SOCIETÀ, donna. Violenza di genere, Roma: la seduta in Campidoglio aperta con la lettura del messaggio congiunto dei presidenti dei Consigli comunali italiani

Per Svetlana Celli (presidente dell’Assemblea capitolina) «si tratta di una battaglia di civiltà che deve vederci uniti partendo dalla difesa della libertà di tutte le donne»

Roma, 21 novembre 2023 – In apertura della seduta di ieri nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio, la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli ha letto un messaggio congiunto dei presidenti dei Consigli comunali delle principali città italiane mediante il quale viene chiesto ai parlamentari della Repubblica di agire in maniera più che veloce nel contrasto del fenomeno del femminicidio, purtroppo in costante crescita. In esso si è inoltre espressa piena condanna per qualsiasi atto di violenza; è seguito poi il dibattito che ha registrato gli interventi di tutti i capigruppo

BASTA INDIFFERENZA

«Non possiamo rimanere più indifferenti – si afferma nel comunicato congiunto letto dalla Celli -, dobbiamo essere uniti in una battaglia di civiltà, per un vero cambiamento culturale. È importante una voce univoca, perché non possiamo più accettare casi atroci come quello di Giulia, solo l’ultimo in ordine cronologico. Vanno messe in campo misure per fermare definitivamente ogni atto di violenza di genere. Partendo dalla difesa della libertà e della dignità di tutte le donne».

ATROCE FEMMINICIDIO

«A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un altro atroce femminicidio si è appena consumato nei confronti di una giovane studentessa. Questo richiamo doloroso alla realtà è un segno che non possiamo e non dobbiamo ignorare. La violenza di genere è una piaga che attraversa le barriere di età, classe sociale e cultura, colpendo indistintamente le nostre madri, figlie, sorelle e amiche. È un problema che riguarda tutti noi, come individui e come società e davanti al quale non si può più tacere».

NON È PIÙ TEMPO PER LE PAROLE

«Dobbiamo lavorare insieme per creare una comunità che promuova il rispetto reciproco, l’uguaglianza e la solidarietà. La violenza sulle donne che si spinge fino al femminicidio è un problema culturale e sociale e purtroppo lo squilibrio di potere nei rapporti fra i sessi è ancora forte. C’è un cambiamento ma non è rapido, non c’è stata ancora una vera svolta perché i messaggi che arrivano dalla società sono contrastanti. Non è più il tempo delle parole, è il tempo di agire. Ognuno di noi al meglio delle proprie possibilità, ognuno di noi attuando azioni concrete superando ideologie e steccati mentali».

IL MESSAGGIO CONGIUNTO

«Con questo messaggio congiunto, che unisce in un’unica voce i presidenti dei consigli comunali delle principali città italiane, chiediamo ai nostri rappresentanti parlamentari di agire in maniera celere per contrastare un fenomeno che purtroppo è in costante crescita e dichiariamo la nostra piena condanna a qualsiasi atto di violenza. Forte sarà il nostro impegno perché ogni comunità diventi un luogo sicuro e solidale per le donne, dove possano vivere libere dalla paura e dove ognuna, indistintamente, possa godere della sua vita in tutta sicurezza e dignità. In questo momento di dolore, ci uniamo nel cordoglio alla famiglia di Giulia e di tutte le famiglie distrutte da femminicidi, che la loro memoria sia onorata da azioni concrete atte ad estirpare la violenza di genere dalla nostra società».

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