CINEMA, pornografia e inquietudini umane. Jericho’s tail, di Marcello Caroselli, dal 21 marzo su Amazon Prime Video

Jericho Carter, in arte Jericho Piggy, è un cittadino italo-britannico (ha ascendenti inglesi), superata la trentina, diviene imprenditore nel settore della pornografia online degli anni 2000. Esaltato e al tempo stesso ossessionato dal suo lavoro, indossa quasi costantemente la medesima maschera raffigurante il muso di un maiale con la quale recita nei video destinati al mercato online. La connessione in chiave critico-poetica è tra i temi del sesso e della politica, con il primo inteso come pornografia che diventa uno strumento per esercitare un potere coercitivo sulle masse, precipitandole in un baratro di solitudine e dipendenze. “La coda di Jericho”, film scritto, prodotto, diretto e interpretato da Marcello Caroselli, realizzato grazie alla partecipazione di Pino Quartullo (interpreta lo zio del protagonista), include nel cast Ania Rizzi Bogdan, Damiana Ardito, Alessia Pratolongo e i volti dell’hard Fausto Moreno e Silvia Lamberti

Featured Video Play Icon

Jericho Carter, in arte Jericho Piggy, è un cittadino italo-britannico (ha ascendenti inglesi), superata la trentina, diviene imprenditore nel settore della pornografia online degli anni Duemila. Esaltato e al tempo stesso ossessionato dal suo lavoro, indossa quasi costantemente la medesima maschera raffigurante il muso di un maiale con la quale recita nei video destinati al mercato online.

INTIME RIFLESSIONI DI UN PORNODIVO

La sera, dopo una giornata di lavoro sul set, è solo nella sua stanza, non ha una dimensione affettiva e si appassiona al libro “La fattoria degli animali” di George Orwell, che, appunto, nei maiali rinviene i protagonisti negativi. La lettura si materializza in brevi immagini che attraversano in modo allucinatorio la sua mente, conducendolo in una lenta discesa verso gli inferi. Nel mentre, cerca di ricontattare alcune delle sue ex fidanzate, ma a quel punto emerge però tutto il risvolto drammatico del suo privato: la solitudine, un profondo senso di abbandono e il disprezzo degli altri per lui.

EMARGINAZIONE E SOLITUDINE DI UN ESSERE UMANO

Afferma al riguardo il regista, che «la storia si sviluppa attraverso situazioni tipiche di vita reale, dal lavoro sul set a momenti di vita quotidiana dai risvolti tragicomici. Tra le due linee che si intersecano parallelamente, come la vita di Jericho e il libro di Orwell. Ha luogo, infatti, una connessione intertestuale apparentemente delineata solo dall’assonanza scenica tra la sua maschera da maiale e i maiali rivoluzionari nel racconto satirico. La connessione in chiave critico-poetica è tra i temi del sesso e della politica, con il primo inteso come pornografia che diventa uno strumento per esercitare un potere coercitivo sulle masse, precipitandole in un baratro di solitudine e dipendenze».

CONNESSIONI TRA POLITICA E SESSO

«La sottotraccia del film – prosegue Marcello Caroselli – è il parallelismo storico tra rivoluzione socialista raccontata nella satira di Orwell e quella sessuale della fine degli anni Sessanta, degenerate entrambi in una forma di potere subdolo e manipolatore. Politico nel caso della prima e culturale per quanto riguarda la seconda». Produzione Cagliostro’s Fluid Production, Jericho’s tail (La coda di Jericho) è distribuito da Direct to digital, con fotografia di Gabriel Cash, montaggio di Benedetto Bellabarba e musiche di Sgabs Maldus e dell’archivio Artlist Creators.

Condividi: