SALUTE, prevenzione. Movember, mese della prevenzione: Villa Margherita apre le porte agli over 40

Gli indirizzi essenziali indicati dall’esperto: il professor Ivano Vavassori si renderà disponibile a fare maggiore chiarezza sul tema, illustrando quali sono le azioni indispensabili da compiere a seconda dell’età ai fini della tutela della propria salute. Gli ultraquarantenni sono dunque invitati dalla struttura sanitaria romana a sottoporsi a un check up urologico gratuito

Sabato 25 novembre 2023 Villa Margherita parteciperà a Movember con un open day dedicato ai maschi ultraquarantenni. Nel mese della prevenzione della salute maschile (sovente trascurata), la struttura sanitaria romana aprirà le proprie porte a coloro i quali vorranno sottoporsi a un check up urologico gratuito.

UN CHECK UP E MOLTE UTILI INFORMAZIONI

La prevenzione della salute maschile è una pratica essenziale per gli uomini di qualsiasi età, questo perché nelle diverse fasi della loro vita la salute potrebbe essere soggetta a diverse patologie. Il problema, però, è che al riguardo si fa spesso molta confusione e quest’ultima induce a trascurarsi. Allo scopo di fare chiarezza, fugando quindi ogni dubbio, il professor Ivano Vavassori, docente presso l’Università di Brescia e direttore del Dipartimento chirurgico e del Reparto Urologia dell’ASST Bergamo Ovest, medico che esercita anche a Roma nella clinica Villa Margherita, domani si renderà disponibile a un incontro per esplicare in maniera chiara ed esaustiva le linee guida alla base della prevenzione della salute maschile.

IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

Afferma Vavassori che «nei giovani di età tra i diciotto e i trenta anni la prevenzione risulta essenziale ai fini della tutela nei confronti del cancro ai testicoli, oltreché per preservare la fertilità. Nella popolazione maschile adulta, invece, oppure nei soggetti particolarmente esposti, essa diviene indispensabile alla preservazione del benessere della prostata nei termini di tumore e ipertrofia. Per quanto concerne la prevenzione in giovane età, è necessario partire da un dato antropologico: in passato la leva militare obbligatoria permetteva l’effettuazione di uno screening di massa, per cui tutti i giovani maschi venivano sottoposti a visita medica generale, che permetteva di agire tempestivamente in caso di anomalie ai testicoli, come nei casi di varicocele o tumore, patologia tipica negli uomini tra i venti e i trent’anni d’età. Oggi, i giovani sono abbandonati a loro stessi, per questo iniziative come Movember sono fondamentali per diffondere l’importanza della prevenzione, attività da svolgere in primis attraverso una corretta informazione, imparando a conoscere il proprio apparato riproduttivo».

UN MESSAGGIO DIRETTO AI GIOVANI

In seguito – argomenta sempre il direttore del Dipartimento chirurgico e del Reparto Urologia dell’ASST Bergamo Ovest -, si agisce attraverso l’autopalpazione, pratica da esercitare regolarmente per scoprire sul nascere la formazione di eventuali noduli o anomalie, possibili sintomi di un tumore o altre patologie. Infine ci si sottopone a una visita specialistica. Purtroppo la mancanza di tale consapevolezza fa sì che i ragazzi colpiti da tumore, per vergogna o incoscienza, spesso arrivino dal medico in stadi già avanzati della patologia, quando intervenire è più difficile. Per quanto riguarda la fertilità, la corretta informazione è sempre il primo strumento di prevenzione: sapere quanto incide lo stile di vita su di essa costituisce il primo passo nella sua tutela, questo mentre una visita specialistica, pone al riparo i giovani dai rischi derivanti dalle infezioni a trasmissione sessuale, che, seppure silenti ovvero senza sintomi, possono causare infertilità».

BACCO, TABACCO E SPACCIATORI

Rammenta inoltre Vavassori che, «a proposito di abitudini è opportuno ricordare che fumo, alcol e sostanze stupefacenti possono compromettere lo stato degli spermatozoi in termini di quantità e qualità. In generale, lo stile di vita è talmente peggiorato negli ultimi trent’anni anche a causa di fattori riconducibili allo stress e all’inquinamento, infatti oggi si registra un decadimento dei parametri relativi alla fertilità maschile, con la capacità fecondativa degli spermatozoi nettamente in calo. In media, il liquido seminale presenta un minor numero di spermatozoi, di qualità inferiore per morfologia e motilità. Ad aggravare ulteriormente la situazione, e contribuire al crollo delle nascite, concorre anche un altro fattore sociale: la procrastinazione della paternità: oggi si tende a cercare il primo figlio in età avanzata, senza considerare che, con il passare degli anni, calano le performance, per effetto della quantità e qualità degli spermatozoi».

DECADIMENTO CAPACITÀ FECONDATIVA DEGLI SPERMATOZOI

Negli uomini adulti, dai quarant’anni in su, la prevenzione riguarda la prostata, sia per il cancro che, se preso in tempo, nella maggior parte dei casi è curabile, sia per l’ipertrofia. In entrambi i casi è imprescindibile una visita urologica da associare a specifiche analisi del sangue e da ripetere con una cadenza che varia in base alle singole specificità, in primis la familiarità. A proposito, uno studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine” ha evidenziato come lo screening del PSA (prostate specific antigen) se indirizzato, ovvero consigliato a soggetti selezionati, sia un parametro fondamentale per una diagnosi precoce del tumore alla prostata». Riguardo all’ipertrofia prostatica, le linee guida suggeriscono un trattamento con laser a olmio. L’ipertrofia prostatica benigna rappresenta un problema estremamente diffuso che colpisce la popolazione maschile a partire dai quarantacinque anni.

IPERTROFIA PROSTATICA

«Tale organo – spiega il professore – si può ingrossare a causa di diversi fattori, tra i quali figurano la familiarità, le alterazioni ormonali e lo stile di vita. La prostata è una ghiandola lipidica che risente del tasso di colesterolo nell’organismo, all’accrescere del quale aumentano le probabilità di ingrossamento che, nelle sue fasi terminali può ostruire completamente il canale dell’urina. Negli ultimi anni, l’intervento per ipertrofia prostatica ha visto il laser protagonista, dato che le tecniche tradizionali, ovvero l’operazione a cielo aperto e in laparoscopia, causano un copioso sanguinamento e presentano forti limitazioni. Esse sono impraticabili su pazienti a rischio emorragico e con eccessivo ingrossamento della prostata, mentre al contrario, il laser, comportando la contestuale rimozione dell’ingrossamento e cicatrizzazione della ferita evita l’emorragia e non pone alcuna limitazione di intervento. Le prime operazioni di questo tipo, alle quali ho assistito personalmente, sono stati eseguite negli Stati Uniti d’America nel 1998».

ENUCLEAZIONE CON LASER A OLMIO

«L’anno dopo ho introdotto per primo la tecnica di enucleazione della prostata con laser a olmio in Italia, per secondo in Europa. Grazie a questa modalità di intervento, consigliata dalle linee guida tracciate dall’European Association of Urology e dall’American Urological Association, oggi possono venire trattati pazienti che precedentemente erano costretti a convivere tutta la vita con il catetere, come quelli fragili, obesi, con prostata superiore ai 100 grammi e con rischio di non coagulazione. Eppure, sebbene sia fortemente raccomandato, l’intervento con laser all’olmio non è ancora largamente praticato, dal momento che implica un lungo iter di apprendimento, che molti medici esperti nell’intervento in laparoscopia non intendono affrontare. Tuttavia, oggi, di fronte a una platea di pazienti sempre più preparati e a un aumento del tasso di obesità, quindi di prostate superiori ai cento grammi, l’intervento con laser a olmio rappresenta una metodologia davvero imprescindibile per la risoluzione definitiva dell’ipertrofia prostatica e, finalmente, si sta progressivamente diffondendo.

CHECK UP GRATUITO A VILLA MARGHERITA

Villa Margherita è la clinica privata che da oltre settant’anni «mette i pazienti al centro», assicurando loro un’assistenza professionale a trecentosessanta gradi, caratterizzata da medici di primo livello, attrezzature all’avanguardia e un comfort che ricorda un albergo di lusso più che una clinica privata. Il tutto grazie ad un modello organizzativo, sviluppato dall’amministratore delegato Dino Ciucci che intende creare valore per trasferire valore. Per sottoporsi al check up urologico è necessario prenotarsi al seguente link: https://clinicavillamargherita.it/it/meseazzurro-openday-2023/

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