L’iniziativa European Hydrogen Backbone (EHB) ha reso nota una nuova versione del progetto rete di trasporto dell’idrogeno a livello europeo. L’aggiornamento incide sulla mappa delle infrastrutture nell’Unione europea dove il vettore energetico dovrà circolare.
LA CONNETTIVITÀ DELLE RETI IN MEDITERRANEO
EHB conferma le ottime relazioni nei termini della connettività con Marocco, Francia e Italia, tuttavia esclude dal collegamento l’Algeria attraverso il gasdotto Medgaz, contrariamente a quanto previsto in precedenza. Si ritiene che questa esclusione vada interpretato come un segnale inviato al iunta al governo di Algeri, che nel recente passato ha utilizzato il gas naturale da lei prodotto come arma sui terreni diplomatico e geostrategico, decidendo unilateralmente di sospendere le forniture alla Spagna attraverso il Gasdotto Maghreb-Europa (GME) attraverso il Marocco. A questo punto Rabat assume sempre più un ruolo di attore chiave nello strategico sistema mediterraneo.
EUROPEAN HYDROGEN BACKBONE (EHB)
Istituito nel 2020, l’EHB riunisce attualmente decine di operatori di infrastrutture energetiche che coprono ventinove Paesi europei. L’iniziativa prevede entro il 2040 la realizzazione di una rete di condotte di idrogeno sviluppate su più di 50.000 chilometri, che si otterrà sia attraverso il ricorso alla riconversione delle reti gas esistenti, che a nuove infrastrutture. Oltre al progetto dell’idrodotto, denominato H2Med, che collegherà Barcellona a Marsiglia entro il 2030, il documento cita un’interconnessione con l’Italia tramite un idrodotto di 792 chilometri che porrà in relazione Barcellona e Livorno. La novità di rilievo si rinviene nell’evoluzione del GME, che oltre al gas naturale dovrebbe permettere il flusso si idrogeno verde, aprendo così la strada all’esportazione di gas verde spagnolo o marocchino in Europa.