Il ministro degli Affari esteri del Marocco, Nasser Bourita, ha incontrato oggi l’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Staffan De Mistura. Nel corso del colloquio sono state affrontate le tematiche relative al dossier sul Sahara Occidentale. Il viaggio rientra in una più ampia visita nella regione intrapresa con l’obiettivo di rilanciare il processo politico attraverso tavole rotonde che vedano la partecipazione di Marocco, Algeria, Mauritania e Polisario, questo in conformità con le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
UNA SOLUZIONE POLITICA: AUTONOMIA, INTEGRITÀ, SOVRANITÀ
Fonti del Regno nordafricano hanno reso noto come Bourita abbia rammentato al suo autorevole interlocutore quali sono le costanti della posizione assunta da Rabat sulla questione, che contemplano una soluzione di natura politica imperniata sull’iniziativa per l’autonomia nel quadro della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Marocco.
SOSTEGNO INTERNAZIONALE A RABAT
Attualmente, tale iniziativa riceve il sostegno di novanta paesi, dei quali tredici membri dell’Unione europea (tra i quali figurano Francia, Germania, Spagna, Olanda, Belgio e Portogallo), mentre altri Stati riconoscono già la sovranità di Rabat sul Sahara. In quest’ultimo caso si tratta di alcuni Paesi arabi, degli Stati Uniti d’America e di Israele. Conseguentemente, oggi nelle città del Sahara occidentale di Layoun e Dakhla sono ormai trenta i consolati aperti da questi stati.
IL VIAGGIO DI STAFFAN DE MISTURA A LAAYOUNE E DAKHLA
De Mistura aveva recentemente effettuato una visita proprio in queste località (Laayoune e Dakhla) incontrando i rappresentanti locali delle strutture amministrative, quelli della società civile e dei giovani, prendendo inoltre diretta visione della fase di sviluppo nella quale sono giunti i diversi progetti di investimento, non soltanto infrastrutturali, destinati ad avere riflessi socio-economici positivi su quel territorio. Essi, che al momento prevedono uno stanziamento di otto miliardi di dollari, trovano realizzazione nel quadro del Nuovo modello di sviluppo delle Province del Sahara varato nel 2015 dal sovrano del Marocco.