ENERGIA, fonti rinnovabili. Coldiretti e Italgas firmano un protocollo d’intesa per lo sviluppo del biometano

L’impegno, sottoscritto alla presenza del viceministro Vannia Gava, mira a favorire la realizzazione di nuovi impianti, la conversione di quelli che attualmente producono biogas e l’allacciamento alle reti di distribuzione del gas. Si tratta di chiudere un ciclo attraverso il recupero dei reflui che, altrimenti, diverrebbero degli scarti. L’obiettivo è quello di quadruplicare la produzione in Italia entro il 2026, data ultima entro la quale si potranno utilizzare le risorse del Pnrr allo scopo. Alla conferenza stampa che ha preceduto l’atto formale di sottoscrizione del documento d’intesa era presente insidertrend.it con i suoi microfoni (A592)

Roma, 14 novembre 2023 – Confederazione nazionale coldiretti (principale organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia ed Europa) e Italgas (primo operatore nel settore della distribuzione del gas in Italia e Grecia e terzo in Europa) hanno firmato questa mattina alla Sala Stampa della Camera dei Deputati un protocollo d’intesa volto a favorire lo sviluppo della produzione di biometano in Italia. L’iniziativa è stata intrapresa nel mutato scenario europeo, che all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina ha portato a individuare nel biometano la fonte rinnovabile destinata a sostituire un quarto delle forniture di gas di origine fossile un tempo importate dalla Russia.

PRODURRE BIOMETANO IN ITALIA

Si tratta di un obiettivo che verrà perseguito grazie al sostegno ricevuto attraverso  gli stanziamenti di fondi inl quadro del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), una copertura finanziaria pari a 1,7 miliardi di euro. Lo sviluppo dell’ambizioso progetto dovrà portare nel 2026 a una produzione interna di circa due miliardi di metri cubi all’anno, dunque quattro volte quella attuale. A sottoscrivere l’impegno sono stati Ettore Prandini (presidente di Coldiretti) e Paolo Gallo (amministratore delegato di Italgas), presente anche il viceministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica Vannia Gava. Il protocollo impegna le parti a porre in essere azioni volte a sostenere la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano (sia singoli che consortili), la conversione di quelli che attualmente producono biogas e il loro allacciamento alle reti di distribuzione del gas.

RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE

Sulla base dell’intesa, a Coldiretti verrà demandato l’onere di garantire il coinvolgimento dei propri associati nei piani di informazione e formazione relativi al progetto, sensibilizzandoli inoltre sul suo utilizzo nei diversi ambiti produttivi e industriali; sempre a Coldiretti viene demandata la realizzazione di una mappatura degli impianti di biogas esistenti che potenzialmente si presterebbero a una conversione a biometano. Dal canto suo, Italgas si è impegnata a contenere i tempi di valutazione delle proposte di connessione dei nuovi impianti alle proprie reti, individuare e realizzare azioni volte a ridurre i costi di allacciamento, promuovere un approccio regolatorio e normativo teso a creare le condizioni per una più efficace ripartizione degli oneri di collegamento alla rete e a mettere in atto azioni volte a superare i limiti di capacità ricettiva delle reti di distribuzione locali.

DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI E DECARBONIZZAZIONE

E, in effetti, anche in occasione della conferenza stampa che ha avuto luogo martedì scorso alla Camera è riaffiorato nelle parole dei relatori il mantra della necessità di «snellire gli iter burocratici», valorizzando così le biomasse mediante filiere corte per l’approvvigionamento di energia. Al riguardo, il viceministro Gava ha dichiarato che «l’intesa tra Coldiretti e Italgas costituisce un passo significativo nella promozione dello sviluppo sostenibile in Italia, oltreché un contributo decisivo nel rafforzamento della nostra autonomia di approvvigionamento attraverso la diversificazione e la decarbonizzazione delle fonti, in coerenza con la linea dettata dell’Unione europea nel REPowerEU (…) sono importanti lo sforzo delle imprese, il ruolo di indirizzo assunto dall’associazione e il contributo strategico di Italgas, così come redistribuire i pesi dei costi di allacciamento alle reti di distribuzione allo scopo di favorire gli investimenti con vantaggi per l’ambiente e per l’economia».

L’AGRICOLTURA VUOLE ESSERE PROTAGONISTA

«L’agricoltura vuole essere protagonista della produzione di energia rinnovabile, per questo stiamo lavorando insieme per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese – ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini –, il ruolo del biogas nel perimetro delle energie pulite rappresenta, infatti, un punto di partenza ineludibile, poiché dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare non solo i macchinari agricoli, ma anche autobus, camion e navi, oltre alle auto delle famiglie italiane. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green».

FISSARE IL CARBONIO AL SUOLO

«Penso che il biometano sia la soluzione ideale e immediatamente disponibile alla complessa equazione con la quale si trova a fare i conti l’Europa – ha dichiarato paolo gallo, amministratore delegato di Italgas -, quella del completamento di una transizione ecologica che garantisca sicurezza degli approvvigionamenti e competitività dei costi dell’energia. Con il biometano tutto questo è possibile: ha CO₂ equivalente pari a zero e addirittura negativa nel caso di sequestro della CO₂, si produce utilizzando una varietà di scarti e di rifiuti, contribuisce a contenere i costi grazie al suo grande potenziale produttivo. Con la firma del protocollo d’intesa ha inizio un’importante collaborazione con Coldiretti che sono certo consentirà di dare rapida concretezza e sviluppo a questa nuova fonte di energia creando valore per il Paese».

LA RETE DEL PROSSIMO FUTURO

Tanti piccoli moderni impianti digitalizzati distribuiti sull’intero territorio italiano produrranno ridotti volumi di metano che, successivamente, verranno immessi in una rete di distribuzione che a quel punto accetterà non soltanto il classico gas naturale, ma anche altri gas verdi. Oggi dei 1.300 impianti di produzione esistenti nell’intera Europa risultano per il loro 90% allacciati alla rete di distribuzione gasiera, ma si stima che nel 2050 la maggior parte di materia energetica che fluirà in rete sarà biometano e idrogeno, con soltanto una residuale percentuale di gas naturale. Per quanto concerne l’affrancamento dai fornitori esteri di gas naturale dai quali oggi dipende l’Italia, si ritiene che tra otto anni l’accelerazione della produzione di biometano dovrebbe portare a una quota annua di prodotto pari a 35 miliardi di m³, pari a ¼ delle attuali importazioni dalla Federazione russa.

A592 – ENERGIE RINNOVABILI, BIOMETANO: INCREMENTO DELLA PRODUZIONE, Coldiretti e Italgas firmano un protocollo d’intesa per lo sviluppo del progetto. L’impegno, sottoscritto alla presenza del viceministro Vannia Gava, mira a favorire la realizzazione di nuovi impianti, la conversione di quelli che attualmente producono biogas e l’allacciamento alle reti di distribuzione del gas.
Si tratta di chiudere un ciclo attraverso il recupero dei reflui che, altrimenti, diverrebbero degli scarti. L’obiettivo è quello di quadruplicare la produzione in Italia entro il 2026, data ultima entro la quale si potranno utilizzare le risorse del Pnrr, anche allo scopo di affrancarsi dalla dipendenza dai fornitori di materie prime energetiche fossili, Russia in primis. Alla conferenza stampa che ha preceduto l’atto formale di sottoscrizione del documento d’intesa, dopo i saluti istituzionali del presidente della XIII Commissione parlamentare Agricoltura, Onorevole Mirco Carloni, sono seguiti gli interventi del viceministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica VANNIA GAVA, del capo Segreteria tecnica del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, SERGIO MARCHI, del presidente di Coldiretti ETTORE PRANDINI e dell’amministratore delegato di Italgas, PAOLO GALLO; a introdurre e moderare gli interventi è stato PAOLO MAZZANTI, presidente di Open Gate Italia. (14 novembre 2023)
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