TERRORISMO, finanziamenti. I sostenitori di Hamas nel mirino del Dipartimento del Tesoro statunitense

All’esito del monitoraggio effettuato da FinCEN sui movimenti di denaro a livello globale, oltre all’Iran e al Qatar (nel caso di Hamas), i principali erogatori di finanziamenti alla Jihad islamica palestinese (PIJ) e al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP) risultano essere il Sudan, la Turchia e l'Algeria

Il Financial Crime Enforcement Network (FinCEN) il 20 ottobre scorso ha emesso un avviso indirizzato alle istituzioni finanziarie per identificare «flussi finanziari che sostengono l’organizzazione terroristica di Hamas», esortando le istituzioni finanziarie alla «vigilanza nell’individuare attività sospette legate ai finanziamenti illeciti e quindi segnalarli». All’esito del monitoraggio effettuato da FinCEN sui movimenti di denaro a livello globale, oltre all’Iran e al Qatar (nel caso di Hamas), i principali erogatori di finanziamenti alla Jihad islamica palestinese (PIJ) e al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP) risultano essere il Sudan, la Turchia e l’Algeria.

I FINANZIATORI DELL’ISLAMISMO RADICALE

Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha altresì reso nota la volontà di sanzionare i finanziatori e i sostenitori di Hamas a seguito dell’attacco terroristico compiuto contro Israele il 7 ottobre scorso. Infatti, mercoledì Washington ha annunciato l’irrogazione di sanzioni contro dieci «elementi chiave di Hamas», cioè soggetti persone ritenute partecipi del finanziamento delle attività del gruppo islamista radicale palestinese filiazione del Movimento dei Fratelli musulmani, inserito dall’amministrazione statunitense nell’elenco delle organizzazioni terroristiche. Tra le persone indicate da Washington quali finanziatori di Hamas figurano alcuni manager di società attive nei settori immobiliare e del turismo con sede o uffici in Algeria e Turchia.

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