Dopo il successo dell’ultima edizione nel Centro storico, con oltre 60.000 presenze, torna RomaDiffusa, il progetto che accende i riflettori sulla capitale contemporanea e creativa. Dal 5 al 7 aprile Parioli Punk invaderà una parte dei quartieri della Roma bene, appunto i Parioli e il Pinciano, con contenuti disruptive e non convenzionali, giocando su contrasti e innesti e portando la comunità creativa contemporanea in un’area della città tradizionalmente percepita come residenziale e conformista.
PARIOLI PUNK 2024
Fulcro della programmazione sarà The Hoxton Rome, l’hotel che da pochi anni ha aperto i battenti ai Parioli a seguito della trasformazione di un edificio costruito negli anni Settanta. Un’entusiasmante nuova destinazione per locali e viaggiatori che ospiterà nel corso dei tre giorni della manifestazione, ventiquattro ore su ventiquattro, dalla hall alla veranda fino alle camere da letto musica, performance, installazioni, video arte e workshop. Ideato e realizzato da Maddalena Salerno e Sara D’Agati, giovani founders dall’agenzia creativa BLA Studio, il progetto risponde alla volontà di rottura della stasi, oltreché per raccontare una Roma diversa, accendendo i riflettori periodicamente su una nuova area della città, trasformandola, per tre giorni, in una piattaforma creativa e dinamica, dove contenuti inediti e contemporanei, dalla musica, al design, all’arte, incontrano location iconiche.
UN CONTENITORE CHE RENDA VISIBILI
«La produzione culturale della città in termini musicali, artistici, letterari, di design e food è estremamente viva – sottolineano le due ideatrici dell’evento -, ma quello che manca è un approccio sistemico, un contenitore che le renda visibili e le aiuti a fare rete e a emergere. Il settore pubblico dialoga poco con il privato, si investe poco in cultura e sul territorio e spesso, gruppi e collettivi portano avanti progetti affini, o complementari, senza essere al corrente l’uno dell’esistenza dell’altro». RomaDiffusa intende dunque offrire questo contenitore. «Stiamo costruendo una mappatura di Roma – esse proseguono -, andando letteralmente porta a porta alla ricerca dei luoghi e delle realtà più autentiche e interessanti. Parallelamente, selezioniamo artisti, musicisti, artigiani e performer in Italia e all’estero, per la creazione di contenuti site-specific, e realizziamo una sorta di innesto tra luoghi tradizionali e contenuti innovativi. Il fine è attivare il territorio e portare pubblici diversi e variegati a fruire di contenuti che altrimenti non avrebbero mai scoperto».
FULCRO DELL’EVENTO: THE HOXTRON ROME
Ogni edizione ha un focus diverso, in linea con l’anima dell’area della città che si va ad attivare. Nel caso di Parioli Punk, trattandosi di uno spin-off, verranno coinvolti i più iconici luoghi del quartiere, giocando sui contrasti tra contenuti «disruptive» e luoghi tradizionali dell’alta borghesia romana: dal murales fotografico di Ludovica Anzaldi, alla compagnia di waacking che con le loro danze invaderanno lo storico Caffè Hungaria; e ancora, la performance itinerante di Uscite d’Emergenza, compagnia poliedrica di danza contemporanea; dal take over musicale di Villa Balestra da parte del collettivo queer Safffo ai Corti del Pigneto Film Festival, ai workshop per bambini al Museo di Zoologia, alla musica live al Mercato pinciano di via Bertoloni. Fulcro del festival, sarà il take over di The Hoxton Rome (il decimo hotel e il primo in Italia del brand che conta oggi diverse strutture in alcuni dei quartieri chiave d’Europa e del Nord America) che, per tre giorni, ventiquattro ore su ventiquattro, dalla lounge alla veranda alle stanze d’albergo, si trasformerà in un ambiente immersivo di sperimentazione artistica e musicale.
AL BASEMENT L’HUB CREATIVO
Tre stanze d’albergo, così come il basement, si trasformeranno nello spazio creativo di tre realtà artistiche. Entrando in ciascuna stanza, ci si immergerà in un mondo altro, tra performance, installazioni, video immersivi, sonorizzazioni e prospettive stranianti, rispettivamente pensate dai collettivi artistici Spazio Mensa e Vega e dall’artista e performer Ohii Katya. La lounge diventa main stage per i live di artisti italiani e internazionali, dove si esibirà Nava, cantante e performer italo-persiana dal fascino magnetico accompagnata da una video proiezione immersiva, la band post-punk Miguel Karakaz che ha visto il suo debutto a X-Factor. La veranda accoglierà i live dj set da Playgirls from Caracas a Mantis e concerto acustico dei Puà. Il basement diventerà hub creativo che darà spazio alla mostra dell’artista Andrea Ambrogio (aka Gemello), la performance di Timo Performativo e all’installazione video “Il Mio Filippino: Remnants 3” di Liryc Dela Cruz, a una selezione di filmografia indipendente, a workshop dall’illustrazione al waacking. Il bar, infine, accoglierà brand indipendenti di editoria e design non convenzionali, performance e musica live.
ROMADIFFUSA
“Roma città eterna odierna” è il claim del progetto, nato con il duplice scopo di valorizzare il patrimonio culturale e di competenze della città e di modificare la percezione di Roma come città ancorata al suo passato glorioso, che fa fatica a fare rete e a rinnovarsi. Concepita come un appuntamento annuale fisso per il pubblico Italiano e straniero, RomaDiffusa, dopo l’esperienza nel quartiere Parioli, tornerà con l’edizione annuale di ottobre in Centro storico (dal 3 al 6 ottobre 2024), che lo scorso anno ha registrato numeri da record, ma si sta già lavorando in vista della primavera 2025 che vedrà protagonista il quartiere Tor Pignattara. «A Roma manca un appuntamento fisso, così come esiste invece a Milano, Parigi o Londra – concludono D’Agati e Salerno -, che ponga in rete le più interessanti realtà creative e imprenditoriali, con l’immenso patrimonio di luoghi storici e location inedite che Roma, più di qualsiasi altra città possiede, modificandone la fruizione». Tra gli obiettivi si rinviene quindi quello di divenire un appuntamento fisso che attragga un pubblico progettuale, interessato ad approfondire, a comprendere le manifestazioni contemporanee della città, a fermarsi il tempo necessario e, soprattutto, a tornare. Una chiave, questa, per stimolare maggiori investimenti sulla città.
@roma_diffusa