Roma, 10 febbraio 2024 – I dati contenuti nell’ultimo rapporto “Mal’Aria di città” di Legambiente, evidenziano l’urgenza di mettere in atto concrete politiche ambientaliste a tutela dei luoghi in cui viviamo e di conseguenza della nostra salute. All’interno di questa classifica che registra il primato negativo di Frosinone, Roma si colloca all’8°posto registrando alti livelli di NO₂ nel 2023.
INQUINAMENTO A ROMA
Secondo il report la Capitale rimane una delle città con la più alta concentrazione di biossido di azoto anche a causa dell’alta presenza di auto inquinanti in circolazione. I dati diramati dal Servizio sanitario nazionale sui decessi riconducibili a patologie cardio-polmonari e oncologiche dovute all’inquinamento dell’aria, ci dicono che servono con urgenza forti azioni di contenimento delle emissioni a cominciare dalla riduzione del numero delle auto a motore termico in circolazione e interventi per favorire la pedonalizzazione e la ciclabilità su ampie porzioni del territorio romano. Penso, ad esempio, alle Ztl 30 kmh e all’istituzione delle ‘strade scolastiche’; alla necessità di potenziare il trasporto su ferro che è il mezzo sostenibile e inclusivo per eccellenza in grado di muovere un numero maggiore di persone con costi minori, limitando le emissioni nocive inquinanti.
CITTÀ A BASSO CONSUMO ENERGETICO
Ma la transizione ecologica passa anche dalla costruzione di città a basso consumo energetico, dove sono previsti interventi di efficientamento energetico di edifici scolastici e pubblici; progetti di riforestazione urbana, con meno consumo di suolo e più aree di biodiversità cittadina. Lo sfruttamento di fonti fossili impedisce di fatto la riconversione sostenibile dei modelli produttivi e degli impianti industriali. Per questo continuiamo a sostenere anche che è una scelta sbagliata per Roma puntare sull’inceneritore per chiudere il ciclo dei rifiuti. Quell’impianto, nonostante le innovative tecnologie, sprigionerà polveri ultra-sottili PM2.5, diossina, furani, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti e CO₂, tutti agenti inquinanti per i quali non esistono filtri in grado di bloccarne le emissioni.
STRATEGIE DI ADATTAMENTO CLIMATICO
Ricordo che Roma, prima città d’Italia a dotarsi di un Piano per la strategia di adattamento climatico, ha dato un segnale importante scegliendo di aderire al Trattato internazionale di Non-Proliferazione delle fonti fossili. Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda dell’Unione europea per il contrasto agli effetti della CO₂ e PM10 è del 55% entro il 2030 e di neutralità climatica entro il 2050. Se non invertiamo la rotta sin da ora ogni sforzo sarà nullo togliendo alle nuove generazioni l’opportunità di vivere un futuro migliore. Così, in una nota, il consigliere dell’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra Ferdinando Bonessio.