IMPRESE, innovazione e formazione continua. «Insight» dei decisori aziendali in tema di sviluppo personale

Il 21 agosto si celebrerà la Giornata mondiale dell’imprenditore, una ricorrenza istituita allo scopo di diffondere una maggiore conoscenza sul valore dell'imprenditorialità e dell'innovazione in azienda. Nell’occasione GoodHabitz, piattaforma internazionale che promuove la formazione continua quale buona abitudine per l’organizzazione intesa in senso lato, illustra alcuni «insight» sul piano dei decisori aziendali in tema di sviluppo personale

a cura di GoodHabitz – I dati più interessanti emersi dalla ricerca. Non c’è innovazione senza crescita personale, un tema che ben il 70% degli italiani ritiene molto importante per la propria soddisfazione lavorativa e che il 63% pensa sia una responsabilità del datore di lavoro, che dovrebbe assicurarsi che ci siano sufficienti opportunità di crescita.

AGGIORNARE E MIGLIORARE LE COMPETENZE DEL PERSONALE

I primi a sostenere ciò sono proprio i vertici aziendali, che in quattro su cinque ritengono che lo sviluppo personale influenzi positivamente il ruolo dei dipendenti nel mercato del lavoro e sono consapevoli che il personale aziendale abbia bisogno di aggiornare e migliorare le proprie competenze per prepararsi al futuro. In Italia, il 91% dei decisori aziendali sostiene di dare grande importanza alla formazione del proprio staff. Alla domanda se pensano che i loro dipendenti sarebbero più felici nel loro attuale ruolo se avessero maggiori opportunità di sviluppo personale, il 90% dei datori di lavoro si è detta d’accordo, un dato addirittura superiore al riscontro dei dipendenti. Le competenze più importanti secondo i decisori aziendali riguardano il lavoro in team (43%), la comunicazione (42%) e le skill digitali (36%). Alle persone interessate ad approfondire il tema GoodHabitz si rende disponibile a organizzare uno incontro con Paolo Carnovale, country director della società in Italia.

GOODHABITZ

In collaborazione con l’agenzia di ricerca Markteffect, GoodHabitz ha chiesto a 1.277 lavoratori e a 434 decision maker italiani quali siano gli attuali gap di competenze nel loro ambito professionale e quale ruolo possa giocare la crescita personale nel colmare tali gap. Il campione analizzato si componeva di persone di età compresa tra i venticinque e i sessantacinque anni attive in differenti ruoli, all’interno di aziende di dimensioni e settori diversi. I risultati sono stati ponderati sulla base di una distribuzione rappresentativa di età, sesso e settore. Tenendo in considerazione le dimensioni del campione, si può affermare con un livello di confidenza del 95% che i risultati siano generalizzabili all’intera popolazione.

www.goodhabitz.com

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