EGITTO, diritti umani. Caso Patrick Zaki: il generale al-Sisi concede la grazia; il giovane ricercatore potrebbe riacquistare la libertà già in serata

Turbinosa ma felice dinamica quella che ha interessato il giovane ricercatore dell’Università di Bologna di origini egiziane detenuto nel proprio paese dopo l’ennesimo arresto avvenuto ieri nell’aula del tribunale dove era stato giudicato per il reato di «diffusione di notizie false». Il Comitato per la grazia aveva immediatamente presentato una richiesta di clemenza; al-Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l'avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano

Il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi ha dunque concesso la grazia a Patrick Zaki, una decisione assunta a seguito della sentenza di condanna alla pena di tre anni di reclusione a carico dello studente egiziano che, fino a quando è stato libero, è stato ricercatore presso l’Università di Bologna, ateneo nel quale si è laureato con 110 e lode lo scorso 5 luglio. Dei tre anni di pena gli rimanevano da scontare ancora quattordici mesi, ma a seguito della condanna erano stati fatti pervenire al Cairo diversi appelli per la concessione della grazia, sia da parte del Governo italiano che di quello degli Stati Uniti d’America.

ORA SI ATTENDE IL RILASCIO

Ora se ne attende il rilascio, previsto nelle prossime ore. Nel frattempo sua madre e suo zio si sono recati presso la stazione di polizia di Nuova Mansura al fine di accoglierlo dopo la liberazione. Il generale Abdel Fattah al-Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, noto prigioniero politico egiziano.

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