SALUTE, controversie internazionali. Oms e Ams: l’ostracismo all’ingresso di Taiwan

Dal 27 maggio al 1 giugno di quest’anno si terrà, come sempre a Ginevra, la 77ª Assemblea Mondiale della Sanità, un incontro di fondamentale importanza in cui i membri partecipanti condivideranno informazioni e affronteranno i temi essenziali legati alla sanità internazionale per promuovere il benessere e la protezione dalle nuove sfide. L’Ams è un organismo cruciale per la salute pubblica globale, svolge un ruolo centrale e le sue decisioni hanno un impatto diretto sulla vita di miliardi di persone, ma Taipei non potrà fare parte a causa di un veto di natura politica

12 maggio 2024, a cura di Riccardo Tsan Nan Lin, Direttore generale dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei di Milano – Dal 27 maggio al 1 giugno di quest’anno si terrà, come sempre a Ginevra, la 77ª Assemblea Mondiale della Sanità, un incontro di fondamentale importanza in cui i membri partecipanti condivideranno informazioni e affronteranno i temi essenziali legati alla sanità internazionale per promuovere il benessere e la protezione dalle nuove sfide. L’Ams è un organismo cruciale per la salute pubblica globale, svolge un ruolo centrale e le sue decisioni hanno un impatto diretto sulla vita di miliardi di persone.

L’ESCLUSIONE DI TAIWAN DALL’OMS

Purtroppo, la democratica Taiwan, paese con una sua piena sovranità e indipendenza, non può far parte di un organismo così importante quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e, di conseguenza, nemmeno partecipare alle attività e ai lavori a esso collegati, provocando un grave impatto sia sulla popolazione taiwanese che su quella mondiale. Le malattie e i virus, infatti, non conoscono confini e l’esperienza del Covid-19 dovrebbe averlo insegnato molto bene. Vivendo in un mondo interconnesso e globalizzato tramite viaggi e trasporti, le malattie si diffondono rapidamente, per cui ottenere informazioni immediate per contenere i rischi e dare il proprio contributo alla comunità internazionale è un dovere e u n diritto di tutti i popoli, compreso quello taiwanese.

UN COMPORTAMENTO PARADOSSALE

Il comportamento dell’Oms è paradossale per gli obiettivi di cui si fa garante e per la finalità stessa della sua istituzione. Tra i principi alla base dell’Organizzazione c’è quello dell’equità, di non escludere né lasciare indietro nessuno, eppure da otto anni Taiwan viene trascurata per meri e irragionevoli motivi politici. In tal modo però, l’Oms contribuisce a indebolire la sicurezza dei 23,57 milioni di abitanti che vivono nel Paese. L’ingresso di Taiwan nell’Organizzazione e nell’Ams, come detto poc’anzi, non solo è un dovere morale cui il nostro Paese vuole adempiere attivamente, ma è anche un diritto per tutelare la sanità e il benessere del suo popolo.

CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI IN CAMPO SANITARIO

Taiwan ha sempre dimostrato di impegnarsi, di voler condividere le informazioni in suo possesso e le sue conoscenze, di essere favorevolmente disposta a contribuire con i propri mezzi e capacità alla sicurezza sanitaria  internazionale, come dimostrato dall’assistenza fornita agli Stati maggiormente colpiti dalla più recente pandemia. Nonostante ciò, rischia di essere estromessa anche dall’Accordo globale sulle pandemie.

RICHIESTE SENZA RISPOSTA

Il Governo di Taiwan avanza la richiesta, oltreché di venire incluso nell’Oms e nell’Ams come osservatore, anche di partecipare attivamente a diverse iniziative, tra le quali il Global Influenza Surveiilance and Response System (GISRS) e il Global Digital Health Certification Network (GDHCN). L’Isola ha inoltre chiesto di ottenere la certificazione di pre-qualificazione da parte delle Autorità inserite nell’elenco dell’Oms (WHO Listed Authority) e di designare un organismo nazionale di riferimento per le malattie non trasmissibili. Tuttavia, queste richieste non hanno ancora ricevuto risposta.

IL SOSTEGNO DI G7 E UE A TAIPEI

Vorrei comunque ringraziare i Paesi del G7 per l’ultima Dichiarazione redatta a supporto di Taiwan, da tempo l’Unione europea esprime sostegno alla nostra richiesta di partecipare alle maggiori organizzazioni internazionali. Auspico che quest’anno gli altri Paesi democratici like minded, come l’Italia, possano esprimere pubblicamente il loro appoggio nell’ambito internazionale. Questo sarebbe senz’altro molto utile e potrebbe segnare una svolta storica.

UNA PRIORITÀ DI TUTTI

La sanità è una priorità di tutti. Affermo questo prima ancora che da Direttore generale dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei a Milano, da cittadino e figlio del mondo. Non ci sono distinzioni tra popoli e un diritto fondamentale come quello alla tutela della salute non dovrebbe essere negato ad alcun Paese. Lasciamo che Taiwan possa partecipare all’Oms e all’Ams e l’intera comunità internazionale ne trarrà benefici.

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