VATICANO, Chiesa cattolica. Austria: Vienna ponte tra Oriente e Occidente da sessant’anni

La Fondazione Pro Oriente venne fondata nel 1964 dal cardinale Franz König, prelato deceduto venti anni fa, dunque si tratta di un doppio anniversario colmo di significati

Vienna, 19 marzo 2024, a cura di Andrea Gagliarducci, vaticanista dell’agenzia giornalistica ACI Stampa – Il cardinale Franz König stabilì a Vienna la fondazione Pro Oriente sessanta anni fa, poco prima che i vescovi che partecipavano al Concilio Vaticano II adottassero il decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio. La fondazione, che ha svolto un dialogo pionieristico nel promuovere il dialogo tra le Chiese in Oriente e Occidente, compie sessant’anni. Quest’anno, ricorrono anche i venti anni dalla morte del cardinale König.

UN ANNIVERSARIO DENSO DI SIGNIFICATI

Un doppio anniversario importante, celebrato il 14 marzo con una funzione religiosa nel Duomo di Santo Stefano a Vienna, officiata dal cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, con concelebranti il vescovo di Linz Manfred Scheuer, quello ausiliare della capitale austriaca Franz Scharl e l’arcivescovo emerito maronita di Beirut, Boulos Mater, oltreché il vescovo cattolico caldeo di Aleppo, Antoine Audo, e il vicario generale della Chiesa orientale Yuryi Kolasa. La celebrazione ha visto anche la presenza del metropolita greco-ortodosso Arsenios (Kardamakis), del vescovo apostolico armeno e presidente del Consiglio ecumenico delle chiese in Austria, Tiran Petrosyan, del metropolita siro-ortodosso Mor Polycarpos Aydin e dl metropolita romeno-ortodosso responsabile per l’Austria Serafino (Joanta). Ci sono poi numerosi altri rappresentanti di alto rango delle Chiese ortodosse e ortodosse orientali, ma anche delle Chiese della Riforma;, come il vescovo vetero-cattolico Maria Kubin e la pastora metodista Esther Handschin.

QUESTIONI DOGMATICHE

Il vescovo Scheuer, che è anche presidente della Fondazione Cardinale König, ha parlato nell’omelia dei meriti ecumenici del Cardinale König e della Fondazione Pro Oriente, che ha rappresentato sei decenni di amicizie coltiva, poiché il dialogo ecumenico richiede «disponibilità e capacità di apprendere, disponibilità ad aspettarsi di sbagliare talvolta e purificazione della memoria». Ad avviso del vescovo Scheuer, consenso e dissenso ecumenico sono trasversali alle denominazioni e alle comunità confessionali della Chiesa, perché «in ogni Chiesa ci sono sostenitori del dialogo ecumenico, ma anche oppositori che vedono nell’ecumenismo una caduta in disgrazia». Tuttavia, ha sottolineato il porporato, «le differenze su questioni dogmatiche come la costituzione della chiesa, la gerarchia e la sinodalità, il primato, l’ufficio e la chiesa, nonché la giustificazione e la fede sono ora meno ferocemente contestate rispetto alle opinioni contraddittorie sull’omosessualità. E nelle questioni politiche relative al populismo di destra, ai rifugiati e all’asilo, alla guerra e alla pace, all’economia e alla giustizia, ci sono nuove coalizioni e anche distorsioni che spesso hanno ben poco a che fare con i confini religiosi».

LE CHIESE DI FRONTE ALLE GRANDI SFIDE GLOBALI

Insomma, di fronte alle grandi sfide globali è necessario che «le Chiese lavorino insieme per la riconciliazione, la pace e il bene comune nella società». La Fondazione Pro Oriente era rappresentata dal presidente Alfons Kloss e dai quelli delle sezioni di Linz, Salisburgo e Graz: Josef Pühringer, Dietmar Winkler e Peter Piffl-Percevic. La Fondazione Cardinale König era invece rappresentata dalla segretaria generale Annemarie Fenzl. Presenti inoltre numerosi esponenti delle diverse chiese, della politica, dell’economia e della società civile austriaca. Durante la messa, tra l’altro, si è pregato per tutti i sostenitori, protagonisti e membri delle due fondazioni defunti; soprattutto per il metropolita greco-ortodosso di Vienna Michael (Staikos), morto nel 2011, la superiora pioniera ecumenica Christine Gleixner, morta nel 2015, e per Adolf Bayer, ultimo membro fondatore di “Pro Oriente” e morto lo scorso settembre a l’età di 94 anni, il quale fu attivo anche nella Fondazione Cardinale König.

LA FIGURA DEL CARDINALE FRANZ KÖNIG

Ma, chi era il Cardinale König? Nato il 3 agosto 1905 a Rabenstein/Pielach, fu nominato arcivescovo di Vienna nel 1956. Figura determinante del Concilio Vaticano II (1962-65), fu particolarmente impegnato, tra l’altro, nel dialogo ecumenico e interreligioso. Papa Paolo VI nel 1965 lo nominò presidente del Pontificio Consiglio per i non credenti, che diresse fino al 1981. Nel 1985, Papa Giovanni Paolo II accettò la richiesta di König di dimettersi dalla carica di arcivescovo di Vienna. Morì a Vienna nelle prime ore del 13 marzo 2004 all’età di 98 anni.

Condividi: