RUSSIA, conflitto ucraino e diplomazia vaticana. Il cardinale Zuppi andrà a Mosca la prossima settimana?

Il programma della visita, concepita nel quadro di una mediazione che possa condurre a qualche forma di cessazione delle ostilità, non prevedrebbe un incontro con Putin, infatti, essa ufficialmente assumerà le forme della missione umanitaria tesa a favorire uno scambio di prigionieri e la liberazione dei bambini ucraini deportati in Russia. Probabilmente Zuppi non incontrerà neppure il ministro degli esteri Sergej Lavrov, ma avrà un colloquio con un funzionario di livello inferiore, mentre dovrebbe invece vedere il Patriarca Kirill, ovvero in alternativa il metropolita Antonij, responsabile delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca

Contestualmente alla diffusione alla stampa della notizia relativa alla designazione di un nuovo osservatore permanente presso la sede dell’Onu a Ginevra, da oltre Tevere sono stati fatti filtrare alcuni dettagli riguardo alla missione che il cardinale Matteo Maria Zuppi (attuale presidente della Conferenza episcopale italiana) dovrebbe effettuare nella Federazione Russa la prossima settimana. A questo punto, però, alla luce delle dinamiche che hanno sconvolto il sistema di potere russo nelle ore precedenti (il tentato golpe dell’organizzazione militare privata Wagner e del suo leader Evgenij Prigožin, o quanto meno il forte segnale lanciato al Cremlino attraverso la “marcia su Mosca”), l’agenda del vulcanico porporato potrebbe essere stata superata (forse temporaneamente) dagli eventi. Al momento la notizia non è stata ancora rettificata, quindi per comprendere meglio il possibile prossimo futuro della diplomazia vaticana si renderà necessario attendere ulteriori sviluppi.

LA MISSIONE DIPLOMATICA AFFIDATA AL CARDINALE ZUPPI

In verità, almeno stando alle informazioni rese note questo pomeriggio, il programma della visita in Russia del cardinale Zuppi, concepita nel quadro di una mediazione che possa condurre a qualche forma di cessazione delle ostilità, non prevedrebbe un incontro con il presidente Vladimir Putin (che a seguito dei rischi correlati al tentato golpe nella giornata di ieri si è allontanato da Mosca), infatti essa ufficialmente assumerà le forme di una missione umanitaria tesa a favorire lo scambio di prigionieri e la liberazione dei bambini ucraini deportati in Russia. Probabilmente Zuppi non incontrerà neppure il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, poiché si afferma che egli avrà un colloquio con un funzionario di livello inferiore, mentre dovrebbe invece incontrare il Patriarca Kirill, ovvero, in alternativa il metropolita Antonij, responsabile delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. In ogni caso, entro le Mura leonine la missione, qualora avrà luogo, viene definita perlomeno come «un piccolo passo avanti».

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