TERRORISMO, jihadisti. Spagna: smantellata rete riconducibile a Islamic State; fondamentale la cooperazione dell’intelligence marocchina

Cinque fiancheggiatori dell’organizzazione jihadista sono stati arrestati nelle province di Valencia, Caceres, Alicante e Gipuzkoa. Facevano parte di una rete che fungeva da collettore del denaro frutto di crimini commessi in Europa, fondi successivamente destinati al finanziamento delle attività terroristiche. A seguito delle indagini condotte dagli investigatori iberici coadiuvati dai loro colleghi nordafricani sono stati sequestrati 200.000 euro, somma pari a 2,2 milioni di dirham marocchini, denaro pronto a venire trasferito mediante il ricorso al sistema delle criptovalute e a quello delle spedizioni internazionali

La polizia spagnola ha reso noto di avere smantellato una rete terroristica islamista di supporto alle attività di pianificazione e finanziamento di azioni perpetrate da elementi riconducibili a Islamic State (IS). L’operazione è stata portata a termine grazie alla collaborazione fornita della Direction Général de Surveillance du Térritoire marocchina (DGST), struttura di intelligence e sicurezza del Regno nordafricano.

SMANTELLATA RETE TERRORISTICA

Cinque i fiancheggiatori dell’organizzazione jihadista arrestati, catturati nelle province di Valencia, Caceres, Alicante e Gipuzkoa. Essi facevano parte di una rete che fungeva da collettore del denaro frutto di crimini commessi in Europa, fondi che poi venivano destinati al finanziamento delle attività terroristiche. A seguito delle indagini condotte dagli investigatori iberici coadiuvati dai loro colleghi nordafricani sono stati sequestrati 200.000 euro, somma pari a 2,2 milioni di dirham marocchini, denaro pronto a venire trasferito mediante il ricorso al sistema delle criptovalute e a quello delle spedizioni internazionali.

PREDICAZIONE E PROSELITISMO

Alcuni membri della rete terroristica smantellata svolgevano anche compiti di indottrinamento di potenziali militanti all’islamismo radicale, fornendo loro un sostegno logistico qualora questi avessero deciso di compiere attentati. Le indagini, che si sono sviluppate nel corso di due anni, hanno portato alla preventiva scoperta della pianificazione da parte del gruppo di almeno due attacchi, il cui compimento è stato così impedito. Si tratta di una conferma della validità della cooperazione internazionale nelle attività di contrasto del fenomeno terroristico, che per quanto concerne Spagna e Marocco, si evidenzia a seguito del ripristino delle piene relazioni bilaterali avvenuto lo scorso anno.

UN PARTENARIATO STRATEGICO E MULTIDIMENSIONALE

Nel caso dei due paesi separati soltanto dalla sottile striscia di mare dello Stretto di Gibilterra i campi di intervento nel settore della sicurezza e dell’intelligence spaziano dal contrasto del traffico di stupefacenti, dell’immigrazione irregolare e, appunto, del terrorismo. Giovedì scorso, durante la sua visita ufficiale nel Regno nordafricano il ministro degli esteri iberico José Manuel Albares ha dichiarato che il Marocco e la Spagna, intrattengono «relazioni tra più strette e ricche del mondo», poiché i due Stati «sono uniti da un partenariato strategico e multidimensionale, in quanto ormai investe tutti i settori in virtù della road map adottata nell’aprile 2022 in occasione della visita del presidente spagnolo, Pedro Sánchez in Marocco su invito di Re Mohammed VI.

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

Alla fine del mese di novembre Marocco e Unione europea avevano co-presieduto la conferenza di lancio del Global Counterterrorism Forum (GCTF), i cui lavori erano stati focalizzati sul tema relativo all’istruzione quale elemento centrale della prevenzione e del contrasto dell’estremismo violento che alimenta il terrorismo. A venire prese in esame furono (e sono tuttora) le esperienze nel settore maturate in Africa, in particolare nel Sahel, considerato il nuovo epicentro globale del terrorismo.

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