In Anatomy of the Sun, Elena Paparusso interpreta variazioni sul tema attraverso uno sguardo che è al tempo stesso rivolto all’universo ma anche al centro di se stessa, alla continua ricerca di un punto fermo, di gravità ed esistenza. Il linguaggio del jazz si fa universale, tra colori, espressioni, idiomi che l’artista può utilizzare per esprimere e raccontare qualcosa di inafferrabile. Nasce così la sua Anatomy Of The Sun, un disco che è il naturale continuum della sua opera precedente, un progetto profondo e personale, che racchiude composizioni che sono state scritte in questo periodo di pausa e che appartengono proprio nelle tematiche a riflessioni più intime.
IL LINGUAGGIO DEL JAZZ TRA COLORI, ESPRESSIONI E IDIOMI
Un lavoro che vede ancora più in evidenza la fusione tra la tradizione del jazz e un percorso di ricerca compositiva e sonora tutta personale dell’artista. Il riferimento al sole, stella madre e antica, prende ispirazione dalle Cosmicomiche di Italo Calvino, storie del Sole, stelle e galassie: come tutti i cosmonauti, anche Elena investiga in parallelo i propri sentieri emotivi attraverso suggestioni musicali ricche ed eterogenee. La sua è una scrittura che affianca le varie influenze della canzone afroamericana a un gusto che tende alla contemporaneità. «Stiamo navigando nel Sole, all’interno dell’esplosione solare dove non contano bussole né radar», scriveva Italo Calvino, e in questa metafora di visioni emotive e trasversali la musica e il jazz sono la colonna sonora di una continua esplorazione.
COME I COSMONAUTI ALL’INTERNO DEL SOLE
Originaria di Noci (Bari), oltre a insegnante di canto al conservatorio, Elena Paparusso lavora da diversi anni anche nel mondo della danza contemporanea, sia come docente, che come organizzatrice di eventi, sempre nell’ottica di una collaborazione di linguaggi e forma artistiche più sperimentali. In Anatomy of the Sun, infatti, non solo la danza è presente in due titoli, ma il movimento dei corpi e le loro relazioni sono argomenti che trovano forma e spazio, come in un continuo e reciproco rispetto di pesi, orbite, consistenze, realtà.
TRACKLIST
1 Unreal Lands 08:02
2 My First Dance With You 05:22
3 Labile 04:05
4 Dark August 04:18
5 Who Am I? 03:59
6 The Best is Yet to Come 03:51
7 Suitcase 05:38
8 Where Flamingos Fly 06:16
9 Let’s Face the Music and Dance 04:35
INFO
Recorded by Roberto Lioli at the Casa del Jazz, Rome, on 5, 6, 7 October 2023; mixed by Roberto Lioli; mastered by Massimiliano Cervini at the Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Rome. Recording, mixing and mastering supervision Roberto Catucci; producer Roberto Catucci; production assistants Francesca Pompili and Noemi Quarantelli; design by Creation; Costume designer Martina Tonioli; Photos by Riccardo Musacchio / MUSA