Sul tema si sono applicati alcuni eminenti esperti, che hanno fornito il loro contributo tecnico alla discussione.
IL MONDO E I SUOI RISCHI PROFONDI
Durante la prima parte della giornata di lavori, moderata da Ugo Bardi del Club di Roma, è stato presentato e discusso il capitolo 7 del report Earth for All a cura di Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma, con un approfondimento sull’importanza di un coinvolgimento attivo dei cittadini nella discussione pubblica a cura di Luca Miggiano, “Earth4All” Campaign Team Manager. «Il mondo sta affrontando rischi profondi. L’analisi di Earth4All dimostra che senza una trasformazione completa delle nostre economie e del nostro settore energetico in questa decade, dovremo abituarci a vedere un aumento della severità e della frequenza degli impatti climatici. E contestualmente una crescente tensione sociale, che ridurrà la nostra capacità di affrontare questi impatti. La buona notizia è che questo è un futuro che possiamo evitare. La scienza è chiara: abbandonare il fossile e investire in efficienza energetica, riduzione dei consumi e abbondanza di rinnovabili è la strada per creare società più giuste e in salute, anche in Italia», ha dichiarato la Dixson-Declève.
FOCUS SUGLI ESEMPI VIRTUOSI
Focus della seconda parte dell’evento, moderata dal professor Mario Motta del Politecnico di Milano, gli esempi virtuosi a livello nazionale. Nel dettaglio, Matteo Zulianello, a capo del progetto L’utente al centro della transizione energetica di RSE e Thomas Zulian, docente Scuola ladina di Fassa, hanno illustrato le best practice di CESLA, la comunità energetica della Val di Fassa nata da un’idea sviluppata da studenti. Sul contributo delle città che hanno aderito al patto EU Mission 100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030 si sono espressi Elena Grandi (assessore all’Ambiente e al Verde del Comune di Milano), Stefano Zenoni, (assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo) e Gianluca Borghi, (assessore alla Sostenibilità ambientale, energetica e alla Mobilità del Comune di Parma), che hanno illustrato le esperienze delle loro città.
SCENARI ENERGETICI
L’ultima parte della giornata di lavori, moderata da Ilaria Losa, del Dipartimento tecnologie di trasmissione e distribuzione di RSE, ha ospitato le analisi e gli approfondimenti di esperti del settore, che sono intervenuti su tre fronti in parallelo: la policy europea, illustrata da Massimo Garribba, vicedirettore DG Energy della Commissione europea, cui ha fatto seguito l’intervento di Antonio Iliceto, membro del Governing Board di ETIP SNET, che ha fatto il punto su come il settore energetico possa integrare nella propria agenda le raccomandazioni del report; la strategia italiana, su cui si è espresso Michele Benini, direttore del Dipartimento sviluppo sistemi energetici, che ha raccontato l’esperienza e il ruolo di RSE nella definizione degli scenari energetici a supporto del decisore nazionale; quella aziendale, con il contributo di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. Tutti concordi sulla necessità di elettrificare i consumi ricorrendo a fonti energetiche rinnovabili, in linea con il principio Energy Efficiency First alla base della politica europea.
EARTH FOR ALL
«La ricetta del rapporto “Earth for All” è la medesima adottata dal Piano nazionale integrato energia clima del governo italiano, basata su uno scenario di sviluppo al 2030 del sistema energetico messo a punto da RSE, con la collaborazione di GSE e ISPRA» ha dichiarato a margine dell’evento Michele Benini, direttore del Dipartimento sviluppo sistemi energetici di RSE. «Tale scenario punta in particolare sull’efficientamento energetico e sull’elettrificazione dei consumi, ponendosi tra gli altri l’obiettivo di una ristrutturazione profonda di tre milioni di abitazioni da dotare di pompe di calore – ha egli aggiunto – nonché di una penetrazione di oltre sei milioni di auto tra full electric e ibride ricaricabili e di oltre cinquecentomila veicoli commerciali leggeri full electric. È noto, infatti, che un’auto elettrica o una pompa di calore, a parità di servizio reso, consumano tre o quattro volte meno energia di un’auto a benzina o di una caldaia a metano. L’energia elettrica che serve per elettrificare i consumi deve poi essere pulita, quindi prodotta da fonti rinnovabili, il cui sviluppo è ormai necessario».