AMBIENTE, overshoot day. Come limitare il consumo delle risorse naturali?

Oggi ricorre l’overshoot day, il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili prodotte dalla Terra in un anno ed è dunque la giornata in cui il nostro paese entra ufficialmente in debito con il pianeta consumando più risorse di quelle che la natura è in grado di rigenerare. Un problema che viene posto anche a livello locale. A Roma il Coordinamento Verdi-Sinistra chiede a Roma Capitale di intensificare le azioni propria confidenza allo scopo di limitare il debito in termini di risorse

Roma, 2 agosto 2023 – Oggi ricorre l’overshoot day, il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili prodotte dalla Terra in un anno ed è dunque la giornata in cui il nostro paese entra ufficialmente in debito con il pianeta consumando più risorse di quelle che la natura è in grado di rigenerare.

VORACE IPERCONSUMO DI RISORSE NATURALE

«Rispetto a stili di vita basati sul vorace iperconsumo delle risorse naturali che sta portando alla deforestazione, alla distruzione della biodiversità e al consumo di suolo, con il conseguente accumulo di gas serra e fenomeni metereologici sempre più devastanti, l’overshoot day rappresenta uno degli indicatori più evidenti dell’enorme sperequazione in atto e del furto di futuro che stiamo compiendo ai danni delle prossime generazioni», così si è espresso in una nota Ferdinando Bonessio, consigliere capitolino del Coordinamento Verdi Sinistra.

ROMA E L’AGENDA 2030 DELL’ONU

«Roma Capitale – prosegue Bonessio -, come grande area urbana europea si sta impegnando a fare la propria parte attraverso una serie di iniziative concrete volte a incentivare l’ecosostenibilità e perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra queste c’è sicuramente la gratuità del trasporto pubblico per gli under 19, misura approvata nell’ultima manovra di assestamento di bilancio per diminuire la presenza di autovetture circolanti e contenere le emissioni inquinanti; gli interventi di riqualificazione con l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, anche residenziali, grazie ai fondi del Piano nazionale ripresa e resilienza; il grande piano di riforestazione che punta a mettere a dimora un milione di alberi per contrastare i cambiamenti climatici; l’adesione al programma “100 carbon neutral and smart cities by 2030” per accelerare nella direzione della neutralità climatica; la promozione del modello urbanistico della “città dei 15 minuti”, basato sul concetto di prossimità e che mira a soddisfare le principali esigenze degli abitanti con brevi spostamenti a piedi o in bicicletta».

BIODIVERSITÀ URBANA E NON PROLIFERAZIONE FONTI FOSSILI

«Da ultimo – conclude il consigliere capitolino dei Verdi – la scelta di questa Amministrazione di aderire, su proposta del Coordinamento capitolino Verdi-Sinistra, alla Rete internazionale CitiesWithNature per la biodiversità urbana e al Trattato internazionale di non proliferazione delle fonti fossili. L’ambiente è un bene comune e, dunque, attraverso azioni collettive e interventi concreti delle amministrazioni, abbiamo il dovere di adoperarci per modificare gli stili di vita e consumare meno risorse naturali a partire da un sistema perequativo basato sulla ridistribuzione delle risorse e sulla decarbonizzazione dei modelli energetici. Continuare a essere miopi o, peggio ancora, assumere posizioni negazioniste di fronte a eventi metereologici estremi causati dai cambiamenti climatici, è una strada pericolosa quanto dannosa per la sostenibilità ambientale e sociale».

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