Perché di questi tempi si sente sempre più frequentemente parlare delle tematiche ESG (Environmental, social, and corporate governance), cioè la governance ambientale, sociale e aziendale, l’insieme di considerazioni, incluse quelle di natura ambientale, sociale e la governance aziendale, aspetti che possono venire presi in considerazione negli investimenti?
QUESITI CHE RICHIEDONO RISPOSTE
Quali sono le attuali normative vigenti in materia e quali i possibili sviluppi nel campo delle prescrizioni di legge? È possibile delineare un quadro completo degli impatti della normativa ESG sulla logistica? Infine, quali sono le ragioni alla base del crescente interesse manifestato dalla finanza nei confronti dell’Environmental, social, and corporate governance?
ESG IN LOGISTIC: DO OR DIE
Nella «due giorni» articolata tra Roma e Torino che avrà luogo nelle giornate di martedì 5 e mercoledì 6 marzo 2024 alcuni esperti della materia cercheranno di fornire delle risposte esaurienti a tali quesiti. ESG in Logistic: Do or Die, questa la denominazione data all’evento concepito da Freight Leaders Council (FLC) e Lean & Green Europe, organizzato grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Regione Lombardia.
UNA LOGISTICA SOSTENIBILE
«Abbiamo deciso di accendere i fari sullo sviluppo di sistemi a supporto della logistica che rispondano ai requisiti ESG – afferma Massimo Marciani (presidente di Freight Leaders Council, associazione no profit che si pone l’obiettivo di promuovere la logistica sostenibile) ai microfoni di insidertrend.it -, questo in una fase di marcate trasformazioni indotte dallo sviluppo spinto della tecnologia»
TECNOLOGIA E AMBIENTE: DUE «GAME CHANGER»
Ma non soltanto la tecnologia sta incidendo sul fenomeno, poiché, come aggiunge lo stesso Marciani, «incide anche la sensibilità rispetto ai temi della salvaguardia ambientale, due elementi, dunque, che assieme possono svolgere un ruolo di game changer in grado di modificare il concetto di logistica rispetto a come lo abbiamo conosciuto negli ultimi duemila anni».
UNA SFIDA IMPORTANTE E TRASVERSALE
Il sottosegretario della Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo, ha dichiarato che «la sfida della sostenibilità è una sfida importante e trasversale. Anche Regione Lombardia condivide questa sfida, così come le aziende del settore logistico. La sostenibilità va però intesa secondo le tre dimensioni: ambientale, sociale e di governance. Su questo non possiamo non evidenziare come, negli ultimi anni, ci sia stato, il più delle volte, un approccio ideologico a livello europeo. Gli eventi recenti, in ultimo le proteste riguardanti la Politica agricola comune, evidenziano come l’approccio dell’Unione europea debba avere come riferimento le specificità economiche, culturali e anche orografiche dei territori. Tutti vogliamo puntare agli obiettivi di transizione ecologica e di rispetto ambientale che si pone l’Unione europea, ma le modalità per raggiungere tali obiettivi devono essere demandate ai governi nazionali e regionali. In questo senso rientra anche il giudizio critico alla Corporate Sustainability Reporting Directive, già operativa dal gennaio 2023, e che sarà obbligatoria per tutte le aziende entro il 2027».
SENSIBILIZZAZIONE E CONOSCENZA
«L’evento internazionale di oggi che il FLC ha organizzato con il supporto di Regione Lombardia si inserisce a pieno titolo nelle attività di sensibilizzazione e di conoscenza che l’associazione svolge in modo sistematico a beneficio non solo dei suoi soci ma di tutto il comparto», questo, invece, il commento espresso al riguardo da Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, che ha aggiunto come «in questo caso, per effetto dell’entrata in vigore della CSRD, la Corporate Sustainability Reporting Directive, che dal 2024 diventerà obbligatoria per tutte le aziende con più di 250 dipendenti e poi via via per tutte le aziende entro il 2027, saranno sempre di più le aziende interessate dall’obbligo del bilancio di sostenibilità. In tale contesto le aziende di logistica debbono avviare immediatamente un percorso virtuoso che le porti ad essere partner affidabili e resilienti del comparto produttivo e distributivo. Il ruolo del FLC è da sempre quello di facilitare le aziende in questo percorso virtuoso verso la sostenibilità».
LINEE GUIDA SU «COSA» E «COME»
Valentina Tundo, Carrier Management Director per CHEP Europe, nonché vicepresidente di Freight Leaders Council, ha infine concluso affermando che «nel supporto che il FLC vuole fornire a chi opera nell’industria del trasporto, ci proponiamo non solo di fornire linee guida su “cosa” deve essere fatto, ma anche su “come” è possibile procedere, fornendo spunti e suggerimenti che attingono da esperienze concrete e tangibili. In quest’ottica si inserisce l’intervento su Lean & Green di CHEP. La certificazione come facilitatore e acceleratore della trasformazione che le aziende devono attuare per arrivare in tempo e con processi adeguati e snelli agli obiettivi di sostenibilità».
ascolta di seguito la registrazione integrale dell’intervista con Massimo Marciani, presidente di Freight Leaders Council (A618)