Il 28 novembre scorso, presso il Parco Shougang della capitale della Repubblica popolare cinese, è stata inaugurata la XII edizione della Settimana Cina-Italia della scienza, della tecnologia e dell’innovazione, evento che quest’anno include una due giorni dedicata all’High tech olympics and high-quality development.
TEMI AL CENTRO DELLA «DUE GIORNI»
Nel corso della manifestazione più di cinquecento delegati hanno partecipato a scambi e discussioni approfondite sui settori della scienza e della tecnologia per i Giochi olimpici invernali, oltreché sulla produzione intelligente, l’industria del design e dell’arte, della conservazione del patrimonio culturale, dell’innovazione giovanile e dell’informatica di nuova generazione. Il ministro della Scienza e della Tecnologia, Yin Hejun, ha inviato da remoto un messaggio di benvenuto alla Settimana, mentre il viceministro Zhang Guangjun e quello italiano dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, sono intervenuti alla cerimonia di apertura, nel corso della quale hanno pronunciato un discorso. Presente all’evento anche l’ambasciatore italiano presso la Repubblica popolare cinese, Massimo Ambrosetti.
L’ITALIA È UN IMPORTANTE PARTNER DELLA CINA POPOLARE
Nel suo messaggio di benvenuto tramite video, il ministro della Scienza e Tecnologia cinese, Yin Hejun, ha dichiarato che «l’Italia è un importante partner della Cina nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica», aggiungendo che quest’anno si celebra il quarantacinquesimo anniversario della firma dell’Accordo intergovernativo sino-italiano sulla cooperazione scientifica e tecnologica. «In questo importante momento ha sottolineato Yin -, come piattaforma più rilevante di scambio e cooperazione scientifico-tecnologica tra i due Paesi, la Settimana si svolge in presenza per la prima volta dopo l’epidemia di Covid-19, con un significato storico».
PARTECIPAZIONE ATTIVA DEL MINISTRO BERNINI
Concorde Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca italiano, che ha dichiarato come «la Settimana rappresenti un’opportunità scientifica di grande valore per entrambi i Paesi. Si tratta di un’occasione per continuare a promuovere le rispettive eccellenze in vari settori scientifici e affrontare insieme le sfide future attraverso la ricerca scientifica. Ci auguriamo che la Cina e l’Italia possano raggiungere gli obiettivi comuni attraverso la cooperazione e il dialogo in diversi campi». Zhang Guangjun, viceministro della Scienza e della Tecnologia, ha dal canto suo avanzato quattro suggerimenti al fine di promuovere l’innovazione scientifica e tecnologica tra Cina Popolare e Repubblica Italiana, affrontando congiuntamente le sfide poste.
I QUATTRO SUGGERIMENTI DI ZHANG
«Per prima cosa – ha suggerito Zhang -, è essenziale potenziare la cooperazione di alto livello, adottando l’attuazione degli importanti consensi emersi dall’incontro tra i capi di Stato dei due Paesi come direzione d’azione, identificando congiuntamente le aree prioritarie di cooperazione; in secondo luogo, risulta fondamentale concentrarsi sui settori chiave e approfondire il potenziale di collaborazione; terzo, è cruciale sfruttare appieno il ruolo dei meccanismi e delle piattaforme di cooperazione; infine, è indispensabile rafforzare gli scambi interpersonali al fine di migliorare la fiducia reciproca e promuovere l’amicizia». La cerimonia di apertura ha visto anche la firma di quattro progetti di cooperazione sino-italiana nel campo dell’innovazione.
PECHINO ESENTA DAI VISTI DI INGRESSO NELLA RPC I CITTADINI DI SEI PAESI
Intanto, «allo scopo di promuovere gli scambi tra le persone ai fini di uno sviluppo di elevata qualità e un’apertura di alto livello», la Repubblica popolare cinese ha attuato unilateralmente in via sperimentale una politica di esenzione dai visti di ingresso per i titolari di passaporti ordinari provenienti da Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia. La notizia è stata diffusa dall’agenzia stampa Xinhua, che ha ripreso una dichiarazione resa pubblicamente sui social media dal Ministero degli Esteri di Pechino. Da ieri, 1 dicembre 2023, fino al 30 novembre 2024 i titolari di passaporti ordinari dei citati sei Stati potranno fare ingresso in Cina senza visto per motivi di affari, turismo, visita a parenti o amici, con un transito consentito per non più di quindici giorni. I cittadini di questi sei paesi che non soddisfino i requisiti di esenzione dal visto dovranno in ogni caso ottenere un visto prima di entrare nella Repubblica popolare.