CALAMITÀ NATURALI, Libia. Uragano Daniel, solidarietà internazionale: dall’Italia in partenza due C-130 dell’Aeronautica militare e la nave San Giorgio della Marina

I velivoli effettueranno tre viaggi per trasportare il personale delle squadre di soccorso dei Vigili del fuoco, in particolare elementi esperti di rischio acquatico dotati delle relative attrezzature di supporto, nonché il materiale logistico di prima necessità. In precedenza erano atterrati all’aeroporto di Bengasi (quindi nella parte del Paese nordafricano controllato dal generale Haftar) alcuni velivoli dell’aeronautica militare turca

In partenza dall’Italia due C-130 dell’Aeronautica militare e la nave San Giorgio della Marina, in questo secondo caso l’impegno nel Paese nordafricano colpito dalla furia del ciclone subtropicale dell’unità anfibia (Landing Platform Dock, LPD) della Marina militare italiana, che imbarca a bordo due elicotteri per attività di ricerca e recupero, è in corso di valutazione. Ieri Via XX Settembre aveva disposto allo Stato Maggiore della Difesa e al Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) la fornitura immediata di tutto l’aiuto possibile da parte delle Forze armate italiane alla Libia.

MISSIONE DI SOCCORSO E ASSISTENZA

A seguito di una ricognizione sul luogo effettuata nella giornata di ieri, dall’aeroporto militare di Pisa decolleranno due velivoli C-130J dell’Aeronautica militare, che effettueranno tre viaggi allo scopo di trasportare il personale delle squadre di soccorso dei Vigili del fuoco, in particolare elementi esperti di rischio acquatico dotati delle relative attrezzature di supporto, nonché il materiale logistico di prima necessità. In precedenza erano atterrati all’aeroporto di Bengasi alcuni velivoli dell’aeronautica militare turca. Bengasi è una città costiera libica sotto il controllo del generale Khalifa Haftar non distante da Derna, centro urbano costiero devastato dall’uragano.

NAVE SAN MARCO FA ROTTA SU DERNA

Nave San Giorgio dovrebbe raggiungere l’area di Derna nelle prossime ventiquattro ore al fine di assicurare le funzioni logistiche, di comando e controllo, oltreché di supporto sanitario al previsto dispositivo italiano inviato in sostegno alle popolazioni delle aree colpite. Qualora le condizioni sul terreno dovessero richiederlo, la medesima unità della Marina militare verrebbe impiegata per il trasporto del personale della Protezione civile e della Croce rossa italiana, unitamente ai materiali necessari alla missione.

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