EUROPA, eventi. Nova Gorica e Gorizia: presentate al Fogolâr Furlan di Roma le Città della Cultura europea 2025

Un importante riconoscimento per le città e per l’intero Friuli Venezia Giulia. Sarà l’anno che vedrà in Europa tre capitali della Cultura, oltre alle due città non più transfrontaliere isontine, anche la tedesca Chemnitz (Sassonia), già Karl Marx Stadt. L’inaugurazione, prevista per il giorno 8 febbraio, coinciderà con l’anniversario della nascita di Giuseppe Ungaretti e con la celebrazione in Slovenia di France Prešeren, poeta romantico tra i più apprezzati in Europa e una figura centrale nella cultura del Paese del Tricorno. Lo scorso primo marzo nella sede dell’UNAR ha avuto luogo un incontro nel corso del quale è stata sottolineata la «marginalità» delle due città nei rispettivi contesti nazionali, che, tuttavia, unite assieme «crescono», superando i «malpancismi residui» su entrambi i lati del vecchio confine (registrazione audio insidertrend.it A621)

Il fiume Isonzo (Soča, in lingua slovena) traccia un ideale sentiero comune in una dimensione ormai non più transfrontaliera, infatti, il Goriziano, sia quello italiano che quello sloveno, è la terra dove coesistono tre culture: quella dell’olio, del burro e dello strutto, cioè quella  latina, quella slava e quella germanica. Una terra di confine in passato segnata da tragedie e conflitti che hanno alimentato divisioni, ma oggi è tutto diverso e le nuove generazioni guardano a un futuro comune. Una dimensione che viene resa evidente anche da iniziative quali la comune assegnazione del titolo di Città della Cultura per l’anno 2025.

UN SENTIERO COMUNE

Nova Gorica e Gorizia sono state proclamate Capitali europea della Cultura 2025 nel dicembre 2020, titolo condiviso con la città tedesca di Chemnitz (già Karl Marx Stadt ai tempi della Repubblica democratica tedesca). La città slovena aveva presentato una candidatura che grazie alla cooperazione transfrontaliera con Gorizia ha rinvenuto uno dei propri punti di forza. Il titolo di «Città della Cultura» presuppone la realizzazione di un programma di manifestazioni ed eventi della durata di un anno che deve caratterizzarsi per l’originalità e l’elevato livello qualitativo.

CITTÀ EUROPEE DELLA CULTURA

Si tratta di un titolo onorifico conferito ogni anno a due città appartenenti a diversi Stati membri dell’Unione europea, un’iniziativa finalizzata a tutelare la ricchezza e la diversità delle culture del Vecchio continente, valorizzandone le caratteristiche comuni dei suoi popoli e promuovendo al contempo la cultura e lo sviluppo dei luoghi. L’iniziativa, che risale al 1985 grazie alla felice intuizione avuta da Melina Mercouri, a quel tempo ministro greco della Cultura, si configura altresì come una eccezionale opportunità ai fini della riqualificazione del territorio e del rilancio del turismo.

A621 – EUROPA, EVENTI: NOVA GORICA E GORIZIA CITTÀ DELLA CULTURA 2025. L’iniziativa è stata presentata al Fogolâr Furlan di Roma lo scorso primo marzo, si tratta di un importante riconoscimento per le città e per l’intero Friuli Venezia Giulia.
Sarà l’anno che vedrà in Europa tre capitali della Cultura, oltre alle due città (non più transfrontaliere) isontine, anche la tedesca Chemnitz, nel land della Sassonia, già Karl Marx Stadt durante la DDR. L’inaugurazione, prevista per il giorno 8 febbraio, coinciderà con l’anniversario della nascita di Giuseppe Ungaretti e con la celebrazione in Slovenia di France Prešeren, poeta romantico tra i più apprezzati in Europa e una figura centrale nella cultura del Paese del Tricorno. Nella sede dell’UNAR ha avuto luogo un incontro nel corso del quale è stata sottolineata la «marginalità» delle due città nei rispettivi contesti nazionali, che, tuttavia, unite assieme «crescono», superando i «malpancismi residui» su entrambi i lati del vecchio confine. Vi hanno preso parte: FRANCESCO PITTONI (presidente del Fogolâr Furlan di Roma), CARLO LEOPALDI (presidente dell’Associazione Triestini e Goriziani), RODOLFO ZIBERNA (sindaco di Gorizia), ANNA MARIA SAMBUCO (presidentessa dell’Associazione Stella Errante), ROBERTO REALI (docente di Storia del turismo e tecnologo presso il Consiglio nazionale delle ricerche) e ANTONIO MORETTI (presidente dell’Associazione dei Veneti a Roma); (1 marzo 2024).
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