MAROCCO, ricostruzione e investimenti settore Oil&Gas. Analisi di scenario con l’ambasciatore a Roma e il presidente di Federpetroli Italia

All’esito dell’esame della situazione alla luce dei recenti disastri occorsi ai due Paesi nordafricani emergono due diverse prospettive. Per quanto concerne Rabat, l’auspicio è quello che la ricostruzione possa fungere da volano per lo sviluppo futuro. Il ruolo che potrebbero svolgere nel Regno le imprese del settore Oil&Gas attualizzandone le potenzialità, non soltanto nella produzione di idrocarburi ma, anche in comparti come quello petrolchimico. La prossima riunione del vertice di Federpetroli Italia si terrà a Rabat? Su questi argomenti insidertrend.it ha raccolto le opinioni dell’ambasciatore marocchino a Roma, Youssef Balla, e del presidente di Federpetroli Italia, Michele Marsiglia

L’occasione per delineare un possibile scenario a seguito, sia del catastrofico terremoto che ha recentemente colpito il Marocco, che dell’uragano che pochi giorni dopo ha flagellato la Libia liquefacendo un quarto della città di Derna, è il consistente piano di aiuti per il soccorso e la ricostruzione varato dal governo di Rabat. Dodici miliardi di dollari stanziati al termine di una sessione dell’esecutivo presieduta dal sovrano Mohammed VI.

GLI INTERVENTI POST-SISMA

Fondi che verranno erogati nei prossimi cinque anni a beneficio di una popolazione, quella delle cinque province interessate dal sisma, che ammonta a poco più di quattro milioni di abitanti. Finanziamenti che, nelle intenzioni dei governanti di Rabat, dovrebbero coprire le spese della prima emergenza, della ricostruzione (con priorità assegnata alle case per gli sfollati e al sistema scolastico), ma anche al rilancio di queste zone e dell’intero Paese. Il finanziamento del programma dovrebbe rinvenire le sue fonti nel bilancio generale dello Stato, nei contributi degli enti locali e dal Conto speciale di solidarietà per la gestione degli effetti del terremoto, oltreché da donazioni e dagli aiuti della cooperazione internazionale; infine, ulteriori duecento milioni di dollari dovrebbero pervenire dal Fondo Hassan II.

I DISASTRI IN NORDAFRICA E LE CONSEGUENZE IN ITALIA

È evidente che i disastri verificatisi a breve distanza di tempo l’uno dall’altro in Marocco e in Libia incideranno a breve e lungo termine anche sull’Italia, che ai fragili e spesso instabili paesi della sponda sud del Mediterraneo è strettamente legata da relazioni necessitate (approvvigionamento energetico, flussi migratori, sicurezza militare, contrasto del terrorismo, eccetera) e, conseguentemente ne viene condizionata dalle dinamiche, subendo gli effetti degli stravolgimenti quando questi si verificano. Su queste strategiche tematiche, ieri insidertrend.it ha posto a confronto nel corso di un dibattito due personalità qualificate in grado di rendere maggiormente chiaro l’attuale quadro della situazione in quell’area: il presidente di Federpetroli Italia, Michele Marsiglia, e l’ambasciatore del Regno del Marocco, Youssef Balla. La registrazione audio del dibattito è disponibile di seguito su questa pagina web (A573)

EMERGENZA E RICOSTRUZIONE IN MAROCCO

«La decisione assunta ieri a Rabat – esordisce ai microfoni di insidertrend.it l’ambasciatore Youssef Balla – è indice della determinazione del Marocco di far ripartire il paese alla luce di questa catastrofe. Fin dal primo momento sia le Istituzione che la società civile si sono mobilitati per fronteggiare la critica situazione. Questa è la fase dell’emergenza, nella quale il salvataggio delle vite umane ha la massima priorità. Ma in parallelo, già dopo quarantotto ore dal sisma, è stato deciso un piano di ricostruzione da avviare contestualmente alle operazioni di salvataggio attualmente in corso». Nel corso del dibattito, il diplomatico del Regno nordafricano è inoltre intervenuto sull’argomento relativo agli aiuti internazionali al Marocco puntualizzando riguardo ad alcuni termini della recente polemica.

I POSSIBILI INVESTIMENTI NEL SETTORE DELL’OIL&GAS

«Il Marocco è da sempre un partner economico di rilievo, anche da prima delle recentissime scoperte, sia sulla terraferma che offshore, di enormi riserve di petrolio e gas – afferma Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli Italia -, e le imprese italiane sono pronte a investirvi, anche in ragione dell’avveduta politica industriale perseguita dal sovrano Mohamed VI». Riguardo alle potenzialità di rilancio dell’economia e della società marocchina insite nella ricostruzione, Marsiglia ha lanciato l’idea di una futura iniziativa dell’associazione della quale è presidente: «Con la collaborazione delle Autorità di Rabat nel prossimo futuro potremmo organizzare un’iniziativa convegnistica di Federpetroli Italia proprio in Marocco, poiché ritengo sia una delle più forti manifestazioni di vicinanza al Paese».

RISORSE MINERARIE DI RABAT E INVESTIMENTI ESTERI

«Il Marocco è ricco di risorse minerarie – prosegue Marsiglia -, non soltanto idrocarburi. Esistono grandi aree da poter sfruttare. Il nostro indotto (le imprese associate a Federpetroli Italia, n.d.r.) ha sempre concentrato le proprie attenzioni su zone che ancora sono vergini per la presenza di petrolio e di gas naturale, ma che vengono da tempo sfruttate, come l’Algeria, la Libia o il Mozambico. tuttavia, Rabat ha messo a disposizione ampie superfici del proprio territorio dove già è stata rilevata la presenza di idrocarburi. Per quanto invece concerne le nostre aziende, qui va sottolineato che nessuna fa marcia indietro, anche per la ragione che il Marocco sta fornendo ampie possibilità di intervento alle imprese estere che investono in loco, incluse quelle del settore petrolchimico. Ovviamente, prima del business bisognerà pensare al soccorso della popolazione, ma questo nulla cambia sul piano dello sviluppo».

IL PAESE ATTRAVERSA UNA FASE DRAMMATICA, MA NON È IN GINOCCHIO

«Il Marocco non è in ginocchio – conclude l’ambasciatore Youssef Balla -, sta certamente attraversando una fase estremamente drammatica ma non è in ginocchio, infatti sta gestendo gli effetti di questa catastrofe con razionalità, determinazione e forza. I segnali di solidarietà come quello di oggi di Federpetroli Italia, o quelli che ci giungono dalle istituzioni internazionali contribuiscono a rafforzarci ulteriormente. Il Marocco è conosciuto nel mondo per essere una terra che da sempre attrae investimenti in ragione della sua stabilità politica, della propria condizione macroeconomica e della sua posizione geografica strategica che la pone facilmente in collegamento con Africa, Europa e America. offre dunque delle garanzie e degli incentivi agli investitori esteri».

A573 – MAROCCO, RICOSTRUZIONE E INVESTIMENTI: IL SETTORE DELL’OIL&GAS. Analisi di scenario con l’ambasciatore del Regno del Marocco a Roma, YOUSSEF BALLA, e con il presidente di Federpetroli Italia MICHELE MARSIGLIA.
All’esito dell’esame della situazione alla luce dei recenti disastri occorsi ai due Paesi nordafricani emergono due diverse prospettive. Per quanto concerne Rabat, l’auspicio è quello che la ricostruzione possa fungere da volano per lo sviluppo futuro. Il ruolo che potrebbero svolgere nel Regno le imprese del settore Oil&Gas attualizzandone le potenzialità, non soltanto nella produzione di idrocarburi ma, anche in comparti come quello petrolchimico. La prossima riunione del vertice di Federpetroli Italia si terrà a Rabat? (21 settembre 2023)
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