VATICANO, iniziative culturali e di formazione. La lingua italiana: un ponte di pace e di fede

A Roma, nella prestigiosa sede di Palazzo Firenze, avrà luogo la cerimonia di firma dell’accordo tra la Società Dante Alighieri e la Segreteria di Stato della Santa Sede, atto propedeutico all’avvio di un ciclo di corsi di lingua italiana destinati al personale in servizio presso il Vaticano

Sebbene la lingua ecclesiastica sia il latino, l’italiano è però l’idioma veicolare della Chiesa cattolica romana e della Santa Sede, come francese e inglese sono state e sono lingue franche per i diplomatici e nel commercio. Religiose, religiosi, seminaristi e sacerdoti di tutto il mondo lo parlano ogni giorno, sia nel corso della loro azione pastorale che all’interno delle diocesi di tutta Italia.

LA LINGUA FRANCA DEL VATICANO

Essi, inoltre, approfondiscono quest’idioma al fine di studiare nelle Università Pontificie e successivamente ne fanno ricorso al momento in cui vengono chiamati a svolgere i loro incarichi di rappresentanza e nelle interazioni formali tra Santa Sede e Repubblica italiana. Lo studio della lingua italiana permane dunque indispensabile per i religiosi che vengono a diuturnamente a contatto  con i fedeli, affrontando con loro problematiche di vario genere, culture e atteggiamenti che richiedono un elevato livello di comprensione. Lo stesso Pontefice (che, per la verità, è madrelingua castigliana ma discendente da emigrati piemontesi, n.d.r.) opta frequentemente per l’italiano per comunicare, anche durante i suoi viaggi all’estero.

A BENEFICIO DEI DISCENTI

Allo scopo di soddisfare le esigenze linguistiche e comunicative degli apprendenti religiosi, la Società Dante Alighieri e la Segreteria di Stato vaticana hanno dunque avviato un percorso di formazione per coloro i quali, giunti in Italia dall’estero, necessitano di apprendere l’italiano per poi utilizzarlo nel corso delle loro attività. Lunedì 27 novembre 2023 presso Palazzo Firenze, il presidente della Società Dante Alighieri, professor Andrea Riccardi, e il Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato vaticana, monsignor Edgar Peña Parra, firmeranno un accordo finalizzato ad assicurare l’adeguata formazione linguistico-culturale ai discenti provenienti da tutto il mondo. La breve cerimonia di firma verrà preceduta dal convegno di studi intitolato “L’Italiano della Chiesa”, nel corso del quale, oltre alle relazioni di Riccardi e Peña Parra, interverrà anche Rita Librandi, studiosa di temi linguistici ecclesiastici, docente emerito presso l’Università Orientale di Napoli; saluti di apertura dell’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco De Nitto.

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