibili alla fine del Cinquecento, ai rifacimenti operati nel Settecento e alla sistemazione di inizio Ottocento, testimoniano contemporaneamente le tre principali fasi decorative della villa, legate rispettivamente ai nobili Cesi, Sinibaldi e Poniatowski.

SECOLI DI ARTE E DECORAZIONI

Fra le sale di maggior fascino, la Sala indiana e la Sala egizia per gli insoliti affreschi che le decorano, in bilico fra realtà e illusione. Uno sguardo aperto sul mondo, verso paesi lontani, segno evidente di una cultura europea che nell’Ottocento volge lo sguardo verso Oriente, evocando mondi lontani, terre di esploratori e di pochi, arditi viaggiatori. Nel 1800, quando il Principe Stanislao Poniatowski acquistò la villa, il mondo sta lentamente cambiando. Dal 2001 Villa Poniatowki è divenuta parte integrante del percorso espositivo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e ospita le antichità preromane, non propriamente etrusche, provenienti dai centri del Latium vetus, come Gabii, Segni, Lanuvio, Satricum, Palestrina, e dell’Umbria, come Todi e Terni.

VISITE GUIDATE

Di particolare interesse le tombe principesche Barberini e Bernardini di Palestrina, con i sontuosi corredi funebri di oggetti in oro e avorio, vasi e coppe in bronzo finemente decorate, testimonianze fondamentali dell’Orientalizzante (VII secolo a. C.), periodo caratterizzato da intensi scambi tra Mediterraneo occidentale e Vicino Oriente. In occasione della riapertura, che avrà luogo venerdì 31 maggio 2024, alle ore 17:00, vi sarà una visita guidata alle collezioni di Villa Poniatowski con la curatrice, la dottoressa Antonietta Simonelli. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso.

INFO

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo web mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it;

orari di apertura al pubblico. venerdì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18:30), sono escluse prime domeniche del mese fino al 27 ottobre 2024;

ingresso a Villa Poniatowsky con lo stesso biglietto di Villa Giulia, acquistabile presso la sede di Villa Giulia, sita in piazzale di Villa Giulia, 9 a Roma;

prenotazione obbligatoria per i gruppi formati al massimo da venticinque persone, alla casella di posta elettronica mn-etru.prenotazioni@cultura.gov.it

Condividi: