SALUTE, eventi. Giornata mondiale della fibromialgia: in Campidoglio premiata CFU Italia

È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia, anche al fine di infrangere il silenzio su una sindrome che ha impatti significativi sulla vita di migliaia di famiglie

Roma, 10 maggio 2024 – Ieri in Campidoglio la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli e il consigliere capitolino Dario Nanni hanno conferito un riconoscimento a CFU-Italia Odv in occasione della Giornata mondiale della fibromialgia, evento che avrà luogo domani, domenica 12 maggio.

GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA

«Ringraziamo CFU-Italia Odv per l’impegno sociale profuso nella campagna di sensibilizzazione, di conoscenza e prevenzione della fibromialgia. La loro attività è preziosa in un percorso di visibilità di una malattia fino a oggi non riconosciuta ufficialmente dal sistema sanitario nazionale, ma di cui soffrono circa tre milioni di italiani. È importante dunque portare l’attenzione dell’opinione pubblica e rompere il silenzio su una sindrome che ha un impatto significativo sulla vita di migliaia di famiglie. Dobbiamo fare di più per aumentare la consapevolezza e sostenere le persone che ne soffrono, anche con maggiori investimenti nella ricerca per trovare nuovi trattamenti e cure. Molto interessante è anche l’esposizione delle opere di Chiara Vincenzi a Palazzo Braschi e che può essere visitata fino al 18 maggio», hanno dichiarato nell’occasione la presidente Celli e il consigliere Nanni.

IL CONFERIMENTO A CFU ITALIA

«L’emozione è tantissima – ha in seguito commentato Sabrina Albanesi, responsabile relazioni istituzionali di CFU-Italia Odv -, perché questo riconoscimento che la presidente Celli e il consigliere Nanni hanno deciso di consegnare all’associazione CFU-Italia per l’impegno nel sensibilizzare, informare e tutelare i diritti dei malati fibromialgici significa molto per me, per la presidente Barbara Suzzi, per la vicepresidente Catia Bugli, per i nostri referenti in tutta Italia e per i nostri volontari operativi. È un incoraggiamento ad andare avanti, a non mollare malgrado la fibromialgia, per arrivare al riconoscimento della malattia da parte dello Stato e per non essere mai più invisibili».

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