ENOGASTRONOMIA, gelati. Imprese ed esportazioni: guardare oltre Oceano

Alla XLVI edizione di SIGEP, salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale, cioccolato e caffè, l’incontro tra offerta della produzione alimentare italiana con la domanda attualmente espressa dal mercato statunitense. Le possibilità di crescita per il 2024 risultano ottime, tuttavia solo se si è a conoscenza delle regole di un mercato fortemente normato ed esigente

Milano, marzo 2024 – L’export di prodotti italiani Food&Beverage continua a crescere. Nel mondo, da gennaio a ottobre 2023, il valore ha raggiunto i cinquanta miliardi di euro, mentre soltanto negli Stati Uniti d’America le esportazioni nel periodo intercorrente tra il gennaio e il settembre 2023 hanno superato i cinque miliardi di dollari. Alimenti senza glutine e vegani fanno da traino a una tendenza che richiede però una conoscenza approfondita delle regole del mercato statunitense.

FOCUS SUL MERCATO USA

Nel corso della XLVI edizione di SIGEP, il salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale, cioccolato e caffè, Gen USA ha fatto incontrare l’offerta della produzione alimentare italiana con la domanda espressa dal mercato statunitense e ne è emerso un quadro molto positivo, che prospetta notevoli possibilità di crescita. Tuttavia, questo sarà possibile soltanto se si conosceranno e si rispetteranno le regole di un mercato fortemente normato ed esigente. Per quanto concerne il settore alimentare italiano ilmercato statunitense risulta in continua espansione, questo malgrado il complesso scenario internazionale, con la guerra in Ucraina che incide sulla disponibilità delle materie prime e l’aumento dei costi energetici, infatti, il 70% delle imprese ha mantenuto il proprio livello di esportazioni.

FOOD&BEVERAGE ITALIANO: NEL 2023 LE IMPRESE REGGONO

«In realtà il mercato nel 2024 è ancora nelle condizioni di crescere – afferma al riguardo Mauro Bandelli, partner e founder di Gen Usa –, sia per le caratteristiche che lo rendono iconico, sia per nuove tendenze che offrono nuove opportunità, come ad esempio i ristoranti con lo spazio per la vendita di prodotti alimentari, in particolare italiani, che sta guadagnando popolarità». Alimenti vegani o gluten free, farine particolari per la preparazione della pizza, pinsa romana e, più in generale, tutti quegli alimenti che rimandano al naturale, salutare, biologico: sono queste le caratteristiche che secondo i buyers coinvolti da Gen Usa rinvengono maggiori possibilità di venire apprezzati nel mercato americano. Il motivo? Poiché per la preparazione dei loro prodotti utilizzano ingredienti che vengono impiegati in ricette semplici che rimandano al passato e alla tradizione italiana.

PRODOTTI A LUNGA CONSERVAZIONE

Ma, al di là della tradizione, il mercato ricerca prodotti non processati e senza stabilizzanti che supportano durate di conservazione più lunghe. Questi, però, alterano i sapori e non rendono il concetto di naturalezza che ci si aspetterebbe. L’attuale tendenza negli Stati Uniti d’America, conseguente alla pandemia di Covid, si caratterizza per una maggiore attenzione alla qualità e all’esclusività degli ingredienti in generale, e anche per un elevato livello di experience nel settore della ristorazione in termini di servizio, nonché per la presentazione dei piatti, tutti aspetti che gli americani ricercano e trovano nel Made in Italy. Non solo: essi preferiscono spendere di più per ottenere maggiore qualità, inoltre sanno riconoscere se hanno di fronte prodotti fake oppure davvero provenienti dall’Italia.

IL SUCCESSO DEL MADE IN ITALY

Prosegue Bandelli: «Per avere successo nel mercato statunitense le aziende italiane devono tenere in considerazione due aspetti fondamentali: per il consumatore americano sono molto importanti la qualità e l’artigianalità dei prodotti e l’attenzione alla distribuzione. Si tratta di un mercato molto grande con regole precise e differenti rispetto all’Italia, bisogna essere preparati anche dal punto di vista normativo regolamentato dalla FDA/USDA ed è indispensabile mettersi in regola prima di esportare i propri prodotti; è importante per esempio che i prodotti italiani siano forniti di un’etichetta in lingua inglese approvata da questa regolamentazione. I buyer locali giocano un ruolo fondamentale per entrare nel mercato americano, ma aprire un contatto con loro richiede una conoscenza pregressa e diretta difficile da realizzare in breve tempo se non si è già conosciuti; dopodiché è necessario dar loro un supporto costante sul territorio per assicurarsi che il posizionamento e i punti di forza dei prodotti vengano trasmessi in maniera efficace. Il compito di Gen Usa è proprio quello di facilitare questo incontro e supportare le aziende in tutto il processo di internazionalizzazione verso questo mercato».

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