Roma, 18 febbraio 2024 – La presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli ha partecipato su delega conferitale dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, alle celebrazioni del Capodanno cinese, che hanno avuto luogo alla presenza del ministro plenipotenziario Zheng Xuan (in rappresentanza della diplomazia della Repubblica Popolare in Italia), a partire dalla mattinata a Piazza Vittorio Emanuele II.
PIAZZA VITTORIO: UN LUOGO SIMBOLO
Si è trattato di un evento promosso e organizzato dalle varie associazioni parte della Comunità cinese romana. «Siamo in un luogo simbolo di una città multiculturale e multietnica per festeggiare il Capodanno cinese e testimoniare la nostra vicinanza e il nostro abbraccio alla vostra comunità – ha esordito nel corso del suo intervento di saluto la presidente Celli -, una festa che è un tripudio di colori, gioia e musica con un programma di iniziative davvero bello e significativo e tra l’altro aperto a tutti».
LA COMUNITÀ CINESE A ROMA
«È una festa che accomuna tante persone in molte parti del mondo e che ha una storia e una tradizione antica – ha proseguito la presidente dell’Assemblea capitolina -, espressione di una cultura millenaria e dell’identità di un popolo di cui oggi abbiamo l’onore di accogliere una comunità così vasta, integrata ed operosa. A Roma abbiamo tante persone inserite nel mondo del lavoro, nel commercio, nell’impresa, che sono parte del tessuto sociale ed economico e contribuiscono al suo sviluppo. Basti pensare ad un dato: tra i ragazzi di origine cinese iscritti nelle scuole di Roma, oltre l’80% è nato in Italia.
L’ANNO DEL DRAGO
«Quello che si apre è l’anno del Drago – ha quindi ella concluso -, sinonimo di potere magnanimo, forza e armonia, elementi e qualità che il popolo cinese e la vostra comunità rappresentano e trasmettono orgogliosamente. Roma è sempre stata una città inclusiva e vuole continuare a esserlo, vivendo in armonia con tutte le componenti che contribuiscono alla sua crescita e soprattutto con chi, come voi, ha dimostrato di sapersi integrare al meglio. Perché la ricchezza è fondata sulle differenze. Siamo consapevoli che momenti come questo servono a rinsaldare l’amicizia tra i popoli, a superare barriere e pregiudizi. La conoscenza e la contaminazione tra le nostre culture sono molto utili per rafforzare il rispetto reciproco e Roma, capitale d’Italia, da sempre centro delle relazioni e della cooperazione internazionale, farà la propria parte».