Dunque Washington ha approvato la cessione di velivoli da combattimento F-16 Fighting Falcon all’Ucraina, macchine che verranno materialmente cedute da Paesi Bassi e Danimarca. Si ritiene in ogni caso che i caccia di produzione americana non avranno un impatto immediato sul conflitto in atto, anche perché non è del tutto chiaro quando effettivamente questi jet fighters potranno venire impiegati in combattimento dai piloti militari di Kiev, poiché questi ultimi dovranno prima formarsi per alcuni mesi su questo tipo di velivolo completando la loro conversione operativa su di esso. Nella conferenza stampa congiunta che ha avuto luogo oggi in Danimarca è stato dichiarato che i primi sei F-16, parte di un più ampio lotto di complessivi quaranta, dovrebbero venire fatti pervenire in Ucraina all’inizio del prossimo anno.
GLI F-16 ARRIVERANNO IN TEMPO PER COMBATTERE?
Ora si tratta di comprendere se questo importante assenso alla fornitura di moderni sistemi d’arma (oltremodo atteso da militari e strateghi di Kiev) risponda più a obiettivi di natura psicologica, nel senso dell’esercizio di pressioni sul Cremlino affinché nel sostanziale stallo sul campo di battaglia addivenga a una risoluzione del conflitto, piuttosto che a una concreta azione di rinforzo dello strumento bellico ucraino, attualmente deficitario sul piano del controllo e della dominance del proprio spazio aereo. Infatti, si ritiene che grazie all’apporto degli F-16 danesi e olandesi gli equilibri sul piano militare muterebbero sensibilmente, riducendo lo svantaggio che affligge Kiev.
RIDURRE LO SQUILIBRIO CON MOSCA
Nei giorni scorsi un esponente dell’amministrazione Biden ha confidato ufficiosamente e mantenendo l’anonimato all’agenzia di stampa Associated Press, che il Segretario di Stato americano Anthony Blinken aveva inviato una lettera alle controparti olandesi e danesi offrendo loro la garanzia formale che gli Stati Uniti d’America avrebbero approvato rapidamente tutte le richieste di terze parti in relazione al trasferimento degli F-16 in Ucraina. A questa dichiarazione era poi seguita quella del ministro della Difesa danese Jakob Ellemann-Jensen, che aveva reso noto come il prossimo avvio dell’addestramento dei piloti ucraini sui Fighting Falcon avrebbe preso avvio entro questo mese.