Figlia di un sarto ebreo (Fabrizio Sabatucci), Eva (Martina Sissi Palladini) è costretta a passare un posto di blocco fascista al fine di effettuare per conto di suo padre una consegna a casa di Antonio Ruggero (Bruno Bilotta), genitore del suo amante Andrea (Danilo D’Agostino). Succube del proprio padre e della madre (Francesca Rettondini), Andrea, pur provando un sentimento per Eva, rimane invischiato in un limbo dal quale non riesce a uscire. Ma in seguito Eva incontra Saverio (Paolo Conticini), militare della Repubblica sociale, che proverà per lei un sentimento fulmineo e che in seguito farà di tutto per cercare di salvarla dalle incombenti barbarie naziste.
IL POTERE DELL’AMORE E DELLA COMPASSIONE
Riferendosi all’opera, Nicola Barnaba sottolinea come “Il maritozzo” esplori il potere dell’amore e della compassione durante un periodo drammatico e difficile come quello della Seconda guerra mondiale: «Saverio è diviso tra il dovere di obbedire al regime e il suo amore per Eva – egli evidenzia -, e il cortometraggio trasmette un messaggio di speranza, mostrando che l’amore e la compassione possono superare l’odio e la violenza. La storia evidenzia la complessità umana e la possibilità di redenzione attraverso gesti altruistici. Infine, invita lo spettatore a riflettere sul potere della gentilezza nel cambiare il corso della storia. Il titolo fa riferimento al dolce che, tanto amato nella Città eterna, incontra sia la cultura romana che quella ebraica».
UN’OPERA VOLTA ALLA SENSIBILIZZAZIONE
Questo breve film, concepito allo scopo di sensibilizzare i giovani nelle scuole oltreché attraverso i media, è stato prodotto da Everglades Film, Immagina Film Production, Sileo Productions, Roswell Film e Ipnotica Film e viene distribuito da Saturnia Pictures. Esso è stato realizzato anche grazie al contributo fornito da Nuovo Imaie e ai supporti di Campo Marzio Roma 1933, LTF Caffé, Reggiani Srl, Bassiano reale Srl, Bruschi Srl, La quercia, la Taverna del brigante, Caffè Fiorentini, Associazione AVIS, La Mola Srl e IG Srl; un importante sostegno è inoltre giunto dalla città di Bassiano (LT), dove, grazie al Comune e all’associazione pro loco, è stato possibile girare nei luoghi, fondamentali per le ricostruzioni storiche. Infine, la fotografia di Matteo De Angelis e le musiche di Henoel Grech hanno assunto un grande valore aggiunto, al punto che il progetto sta suscitando un interesse tale da spingere le produzioni a lavorare su un lungometraggio che ne prosegua la narrazione.