a cura di Angela Ambrogetti, corrispondente da Gerusalemme per l’agenzia giornalistica ACI Stampa, articolo pubblicato sabato 7 ottobre 2023 – Una violenza incredibile e improvvisa oggi nel giorno di Shabbat, punto di arrivo di una escalation. Chiuse la barriera tra Gerusalemme e Betlemme. Sirene che continuano a suonare, e gente che fugge nei rifugi. Poi arrivano anche dei deltaplani con terroristi di Hamas che entrano in Israele e prendono degli ostaggi tra i coloni. Una vera giornata di guerra. Al riguardo il Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa ha diffuso una dichiarazione.
UN CICLO DI VIOLENZA MORTIFERA
«Il ciclo di violenza che ha ucciso numerosi palestinesi e israeliani negli ultimi mesi è esploso questa mattina, abbiamo assistito a un’improvvisa esplosione di violenza che è molto preoccupante a causa della sua estensione e intensità. L’operazione lanciata da Gaza e la reazione dell’esercito israeliano ci stanno riportando ai periodi peggiori della nostra storia recente. Le troppe causalità e tragedie, che sia i palestinesi che le famiglie israeliane devono affrontare, creeranno più odio e divisione e distruggeranno sempre più qualsiasi prospettiva di stabilità. Chiediamo alla comunità internazionale, ai leader religiosi della regione e nel mondo, di compiere ogni sforzo per contribuire a ridurre l’escalation della situazione, ripristinare la calma e lavorare per garantire i diritti fondamentali delle persone nella regione».
LO STATUS DEI LUOGHI RELIGIOSI E DI CULTO
«Le dichiarazioni unilaterali che circondano lo status dei luoghi religiosi e dei luoghi di culto scuotono il sentimento religioso e alimentano ancora più odio ed estremismo – ha proseguito il porporato -, è quindi importante preservare lo status quo in tutti i luoghi santi in Terra santa e a Gerusalemme in particolare. Il continuo spargimento di sangue e le dichiarazioni di guerra ci ricordano ancora una volta l’urgente necessità di trovare una soluzione duratura e globale al conflitto palestinese-israeliano in questa terra, che è chiamata ad essere una terra di giustizia, pace e riconciliazione tra i popoli. Chiediamo a Dio di ispirare i leader mondiali nel loro intervento per l’attuazione della pace e della concordia in modo che Gerusalemme possa essere una casa di preghiera per tutti i popoli».