TERRITORIO, eventi. Roma: cento anni della SNIA Viscosa

Il grande complesso industriale del quartiere Prenestino nella sua lunga storia dal 1923 al 2023. La fabbrica che occupava maestranze delle zone circostanti e non solo venne bombardata nel corso della Seconda guerra mondiale. Molti furono i morti, inclusi tutti quegli operai e operaie che cercarono scampo in rifugio che venne però colpito da una bomba sganciata dai velivoli americani. Poi, dopo la guerra i suoi capannoni rimasti in piedi divennero rifugio di sfollati, almeno fino agli anni Cinquanta. Non c’erano case e nel vicino campo tra la stazione ferroviaria Prenestina e l’omonima strada per Palestrina sorse un borghetto di baraccati. Quindi l’abbandono e il completo degrado, con gli edifici diroccati fagocitati dalla natura selvatica che prese il sopravvento. Negli anni Novanta divenne ricettacolo di spacciatori di droga e senza fissa dimora, poi la riqualificazione che verrà raccontata domani, 5 settembre alle ore 17:00 presso la Casa del Parco delle Energie

Il Centro di Documentazione Maria Baccante Archivio Storico Viscosa presenterà la rassegna culturale che si sta realizzando allo scopo di celebrare il centenario dello storico stabilimento di seta artificiale di Roma, la Viscosa.

LA SNIA VISCOSA DEL PRENESTINO

Una fabbrica che è stata tra le più grandi d’Italia, che ha contribuito in modo sostanziale all’economia nazionale tra le due guerre mondiali e che è stata vissuta da migliaia e migliaia di operai e operaie in circa trenta anni di attività, partecipando agli avvenimenti della grande storia. Una fabbrica che ha contribuito alla nascita del quartiere Prenestino Labicano, allo sviluppo del Pigneto e del territorio fuori Porta Maggiore, scenario delle esistenze di tante persone fino a oggi. Affermano al riguardo gli artefici dell’iniziativa: «Si, perché dopo trent’anni di produzione capitalistica, con il suo portato di sfruttamento e nocività, dopo quaranta anni di oblio, dei tanti desideri e aspettative su questo luogo, sono seguiti trenta anni di realizzazione di un sogno collettivo, di un intricato percorso di riappropriazione e autogestione di una comunità che ha saputo crescere in maniera sostenibile affianco alla natura che ha ripreso il suo spazio, imparando a rispettare e difendere l’ecosistema del lago sorgivo che dimora nel vecchio stabilimento».

DIFENDERE IL LAGO SORGIVO

Proseguono gli organizzatori dell’evento di domani: «La vecchia fabbrica è stata parzialmente riconosciuta dalla Regione Lazio quale monumento naturale, ora ci si aspetta che il Comune di Roma espropri per pubblica utilità le ultime rovine per realizzare un unico grande parco archeologico naturalistico. Un patrimonio unico nel suo genere, un luogo prezioso per i bisogni degli abitanti di questo pezzo di città soffocata dal cemento e dallo smog, un bene comune esempio di un futuro ecologico per Roma, un modello possibile di rigenerazione urbanistica e rinaturalizzazione per affrontare la crisi climatica, un caso studio diventato oggetto di numerose ricerche e pubblicazioni scientifiche da tutto il mondo. L’obiettivo del centenario sarà quello di sviluppare tanti e diversi temi, con un approccio multidisciplinare, per restituire la complessità sviluppatasi in cento anni di Storia e di storie, una trama di parole, pensieri e azioni che hanno trasformato un territorio. Per realizzare questo percorso sarà necessario sperimentare un modello culturale e scientifico che parte dal basso per coinvolgere diverse intelligenze e memorie, lavoratori, artisti, studenti e abitanti, l’accademia e la comunità scientifica, un proficuo e inedito percorso di produzione culturale e citizen science».

UN LUOGO DI PRODUZIONE CULTURALE E «CITIZEN SCIENCE»

La programmazione durerà un anno intero a partire da questo settembre e si concluderà nell’autunno del 2024 con un’esposizione finale. Numerosi saranno gli ospiti, le collaborazioni e fitto il calendario delle attività: laboratori di public history con scuole primarie e secondarie; laboratori e percorsi di alta formazione e ricerca partecipata; incontri con studiosi di fama nazionale e internazionale tra i quali il Premio Nobel Giorgio Parisi; presentazione di libri; l’edizione speciale della manifestazione Logos la Festa della parola; una mostra storica fotografica e multimediale che coinvolgerà Archivi di Stato e archivi di famiglia di ex operai; e poi ancora eventi di teatro, musica, poesia, letteratura. Appuntamento centrale del centenario, nella primavera del 2024, sarà un convegno di due giorni che si incentrerà sui due principali temi di questi cento anni, la storia e la biodiversità.

ANTEPRIMA DOMANI AL PARCO DELLE ENERGIE

Per presentare questo ambizioso progetto martedì 5 settembre 2023 alle ore 17:00  verrà tenuta una conferenza stampa presso la Casa del Parco delle Energie in via Prenestina 175, a cento anni esatti dalla prima apertura dei cancelli dello stabilimento, nel corso della quale verrà presentato in anteprima il logo del centenario realizzato dall’artista del lettering Daniele Tozzi, unitamente ai punti salienti di questo lungo viaggio che sarà possibile percorrere assieme per coloro i quali vorranno farlo. Una conferenza sui generis, con diverse voci, volti e idee da luoghi interconnessi. Con base al Parco delle Energie presso il Centro di documentazione Maria Baccante – Archivio Storico Viscosa avverrà il collegamento con il Lago Bullicante, con i quartieri Pigneto, Casal Bertone, Torre Spaccata, con il Centro sociale Ex Snia, l’Università di Roma La Sapienza, fino a giungere oltralpe e oltreoceano a Linz, Bruxelles, Malmö e Chicago. Poiché la memoria è un ingranaggio collettivo.

L’intera conferenza potrà essere seguita in diretta streaming sulla seguente pagina facebook: https://www.facebook.com/centrodocumentazioneSNIA

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