Questo pomeriggio alle ore 18:00 presso la Camera di Commercio della Città giuliana l’architetto Marianna Accerboni presenterà la macro installazione interattiva della pittrice triestina Monica Kirchmayr, dedicata al tema delle maree marmoree. Nella giornata inaugurale di oggi il pubblico potrà interagire con l’opera, realizzata con idropittura a tecnica mista, che permarrà esposta fino al 13 ottobre
VIRTUOSISMI TECNICI E ROMANTICISMO MITTELEUROPEO
«Per questa edizione della Barcolana – afferma la Accerboni – Monica Kirchmayr ha saputo ideare un mare incantatore di notevolissimo fascino che coniuga una tecnica molto sapiente e duttile alla capacità di guardare oltre il reale e d’interpretare tale limbo felice con originale professionalità attraverso una sorta di libertà composta, che fa leva su un immaginario istintivo, il quale si scatena con forza nell’artista quand’è intensamente ispirata. A sostenere la sua creatività è una sorta di sottile e sottaciuta sensibilità mitteleuropea che alberga nel suo animo, anche in virtù dell’essere nata in una città come Trieste. Un’inclinazione grazie alla quale Monica riesce a riportarci, attraverso un lessico tuttavia contemporaneo, nelle atmosfere amate, ad esempio, da Caspar-David Friedrich, il più interessante tra i pittori romantici tedeschi».
SCOLPITA NELLA PITTURA LA PROPRIA CONCEZIONE DEL MARE
Adottando virtuosismi tecnici da consumata poetessa dell’immagine, o meglio: della scena, quali ad esempio i veli di tulle scelti in una serie di nuance in sequenza cromatica che alludono a diverse atmosfere marine, i tessuti magicamente solidificati, l’idropittura adoperata con la finezza della tecnica mista, Kirchmayr «forgia» e, in un certo senso scolpisce in un marmo ideale, la propria concezione del mare. Lo fa, accostando visioni marine in cui un accentuato contrappunto luministico, che costituiscono uno dei leit motiv della sua pittura, muta sensibilmente a seconda del suo stato d’animo e delle emozioni che vuole esprimere, accogliendo e circondando il fruitore in un grande abbraccio postromantico, onirico e surreale: un Golfo in cui risuonano alla lontana, per chi sa ascoltarli, gli echi dello sturm und drang, movimento culturale tedesco di fine Settecento che fu precursore del romanticismo.
MONICA KIRCHMAYR
Monica Kirchmayr nasce nel 1975. Si forma all’Istituto d’arte di Trieste, dove si diploma nel 1994; nel 2008 apprende la tecnica dell’acquaforte all’Università Popolare della sua città. Opera nel suo atelier di via Vasari 19 assieme al marito Gabriele Pistrin, musicista, attore e falegname d’arte, che collabora spesso anche progettualmente alla realizzazione delle opere della moglie. Capace di creare macro installazioni, lavora spesso per il cinema, la televisione e il teatro con registi importanti, tra cui Giuseppe Tornatore e Carmine Elia. Ha al suo attivo numerose mostre allestite in sedi prestigiose in Italia e all’estero. L’eredità artistica di Monica e del marito Gabriele è raccolta dai figli Luca, pittore, e Lunisa, musicista. Dal 2004 l’arte di Monica è presente a Trieste in un piccolo e originale show room in via Fabio Filzi, spazio-vetrina d’ispirazione surreale visibile dalla strada sia dai passanti che dai frettolosi automobilisti.
INFO
Dove: presso la Camera di Commercio di Trieste in piazza della Borsa n.14;
quando: dal 29 settembre al 13 ottobre 2023;
orari di apertura al pubblico: dalle ore 09:00 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 16:30;
evento a cura di Marianna Accerboni;
info: +39335675094