TECNOLOGIA, intelligenza artificiale e cinema. Nicola Guarino pioniere di una nuova forma d’arte cinematografica

“Nelle fauci del tempo”: dal filmmaker napoletano il primo cortometraggio in Italia realizzato interamente grazie all’IA. Il il risultato dell’esperimento è una sorta di surrealismo del 2024

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Nicola Guarino continua dunque a far parlare di sé. Il primo regista italiano a realizzare un corto interamente con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale generativa, “Nelle fauci del tempo”, da lui prodotto con IndizIDiCinema, opera tratta dall’omonimo libro di Davide Pulici, grazie alla collaborazione artistica di Fabiana Masciopinto, è visibile su YouTube dal 23 luglio scorso. Si tratta di un lavoro che ha posto le basi concettuali per l’elaborazione di una nuova forma d’arte.

POSTE LE BASI CONCETTUALI DI UNA NUOVA FORMA D’ARTE

Nell’ambito del prestigioso Reggio Film Festival 2023, ideato e diretto da Alessandro Scillitani, ha, infatti, partecipato sabato 11 novembre, presso il Teatro San Prospero di Reggio Emilia, al convegno Identità future, sull’Intelligenza artificiale generativa per il cinema del futuro, e domenica 12 novembre, nella stessa sede, all’Incontro tra esseri umani sul tema Intelligenza artificiale e creatività, a cura di Marco Zanichelli, ribadendo come il lavoro di ogni creativo non sia fatto di scorciatoie, ma di studio e dedizione continui, uniti a sana curiosità, intuizione e lungimiranza. Dopo la proiezione del corto (durata: 4’08), particolarmente apprezzato da critica e pubblico, Guarino, nel rimarcare il ruolo crescente dell’IA nell’arte e nelle nostre vite, ha descritto “Nelle fauci del tempo” come una prima sperimentazione estremamente emozionante della narrazione del cronovisore, che sarebbe stato inventato in Vaticano negli anni Cinquanta da padre Pellegrino Ernetti.

IL CRONOVISORE VATICANO DEGLI ANNI CINQUANTA

Una macchina del tempo, appunto, legata ad ambiti immaginifici e immaginari, che, sintonizzandosi sulle tracce energetiche lasciate da ogni essere umano nel corso della sua esistenza terrena, sarebbe stata in grado di produrre immagini dal passato, persino la passione di Gesù. Lo stesso Guarino ha nell’occasione sottolineato come nel suo processo creativo si sia concentrato sui propri ricordi, il vissuto e gli affetti. «Ho pensato che il Cronovisore non potesse essere uno strumento preciso, perché la realtà muta continuamente e, anche se riuscissi a individuare la traccia energetica del mio bisnonno, probabilmente solo per qualche secondo, vedrei un’evoluzione continua, nel tempo, nello spazio e nei vari mondi. Ho lavorato su questa sensazione, dando un prompt di comandi e inserendo foto di famiglia. Vista l’impostazione da cinema muto, ho usato solo cartelli di premessa e snodo, senza il sonoro, se non nella frase finale, per spezzare il sogno. Per restare nell’ambito strettamente cinematografico e creativo, credo che il risultato sia una sorta di surrealismo del 2024».

SURREALISMO 4.0

«Se gli artisti surrealisti accedono al loro inconscio in maniera continua e ne fanno materia di lavoro – prosegue il regista -, sfuggendo alle meccaniche usuali del racconto, quando si usa l’IA, forse, si sta accedendo ad una sorta di inconscio collettivo, o, almeno, è una mia speranza. L’IA, per quello che riguarda la produzione cinematografica è una vera rivoluzione industriale, non possiamo opporci al progresso, che, come ogni rivoluzione, non può essere frenato». Nelle fauci del tempo è poi stato proiettato il giorno 16 novembre ad accordi@DISACCORDI, Festival internazionale cortometraggio di Napoli, manifestazione diretta da Pietro Pizzimento e Fabio Gargano, sezione Cinema sperimentale, mentre il 24 novembre lo sarà al Future Film Festival di Bologna, festival italiano più importante del cinema di innovazione, diretto da Giulietta Fara.

NICOLA GUARINO

Nicola Guarino, nato a Napoli nel 1972, è diplomato all’Accademia napoletana d’arte drammatica e ha una qualifica di Esperto in regia cinematografica e televisiva rilasciata dalla Regione Campania. Si occupa di regia televisiva e cinematografica. Noto per il suo interesse per l’ufologia, è socio onorario del Centro ufologico nazionale, ne è stato consigliere, ricercatore e articolista. È stato direttore artistico della rassegna di cinema indipendente Zona Indipendente Cinema a Napoli e del The Gulf of Naples Independent Film Festival. In passato si è dedicato al teatro in qualità di attore e regista. Attualmente si occupa di regia televisiva e cinematografica e ha girato diversi corti. Ha realizzato diversi lavori tra cui il corto “I really love…”, Premio della critica cinematografica al Villammare Film Festival il film “Immoral Love”. Suo il primo corto italiano realizzato con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale è “Nelle fauci del tempo”.

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