a cura di Open Polis – Domani, domenica 10 marzo 2024, gli abruzzesi si recheranno alle urne per eleggere il presidente della Regione e il Consiglio regionale. Sulla base delle analisi effettuate negli ultimi anni per conto dell’Osservatorio abruzzo.openpolis, sono state identificate cinque sfide ritenute principali sulle quali la politica abruzzese sarà chiamata a intervenire nella prossima consiliatura. I risultati dell’analisi sono stati pubblicati da Open Polis, https://www.openpolis.it/osservatorio-abruzzo/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=mappe-del-potere
SPOPOLAMENTO DEL TERRITORIO
Meno 109.388 residenti previsti in Abruzzo nel 2042, quasi il 9% in meno rispetto a oggi. Un calo più grave rispetto al resto del paese. In Italia nei prossimi vent’anni la decrescita, in uno scenario di previsione mediano tra quelli più ottimistici e quelli più pessimistici, dovrebbe essere del 4,9 per cento. In Abruzzo, sempre nello scenario mediano, il calo di abitanti potrebbe essere quasi il doppio di quanto previsto per l’Italia (-8,6%).
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE
Più 30% gli abruzzesi ultraottantenni previsti tra vent’anni. Nella regione, le persone di almeno ottant’anni potrebbero aumentare di quasi un terzo, passando dai 104.000 di oggi a oltre 135.000 nel 2042. Se questo scenario si realizzasse, gli anziani (attualmente pari all’8,1% della popolazione abruzzese) salirebbero all’11,6%, nell’arco di soli vent’anni. Tale dinamica avrà un impatto enorme sulle politiche pubbliche del paese e della regione, specialmente nelle sue aree interne.
RIDUZIONE DEI POSTI LETTO NEGLI OSPEDALI
Meno 18,2% posti letto nelle strutture di ricovero nella regione tra 2010 e 2019. In meno di un decennio sono passati da 5.333 a 4.361, con un calo di 972 unità. Si tratta di una variazione particolarmente evidente nelle aree interne, già caratterizzate da una maggiore distanza da questi servizi.
INVESTIMENTI PUBBLICI: IL PNRR
555,4 milioni di euro è l’ammontare dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sottoposti a revisione in Abruzzo. Come noto, le Istituzioni europee hanno approvato la revisione del piano proposta dal Governo Meloni la scorsa estate. In un quadro di incertezza sul futuro dei progetti, le ricadute sui territori dovranno venire affrontate dalla prossima giunta regionale.
OCCUPAZIONE: DIPLOMATI IN ISTITUTI TECNOLOGICI SUPERIORI
91,8% è la percentuale di diplomati negli istituti tecnologici superiori abruzzesi (Its) che che risultano occupati lavorativamente a un anno dal conseguimento del loro titolo di studio. Siu tatta di una cifra superiore a quella della media nazionale (86,5%), dunque di un livello educativo strategico per il futuro della regione. Nei prossimi anni le Istituzioni, sia nazionali che locali, verranno chiamate a occuparsi delle potenzialità ancora inattualizzate nei termini dell’offerta e degli iscritti.